Carissima, ciao!:)
Ormai quando pubblichi qualcosa so che devo aspettarmi una storia particolare, e posso dire che per l'ennesima volta non ti sei smentita! L'unica cosa che mi faceva storcere un po' il naso era la presenza di Uruha, essendo una Reituki e Aoiha sostenitrice fino alla morte! Però da quanto ho inteso anche tu sostieni questi pairing e quindi ho pensato subito che il papero fosse presente per " ragioni di trama" e va bene così.
Ma parliamo della storia, quello che hai scritto nelle note finali è stata un po' una sfida per me, visto che mi piace esaminare le storie approfonditamente.
In superficie questa è la storia del povero ragazzo innamorato del bello e bastardo di turno, che viene tradito e abbandonato. Il ricordo di lui è impossibile da estirpare dal proprio cuore, anche con un nuovo compagno. E così quando il vero amore torna alla carica basta poco per ricadere ai suoi piedi. Superficialmente è così. E questo mio " superficialmente" non vuole per niente sminuire la storia, perché - anzi- anche senza " approfondimento" è già molto interessante e coinvolgente. Soprattutto a livello psicologico/ emotivo colpisce come Ruki, pur non comunicandolo, faccia intendere che c'è sempre qualcosa sotto ai suoi modi di fare, un che di stonato, un qualcosa che manca, oltretutto nei confronti di Kou non è che ci sia questo gran coinvolgimento emotivo, Taka prova dell'affetto sincero per lui, ma non amore. E infatti è bastata una vaga rassicurazione da parte di Akira per ammutolire i sensi di colpa.
Allora, per quanto riguarda quello che ho percepito io, ho trovato interessante il fatto che la prima parte e l'ultima parte della storia siano in un certo senso " specchiate". All'inizio è Takanori che sorseggiando una birra chiede di ricominciare; alla fine Takanori, mentre sorseggia una tazza di the, riceve la stessa richiesta da parte di Akira.
All' inizio Takanori è quello tradito, alla fine diventa il traditore. E probabilmente le cose alla fine andranno allo stesso modo dell'inizio, con un messaggio di scuse superficiali e una storia nascosta dietro. Akira è il fulcro di queste vicende che si rincorrono, l'unico in grado di decidere come le cose debbano girare intorno a lui.
Una frase emblematica è secondo me:
"In realtà non lo hai deciso, sei stato costretto. Il vero padrone di casa, colui che ti affittato quell’appartamento, lo rivuole.. e tu non hai potuto far altro che cercare un altro buco in cui vivere."
Non so se è frutto dei miei vaneggiamenti - molto possibile-, ma per un attimo ho pensato che metaforicamente questo padrone fosse Akira, che si porta con sè il cuore di Takanori, che tenta di recuperarlo da un'altra parte, ovvero da Kou. È una spiegazione un po' stramba, ma non so spiegarmi bene xD.
L'armadio delle cianfrusaglie è Takanori: in superficie ci sono tante cose ammassate, perché il piccoletto ha tentato di ricostruire da capo la sua esistenza, ammucchiando ciò che la vita gli proponeva e cercando di ritrovare il calore di Akira e una sistemazione futura tra le braccia di un altro. Ma poi scavi nel suo animo e in profondità ci sono dei ricordi che si concretizzano in quell'armadio con degli oggetti: l'anello, l' acchiappasogni, il quaderno etc...
La parte superficiale dell'armadio per Takanori è la sua vita attuale, quella che vive con Kou e che non fa paura perché non ferisce, il caos, sono i sentimenti relegati in un cantuccio del suo cuore e che sono destinati ad Akira. Sentimenti nascosti ma onnipresenti.
Taka fa quello che DEVE fare - non che " vuole"-, quindi sistematicamente getta tutte quelle cose legate ad Akira e DEVE far si che la casa nuova - simbolo di un probabile nuovo inizio - non rispecchi più questa parte nascosta.
La serena quotidianità apparente in cui vive Taka si spezza, come la tazza di the che finisce per terra.
E lui ci prova a reagire, ad imporsi di non lasciarsi andare. So bene che cosa vuol dire leggere un " Ricominciamo", so che tutta la sofferenza, anni di imposizioni e distrazioni, in qualche secondo posso svanire con una semplice parola. So cosa vuol dire scrivere e cancellare più volte la risposta, avvertire quel calore e quei brividi freddi che ti faranno tremare le gambe e le mani e scrivere una risposta che agli occhi degli altri potrebbe sembrare sbagliata, ma che è ciò che vuoi davvero.
E non mi stupisco del fatto che Takanori abbia accettato di vedere Akira, perché è proprio lui ad essersi portato l'anima del più piccolo.
Parlando di Akira, che posso pensare di lui se non che ha la parte del " cattivo" in questa storia, è tremendamente affascinante e potente. Avverto un pizzico di fastidio quando deve pronunciare il nome di Kouyou, ma le sue " preoccupazioni" non credo siano così tante dato che Taka ha deciso di vederlo.
Che ci sia la possibilità per i due di ritornare insieme? se si tratta davvero di un circolo vizioso forse i due continueranno a vedersi, ma avverto alla fine solo tanta amarezza. Mi spiace tanto per Kou, che ha fatto di tutto per far rinascere Taka, ma alla fine i suoi sforzi non possono niente davanti a questo tipo di amore.
Ecco, queste sono le mie interpretazioni e impressioni. Essendo tu l'autrice e conoscendo tu solamente i veri significati di certi particolari, spero non ti sia sembrato patetico il mio tentativo di scoprire qualcosa. Spero almeno di averti fatta ridere coi miei ragionamenti :'D
Ci vediamo sicuramente al tuo prossimo aggiornamento!:)
Un abbraccio,
Kyoite. (Recensione modificata il 15/12/2013 - 03:03 pm) |