Eccomi a lasciarti il giudizio come recensione. Sono contenta che ti sia piaciuto il modo in cui ho svolto il contest, per me è davvero importante. E niente, a presto :)
Grammatica e sintassi: 9,7/10.
“Ma chissene frega se un tempo eravamo compagni.”
Sono stata molto indecisa su questo punto, perché questo errore è voluto, suppongo, e quindi ci sarebbe anche un motivo per soprassedere. Però, pur essendo slang in tutta la drabble, credo che, se avessi scritto “chi se ne frega”, come sarebbe in italiano corretto, non avrebbe perso di ruvidità. Quindi te lo riporto qui. (-0,3)
Per il resto, è tutto talmente perfetto che non sto nemmeno a dirtelo.
Stile e struttura della storia: 8,5/10.
Lo stile è molto bello e caratteristico, hai saputo variarlo a seconda del punto di vista di ogni personaggio, pur mantenendo quella nota di fondo che le caratterizza tutte, mantenendole unite da un filo conduttore. Mi piace il modo in cui non giri attorno ai concetti, ma li esprimi in tutta la loro crudezza facendo catapultare chi legge proprio nella mente di chi stai facendo vivere in questo momento. È molto bello e rende davvero più semplice capire le emozioni e le circostanze dei protagonisti.
L’unico appunto che ho da farti è il seguente:
“Ho paura che se qualcuno mi tocchi, si senta il vuoto risuonante che fa il mio corpo.”
Qui, avrei usato il congiuntivo in modo diverso, ovvero così: “Ho paura che se qualcuno mi toccasse, sentirebbe il vuoto risuonante che fa il mio corpo.”
Te lo segnalo nello stile perché non è un vero e proprio errore dal punto di vista grammaticale, ma non suona bene e rovina un po’ quella drabble, altrimenti scorrevole come le altre.
Per quanto riguarda la struttura della storia, devo dire che è molto particolare. Non mi era ancora capitato, nelle storie che ho già valutato, di trovare qualcuno che decidesse di prendere cinque punti di vista presenti in uno stesso luogo e nello stesso momento. Non saprei catalogarlo come longfic o raccolta, per cui, spiazzata, ti faccio davvero tanti complimenti.
Originalità: 9/10.
L’argomento che hai trattato è davvero semplice, poiché capita a tutti di essere nello stesso locale con altre persone (ma dai?!) e magari pensare che alcune di loro, proprio come noi, vorrebbero disperatamente essere altrove. Ma, proprio per la semplicità che hai saputo cogliere, è davvero raro trovare storie de genere, perché nessuno si prende mai la briga di analizzare degli spaccati di vita così normali, per di più trovando anche il modo di renderli interessanti senza aggiungere tragedie o scene melodrammatiche. Dopotutto, nella vita non si è sempre travolti da eventi straordinari. Spesso dobbiamo saper accettare quello che abbiamo e anche anche la parte in cui siamo stufi ogni giorno di vedere le stesse cose, ma non possiamo scappare via. Certe cose sono un dovere, in un certo senso, e mi piace il modo in cui hai catturato questo frammento di vita.
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10.
Qui sono stata un po’ indecisa; senza contare che, essendo personaggi inventati di sana pianta, è più difficile stabilire se la loro caratterizzazione sia buona o meno, dato che manca un modello di riferimento. Hai scelto cinque persone totalmente diverse tra loro e in questo sembra che il tuo lavoro sia stato molto buono. Ma la vera parte che ho trovato positiva è stato il modo in cui, pur non avendo lo spazio per raccontare tutte le loro storie e i motivi per cui si siano trovati catapultati lì, sia riuscita a creare un background alle loro spalle, giustificato anche dai modi di fare e dal tipo di pensieri che hanno. Hai dato loro una storia e un motivo per essere così, e questo, quando non si conosce quale sia questo motivo alle spalle, è davvero molto bello perché significa che hai plasmato le tue creature molto bene.
Utilizzo prompt: 8/10.
Nel complesso mi sembra che la citazione sia stata usata molto bene, poiché è presente il senso di solitudine di tutti quanti che, pur trovandosi in mezzo alla gente, non riescono a fare a meno di autocommiserarsi e pensare a come sarebbero potute andare le cose se tutti si fossero comportati diversamente. Tuttavia, pur autocommiserandosi, sono lì in mezzo agli altri, non sono chiusi in casa a piangere e mangiare cioccolata, per cui penso che riescano anche, contemporaneamente a stringere i denti.
Data la tua interpretazione della frase, però, mi sarebbe piaciuto vedere un po’ meglio quel pezzo in cui si dice “perché ci sentiamo abbandonati da tutti, o perché capiamo di non essere autosufficienti come credevamo, o perché sappiamo che dovevamo comportarci in modo diverso, o perché scopriamo di non essere bravi come credevamo”. Non dico che tu non abbia inserito proprio questa parte, hai semplicemente usato degli altri esempi, per quanto in alcuni casi si possa trovare un parallelismo. E, visto come hai trattato in generale il prompt, ci sarebbe stato molto bene un esempio molto più calzante e ripreso da lì. Nel complesso, però, trovo che sia usata bene e non posso contestarti chissà che.
Gradimento personale: 4/5.
Dirti che non mi piaccia è assolutamente falso. Ho apprezzato tanto il modo in cui hai saputo mescolare diversi punti di vista e mi è piaciuto tantissimo che questi punti di vista siano nello stesso luogo, magari anche a tavoli vicini, e siano tutti troppo presi dai propri tormenti per pensare che, magari, qualcun altro poco distante è pensieroso allo stesso modo, seppure per motivi diversi. L’ho trovato davvero geniale e per questo ti faccio i complimenti.
Tuttavia, non ti do il punteggio pieno perché, per qualche motivo, non mi ha entusiasmata particolarmente. Ho apprezzato l’idea e quant’altro, ma non mi ha lasciato qualcosa come mi sarei aspettata, date le premesse e le potenzialità. Rimane comunque una storia molto bella, particolare e tanto diversa dalle altre. Quindi, i miei complimenti!
Totale: 48,2/55. |