Ciao Mar, sono il terzo giudice per il contest "Onironauta" al quale hai preso parte. Ritengo assolutamente necessaria una premessa a questa mia recensione: normalmente, tenderei ad "addolcire la pillola", ma dal momento che sono chiamata ad esprimere un parere sincero, avrai da me tutta la schiettezza del caso. Ti prego di cercare di guardare al di là delle critiche e di provare a prendere questa recensione come costruttiva, poiché di base io ritengo da premiare chiunque si prenda del tempo e lo spenda per la scrittura.
Prima di analizzare singolarmente i singoli criteri di valutazione, esprimerò il mio giudizio sul contesto, che è stata la prima cosa a saltarmi all'occhio. Angosciante. Comprendo il tema preso in analisi sia delicatissimo e necessiti di tutta la "scarsa allegria" del caso... ma ho trovato l'introspezione caratterizzata unicamente da una sofferenza passiva e smorta, vagamente sterile di sentimenti. L'impegno è evidente e si nota, ma... è troppo. Il carico emotivo è troppo e non è calibrato con la parte narrativa: a mio parere, a tratti risulta opprimente. A tratti, perde totalmente di coerenza, poiché si passa dalla tristezza più assoluta alla totale assenza di introspezione, che viene invece soppiantata da scene rosse un po' superficiali e da una sorta di “azione” che... che non dà movimento. Che conferisce incoerenza alla storia. Come se cambiasse genere all'improvviso, scadendo del trash.
Grammatica e Ortografia - 5/10
I puntini di sospensione sono tre. E nel complesso, trovo il testo non sia curatissimo sotto questo profilo.
Stile - 6/10
Non scrivi male. Il lessico, anzi, non dispiace affatto. Ma, come ho scritto poche righe più sopra, ti perdi nella coerenza stilistico/narrativa da metà storia in poi.
Originalità - 3/10
Mi dispiace. Tutto troppo visto, rivisto e stravisto.
Gradimento personale: - 1/10
Approfondirò i motivi di questo voto particolarmente infame e del quale mi scuso in anticipo. Ma il gradimento personale, per l'appunto, è personale.
1. “ Nicola mi capiva e mi amava a modo suo. Non gli piacevano le effusioni in pubblico e le smancerie, il massimo che mi concedeva davanti agli altri era tenermi per mano, cingermi la vita, abbracciarmi o palparmi il sedere. ”
Eh? Con una sola frase hai smontato l'intera impostazione nostalgica della storia.
2.“ (…) affondando reciprocamente nelle nostre carni bollenti producendo sudore e gemiti.”
Anche qui, mi spiace, ma trovo la parte erotica sia un breve misto di luoghi comuni inserito in maniera un po' forzata nel contesto.
3. Ora, sorvolando su quanto poco apprezzi la celebrazione dell'autolesionismo e il fatto che l'amato Alessio (che così amato, poi, non doveva essere, data la facilità con cui è stato rimpiazzato) sia morto suicidandosi in questo modo... non ho retto la parte relativa all'apparizione del suo fantasma, davvero. Un fantasma incappucciato con i polsi tagliati, sul serio? E l'onirico, in tutto ciò, dove sarebbe? A me parrebbe più che altro un tetro cliché da teen movie, spiacente. E il fantasma del suo ex ragazzo le parla mentre lei è abbracciata a letto ad un altro tizio nudo? Ma davvero?
4. Il “misfatto” che si svela grazie ad uno status su un social network, senza prove ulteriori, senza niente di niente che possa incastrare i poveracci. Eppure, i due, da un semplice post su facebook, guadagnano la CERTEZZA sulla colpevolezza dei coinvolti. Insomma, potevi lavorarci di più, a mio parere.
5. “ Passò il dito su un coltello affilato, lo prese, poi io afferrai due pistole, una a testa.”
Passi il coltello. Ma le pistole a portata di mano di quindicenne in un appartamento mi hanno stesa. E la protagonista, di punto in bianco impazzisce e ammazza gente a caso a sangue freddo. Così, perché hai deciso che la storia è Noir.
6. “-Perché sono persone… và contro i miei principi!- esclamai mordendomi il labbro inferiore.”
(“Va” non vuole l'accento, per la cronaca)
Eh beh, mi pare giusto: peccato li abbia appena stroncati a colpi di arma da fuoco, ma che dire... meglio tardi che mai, per la moralità che inspiegabilmente se ne va in vacanza ad intervalli temporali casuali.
Caratterizzazione del personaggio - 2/5
Carina la questione che la ragazza sviluppi un particolare attaccamento alle persone, dopo l'abbandono di Alessio. Ma molto poco approfondita. Nicola e Alessio, invece, sono trattati come due passanti.
Attinenza al tema - 1/5
C'è un sogno, d'accordo. L'intera vicenda è sogno ma... c'è l'onirico, ma hai dimentico il “nautico”. Non c'è esplorazione del sogno, non c'è interazione con il materiale onirico stesso, la ragazza non è nemmeno lucida nel corso del sogno, se non fino alla fine.
Grammatica: 5/10
Stile: 6/10
Originalità: 3/10
Gradimento personale: 1/10
Caratterizzazione del personaggio: 2/5
Attinenza al tema: 1/5
Totale: 19/50
In conclusione, mi spiace per l'estrema schiettezza ma non ho voluto lesinare in critiche appositamente. Spero tu possa trarre qualcosa di buono da questa che può anche sembrarlo, ma ti assicuro non sia meramente un elenco di cose a mio parere sbagliate.
Alla prossima!
Mal
(Recensione modificata il 23/12/2013 - 01:20 pm) |
