Ciao Mary :),
prima di tutto, auguri di Buon Anno! e scusa il ritardo ma devo sempre cercare un pc per poter arrivare su efp.
La lettura di questa storia è stata piacevole: scrivi scorrevolmente e la tua grammatica è efficace e di gran lunga migliore di tanta letta su questo sito. Per quanto riguarda il contenuto del testo non mi ha stupita, l’ho trovato ‘densi-mente’ ovvio. Passami il termine ‘ovvio’, cercherò di spiegartene l’uso anche se mi ci vorrà un lungo giro di parole.
Per me, Martin Deeks non è più tale (2° e 3° serie, che nostalgia)… questo detective coi ciuffi biondi e barba e baffi, è stato offerto vox popoli, sull’altare ‘dell’amore-per-forza-visto-che-il-mio-partner-è-una-femmina’. Da brillante, spigliato e vitale lo vedo trasformarsi in un ometto spento e noioso; poco fanno le macchiette dello scarico del water (5x07) e i consigli sull’uso di seggiolini per auto (5x12), anche se divertenti e ‘vecchio stile’.
Per quel che mi riguarda provo dispiacere nel vedere un così bel personaggio buttato alle ortiche quando dovrebbe essere sfruttato in modo poliedrico e divertente; altresì compio uno sforzo mentale nel coordinare il vecchio Martin con quello nuovo e ancor di più, dare un senso logico ai suoi ‘vecchi’ tratti caratteriali che stridono e cozzano con quelli ‘nuovi’ ma che vengono comunque inseriti nelle dinamiche della fiction.
Questo, premesso per spiegarti cosa ho tratto dalla tua storia: leggendola ho avuto l’impressione che per fini narrativi densi (l’ovvietà che intendevo all’inizio) tu abbia dovuto spingere Martin Deeks in modo forte: non caratterizzarlo per come sia in realtà ma modellarlo sulla scia di come si cerca di farlo diventare, piegato sotto i colpi improbi del suo entourage e reinventato per l’audience (inverosimile che un uomo a 34 anni suonati cambi carattere). Sei stata brava perché è percepibile come strascichi i suoi piedi, è petulante e si lagna come fosse un sedicenne foruncoloso, una via di mezzo tra un lacrimevole Romeo nascosto da fra’ Lorenzo e la gobba di Giacomo Leopardi.
Ancora, il tuo modo è efficiente e ti permette d’inventarti una mamma Deeks premurosa e vittima anche se, in realtà, di lei non sappiamo niente.
Sappiamo pochissimo anche di Gordon J. Brandel. Martin nella 2x03 è volutamente bugiardo: GJB muore nel ’98 e non può avergli detto di odiarlo nel 2004. Questo, per me, è sintomatico. Nella 2x17 trovo Martin reticente ma non intimorito ('masochisticamente' parlando) o in difficoltà per via dei suoi trascorsi; quello che riguarda suo padre è così personale da non volerlo/poterlo condividere, tant’è che quando, incalzandolo, Kensi e Nell gli tirano fuori dalla bocca il nome di GJB, lui è piuttosto infastidito dalla situazione, mentre è costretto a parlarne con Hetty, per ovvi motivi, suo malgrado; tratto, questo, del Deeks d’altri tempi: un uomo adulto, indipendente, riservato e non in preda all’ormone dei ‘due cuori e una capanna’ che fa tanto adolescente illuso o, se preferisci, ‘due cuori di panna’ che fa tanto gelato confezionato. E’ un uomo romantico si, ma con i piedi ben piantati per terra! L’unico guizzo, anche se piuttosto moscio, nei confronti di Kensi è la sorpresa di saperla una collezionista di fumetti come lui; questo fatto, unico autentico ‘stupore’ registrabile in tutte le stagioni, lo colpisce abbastanza da fargli alzare le sopracciglia e fare una smorfia con la bocca (un tripudio, insomma) e dovrebbe colpire te che sei densi, di quanto flebile in realtà sia l’entusiasmo di Martin.
Per dare corpo alla tua storia mi è sembrato che tu abbia deformato quello che hai visto per adeguarlo a quello che volevi scrivere; un’ escamotage che usiamo tutti unendola alla ‘licenza poetica’ che ci permette (o dovrebbe permetterci) di scrivere quello che vogliamo, nel modo in cui vogliamo. Il risultato finale è che sei brava, ti leggo con piacere, ti recensisco (appena posso) e aspetto la prossima storia… anche se sei densi (quest’ultima me la potevo risparmiare ma ce l’avevo in gola pronta a saltar fuori e tu sai il perché).
Ancora tanti auguri di buon anno, t’abbraccio.
Monty
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