Recensioni per
In silenzio
di aturiel

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/07/15, ore 10:10
Cap. 1:

Dopo aver risposto alla tua recensione sono stata presa dalla curiosità di leggere questa storia, con cui anche tu avevi partecipato al contest, così eccomi qua! Perdonami, farò finta di odiarti almeno un po' perché al momento il mio povero cuore è ridotto in poltiglia. Ma andiamo con ordine.
Amio e Jean, stupendi nel loro essere diametralmente opposti e per giunta entrambi caratterizzati in maniera impeccabile. Uno dei dettagli che mi hanno colpita di più è stato sicuramente quello dei capelli: bianchi e lisci quelli di Amio, col suo animo apparentemente ghiacciato e impenetrabile; ricci e ramati quelli di Jean, in tutta la sua esplosiva gioia di vivere.
L'avranno già detto in molti, ma entrambi mi sono entrati nel cuore, lasciandomi una sensazione di innocenza e delicatezza - direi quasi di poesia-. Probabilmente contribuisce anche l'atmosfera quasi surreale: la candida neve che ricopre Londra e poi la casa di Jean, resa accogliente proprio dalla sua presenza.
Naturalmente - questo non posso tralasciarlo- ho amato la spontaneità con cui Jean sa prendere Amio, il fatto che inventi un altro nome per lui perché non conosce quello reale, lo speciale linguaggio che i due sembrano condividere da sempre.
Ho cercato di non affezionarmi troppo - sapevo che sarebbe finita male per loro e, di riflesso, anche per i miei feels- ma senza successo. Ho notato subito come la loro purezza si scontri inevitabilmente con il pregiudizio e la sete di sangue del mondo esterno: prima la freddezza del padre di Jean, per nulla affettuoso nei confronti di quel figlio; poi le urla della folla, che non mostra alcuna pietà mentre Amio sale sul patibolo.
Crudele il fatto che Jean debba veder morire la persona che ama, per giunta nel fatidico giorno in cui la loro vita sarebbe dovuta cominciare davvero. Ma nel sussurro strozzato di Amio abbiamo l'ultima prova di questo amore così speciale, che niente è riuscito a scalfire.
Non so che dire: sono rimasta veramente coinvolta e per di più hai un bellissimo stile di scrittura. Ti catapulto tra i Preferiti, nell'attesa di leggere altri tuoi scritti. Complimenti!

Ghost
PS: Ah, piccola curiosità: l'hai creato tu il banner? E' carinissimo!
(Recensione modificata il 16/07/2015 - 10:14 am)

Nuovo recensore
21/02/15, ore 14:14
Cap. 1:

Quinta classificata al contest "Slash e FemSlash contest!"
Titolo: 10/10 
Titolo perfetto, più che adeguato al contenuto dell tua storia: forse un po' comune, ma mi piace davvero moltissimo. 
Formattazione: 5/10 
Una vera formattazione non c’è, nel tuo testo, sebbene il testo non si presenti tutto appiccicato: mancano l’allineamento del margine destro (giustificato) e le rientranze per i cambi di paragrafo e per i dialoghi (tasto tab). 
Riguardo all'aspetto estetico, nulla da aggiungere: concordo sulla scelta del font e della grandezza del carattere. 
Grammatica e stile: 10/10 
L'ennesima partecipante che merita un premio: nella tua storia non sono riuscita a trovarne nemmeno l'ombra! Né errori nel contesto, né tanto meno ortografici. 
Stile scorrevole e lessico ricercato. 
Originalità: 5/5 
La tua storia è molto originale: hai trattato una tematica ardua, difficile, in modo modo impeccabile! Per non parlare di quanto è meraviglioso il finale, totalmente inaspettato! 
Gradimento personale: 4/5 
Mi sarebbe piaciuto che Jean avesse salvato il suo amato, ma non l'ha fatto, anche se mi è sembrato esagerato uccidere qualcuno per un orologio... però, la storia mi è davvero piaciuta moltissimo!*-* 
Attinenza al prompt: 19/20 
Ti ho sottratto un punto, perché hai trattato il silenzio, ma solo per il protagonista, ma non per Jean, che è un chiacchierone! Avrei preferito che il prompt venisse trattato in un altro modo, però non è qualcosa di grave... va benissimo così! 
In un totale di: 53/60 

Nuovo recensore
29/12/14, ore 14:10
Cap. 1:

Ciao, ed eccomi giunta alla fase finale del mio lavoro di giudicIA "sostitutiva " al contest My Beloved One.
Innanzitutto ti elenco i parametri con cui ho valutato la tua storia( tali parametri non saranno abbinati ad un giudizio numerico ma solo "discorsivi"):
Trama & Originalità
Stile & Personaggi
Originalità
Dialoghi
Descrizioni
Ed ora iniziamo!

Trama & Originalità

La trama non è particolarmente arzigogolata, è semplice e nel complesso facile da comprendere, si snoda bene tra il presente di Amio e i suoi ricordi dal retrogusto dolce – amaro. La trama non ha molta originalità al suo interno, ma forse è questo che la rende apprezzabile, la tua storia possiede infatti dei punti che ricerco spesso quando leggo e scrivo storie: c'è l'innamoramento, quasi accennato ma comunque capace di far domandare al lettore: "come finirà?", c'è la separazione ed infine il risvolto drammatico. E' quasi come sparare sulla croce rossa non trovi? Eppure se da un lato è fin troppo ovvia dall'altro possiede, certamente, la capacità di tenere il lettore incollato allo schermo impossibilitato a muoversi, questa è una cosa che ho notato spesso leggendo anche altre tue storie, ed anche in questa ho notato che non hai avuto bisogno di una lunghezza eccessiva del racconto, una trama studiatissima e intricata, ma che con il tuo talento sei riuscita con poche e semplici frasi a creare qualcosa che sarà pure già visto, ma è tremendamente bello da leggere! Brava!

Stile e Personaggi:

Dunque, la cosa che ho notato è la presenza di tante frasi lunghe. Sono una che si perde facilmente durante la lettura, quindi la mancanza di intervalli ha fatto si che dovessi tornare indietro più volte a rileggere alcuni passi che non mi erano sembrati subito chiari. Ma nel complesso devo dire che la storia è scorrevole, mi piace che venga quasi scandita dai passi di Amio il che, a parer mio, crea una piacevole pausa per riordinare le idee.
Il linguaggio di Jean è semplice, quasi fastidioso per i miei standard, il che me l'ha fatto immaginare come un ragazzino di cinque anni, questo fintanto che non sono arrivata alla fine; infatti ho apprezzato questo personaggio solo nella descrizione finale del suo muto lamento, quando accasciandosi a terra, piange la morte del suo amato Amio. Certo è che per quanto riguarda i dialoghi di Jean c'è quello riferito al primo incontro con Amio che cito: Chi sei, ragazzino? Tutto bene? Non hai freddo a stare qui fuori con una tale tempesta? Dove sei diretto? Perché corri tanto? Vuoi che ti accompagni a casa mia per prendere una tazza di tè? Ehi, ma perché non mi rispondi?
Questo turbinio di domande che ci presentano Jean come il più grande rompiballe che sia mai esistito. Al contrario Amio, è adorabile nel suo muto e quieto vivere, si lascia trasportare dagli eventi e dalle emozioni che trattiene dentro fintanto che non riesce ad esprimerle nell'ultimo istante della sua esistenza, quando, nell'apoteosi del romanticismo drammatico, urla con un filo di voce, ma con la pienezza del sentimento il nome dell'uomo che gli è amico e amante . L'ultimo grido è per Jean, ed è qui che ho pensato: "Jean non te lo meriti, te eri nella ridente America e il tuo 'amato' era a casa a patire la fame con un orologio che l'ha portato al patibolo, quindi, oltre a portare jella, non sei rimasto nemmeno lì ad occuparti del tuo Amio" Quindi come vedi Amio è il perfetto esempio dell'eroe che tutti amano, mentre Jean è il vip che sta antipatico a tutti e del quale si parla solo male; ma alla fine l'importante è che se ne parli, non credi?
Dialoghi:
Non ho nulla da dire su Amio *risate registrate in sottofondo* la sua unica parola all'interno della storia si è comprata il mio cuore e la mia commossa anima romantica. Come ti ho detto prima non ho apprezzato fino in fondo il personaggio di Jean e i suoi dialoghi sono stati davvero difficili da mandar giù, non ho amato molto le mille domande che pone, il suo chiacchierare senza tregua, ma alla fine è puramente una nota caratteriale del tuo personaggio quindi non posso amare i suoi dialoghi, il suo modo di parlare, ma posso comunque apprezzare il personaggio all'epilogo della storia, non voglio ripetermi ma lo preferisco quando è muto piuttosto che quando proferisce parola.

Descrizioni:

Non ho appunti da fare, solo lodi: infatti ho perfettamente compreso il volto dei personaggi, il contesto dei ricordi e della via che Amio percorre dalla cella al patibolo. Non ce ne sono molte, ma questo non toglie che le descrizioni siano complete se pur non troppo dettagliate. La parte descrittiva, per quel che si capisce, è coerente con l'ambientazione temporale.

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Dunque eccoci alle conclusioni finali, brava! Sono stata felicissima di aver potuto valutare nuovamente un tuo operato. Apprezzo davvero il tuo modo di scrivere, come hai visto non valuto la parte grammaticale perché preferisco concentrarmi sulle emozioni che la tua storia mi trasmette e devo dire che anche questa volta hai riscosso un notevole successo. Brava e alla prossima!
(Recensione modificata il 29/12/2014 - 02:13 pm)

Recensore Veterano
11/10/14, ore 14:23
Cap. 1:

In silenzio, di Aturiel
11° posto al contest "Lacrime" (a pari merito con Alex.1996)

Grammatica: 8,5/10
Il testo è generalmente corretto, ma ho qualche osservazione da farti:
- ci sono alcuni errori di battitura (es: "spargendo i suo lunghi capelli bianchi e spettinati sulla strada e chesi confondevano con il manto candido che copriva la città ormai da settimane..."; es: "Detto questo l’uomoera aveva strattonato Jean..."; es: "... spuntando sentenze..."; es: "Ancora un passo, gliene mancava solo più uno...");
- ci sono anche delle concordanze verbali sbagliate (es: "Aveva continuato questa operazione finché nonebbe legato tutti i capelli candidi in una treccia disordinata" = così non va bene, ma puoi risolvere il problema in due modi: 1) usi il trapassato prossimo in entrambi i casi, tanto più che hai usato quel verbo in tutto il passo = "Aveva continuato questa operazione finché non aveva legato tutti i capelli candidi in una treccia disordinata"; 2) usi il passato remoto nella prima parte della frase = "Continuò questa operazione finché non ebbe legato tutti i capelli candidi in una treccia disordinata"; es: "Jean, mi erano giunte voci riguardanti il fatto che tu avessi ospitato un ragazzino di strada tra queste mura..." = anche questa frase non mi suona: così sembra che Jean abbia ospitato il ragazzo in passato ma, nel momento in cui il padre gli parla, non sia più così; invece Amio è ancora a casa di Jean. Quindi, avrei preferito una costruzione di questo tipo: "Jean, mi erano giunte voci riguardanti il fatto che tu stessi ospitando un ragazzino di strada tra queste mura..." oppure, meglio ancora, avrei usato il presente: "Jean, mi sono giunte voci riguardanti il fatto che tu stai ospitando un ragazzino di strada tra queste mura...");
- quando hai usato i nomi collettivi, hai sempre concordato verbi e aggettivi al plurale (es: "Urla di gentedisperata e povera, felici di una pausa dalla loro vita monotona..."; es: "prima che la folla urlasse cose senza senso, spuntando sentenze sulla vita di quel ragazzo che non conoscevano che non avrebbero mai conosciuto..."). Ebbene, facendo ricerche ho scoperto che si può, quindi non lo considero un errore anche se non mi piace e preferisco in ogni caso la concordanza al singolare. Però, se scegli l'accordo al plurale, mantienilo sempre, non come in questo caso: "Urla di gente disperata e poverafelici di una pausa dalla loro vita monotona...".

Stile: 5/7
Lo stile mi piace molto, perché è chiaro e, talvolta, "vivace". Almeno, io l'ho percepito così e l'ho associato alla stravaganza del personaggio di Jean. Comunque, ho alcune cose da segnalare:
- ci sono frasi molto lunghe e ricche di particolari che rendono la lettura meno scorrevole. Faccio un unico esempio che, però, mi sembra efficace: "Avevano camminato, o meglio, il gentiluomo aveva camminato e Amio gli aveva incespicato appresso, per circa mezz’ora finché non si erano trovati di fronte a un edificio altissimo in pietra, decorato con alti capitelli marmorei su cui erano rappresentati decori complicati e talmente dettagliati da far sembrare reali anche le belve impegnate in una danza mortale, immobile ed eterna senza nessun vincitore e nessun vinto" = questa frase è lunghissima; se provi a leggerla ad alta voce, come ho fatto io, rimarrai senza fiato a metà. Per renderla più scorrevole, l'avrei spezzata con qualcosa di più che delle virgole.
- ogni tanto, ometti soggetto e oggetto della frase e, purtroppo, il fatto che i personaggi siano tutti maschi complica le cose (es: "Ma lui non vedeva questo in Jean, no" = ho capito che si tratta di Amio, ma sarebbe stato utile indicare il soggetto; es: "E dopo essersi divincolato dalla stretta di suo padre, gli aveva scoccato un veloce e morbido bacio sulle labbra sottili e se n’era andato" = anche qui ho capito che Jean si divincola e dà un bacio ad Amio, ma è poco chiaro; es: "Avrebbe voluto consolarlo ma la consolazione non la trovava nemmeno lui che, finalmente, aveva imparato ad amare la sua vita" = in questo caso, invece, non ho davvero capito chi dei due avrebbe voluto consolare chi. C'è di buono che la frase può andare bene per entrambi e il lettore può interpretare);
- due frasi la cui costruzione mi ha disturbato ("I due avevano iniziato una strana danza di mani, pelle, labbra, lingue sconosciuta ma allo stesso tempo che veniva loro naturale fare" = mi piace tanto come concetto, ma avrei costruito la frase diversamente, per esempio così: "I due avevano iniziato una strana danza di mani, pelle, labbra, lingue sconosciuta ma che, allo stesso tempo, veniva loro naturale (fare)"; "Il signore allora era entrato nell’abitazione e si era sbottonato il cappotto, lasciando per un momento il braccio di Amio che era caduto a terra privo di sensi" = qui mancano delle virgole ma, anche inserendole, sembra che sia il braccio di Amio a cadere a terra. Forse avrei semplicemente omesso l'appunto sul braccio: "Il signore allora era entrato nell’abitazione e si era sbottonato il cappotto, lasciando per un momento Amio, che era caduto a terra privo di sensi");
- delle piccolezze (es: "Solo quattro passi che lo separavano da questo" = mi è piaciuto tantissimo l'elenco con cui hai iniziato la storia, perché crea immagini molto efficaci. Penso che questa frase lo voglia riprendere, ma credo che la frase sarebbe d'effetto comunque, anche senza quel che; es: "Prima che il gentiluomo si voltasse era già corso via, tentando di evitare una punizione che non sarebbe arrivata" = hai voluto anticipare qualcosa, ma poiché nella frase successiva spieghi immediatamente quello che accade, non credo sia necessario anticipare alcunché; es: "Si era accucciato poi sotto la poltrona di velluto scuro sui cui fino a poco tempo prima era stato disteso e aveva afferrato un grosso orologio da taschino dorato su cui erano incise le iniziali J. B." = giuro che è l'ultima cosa e poi smetto! Dunque, io sono una grande fan della verosimiglianza. Questa frase non mi suona per due motivi: 1) prima si è nascosto sotto la poltrona e poi è uscito dal suo nascondiglio per prendere l'orologio da taschino? Avrebbe più senso pensare che prima vede l'orologio e lo prende, poi si nasconde; 2) dove ha preso quell'orologio? In seguito scopriamo che Jean li costruisce, quindi è verosimile pensare che la scrivania ne sia piena, ma tu non hai mai nominato orologiprima. Spero di essere stata abbastanza chiara; comunque non ho considerato queste mie paranoie un errore).

Lessico: 5/5
Sul lessico ho poco da dire, perché è semplice ma non banale, sempre corretto. La mia unica osservazione riguarda la ripetizione del verbo correre nel passo in cui Amio ricorda l'incontro con Jean.

Coinvolgimento: 18/20
Quando ho iniziato a leggere la storia ne avevo un'opinione completamente diversa da quella che ho ora, dopo aver letto.
Da divoratrice di manga/anime/libri/film a tematica gay, pensavo che fosse la solita storia dell'uomo ricco che prende con sé il ragazzino povero perché vede qualcosa di più in lui, i due immancabilmente si innamorano, ci sono degli ostacoli al loro idillio, tutto finisce per risolversi.
Invece è finita con le mie aspettative in pezzi e il mio cuoricino pure.
Questa storia è semplice e, forse, non troppo originale, ma personalmente mi coinvolto molto, perché ha qualcosa di tenero e poetico che, senza che me ne accorgessi, mi ha catturato fin dalle prime righe.
Io sono una persona cinica e negativa, quindi non è semplice coinvolgermi emotivamente, ma tu ci sei riuscita. Brava!

Gradimento personale: 8/10
La storia mi è piaciuta parecchio. La cosa strana è che mi è piaciuta senza che me ne accorgessi.
Per tutta la durata della lettura, ho avuto l'impressione di detestare Jean: è esattamente il tipo di persona logorroica, sempre allegra, entusiasta, che ucciderei se mi rivolgesse la parola il lunedì mattina alle 7. Eppure mi è rimasto nel cuore, e capisco perché ha vinto un premio come miglior personaggio.
Per quanto riguarda Amio, forse gli manca un po' di spessore e di personalità. D'altronde non parla, è difficile interiorizzarlo anche se la storia è narrata dal suo punto di vista... però questo mi piace, perché c'è molta tenerezza nel fatto che, anche se il protagonista è Amio, conosciamo meglio Jean: l'amore è così. Comunque mi ha lasciato una grande curiosità: vorrei sapere qualcosa di più su di lui! Specialmente sulla morte di suo fratello.
p.s. e che bello il bannerino!


Per un totale di: 44,5/52

Recensore Master
22/09/14, ore 10:21
Cap. 1:

Gesù, questa storia è bellissima e tristissima.
Ho deciso di leggere qualche storia del contest e sono capitata qui per prima. Non so davvero come esprimermi, ho un groppo in gola grande come una mela.
Posso solo farti i complimenti e augurarti di arrivare più in alto possibile perchè se il senso del contest è quello di commuovere tu ci sei dentro di tanto.
Complimenti davvero.
Patrizia

Recensore Veterano
27/08/14, ore 14:46
Cap. 1:

*.* Allora, keep calm!
Superato il trauma per il finale, che, anche se non inaspettato, non è per questo meno toccante, posso tentare di recensire con un minimo di razionalità.

Ho trovato questa storia davvero strana e originale. Ogni parola è una scoperta nuova per il lettore che si ritrova catapultato nel mondo di Amio, tra un triste presente che incombe e un passato ormai irraggiungibile.

A proposito di questo, una delle cose che mi ha colpito di più è proprio il modo in cui hai collegato il presente al passato: quell'incidere verso il patibolo mi rammentava che i flashback erano ormai un passato concluso e che adesso i problemi erano ben altri. Il fatto che tu abbia raccontato un'intera storia con tale accuratezza in quattro passi (ahah, letteralmente) è semplicemente fantastico. *.*

Un'altra cosa che ho adorato sono quei particolari e quei paragoni, come gli orologi, i capelli dei due, il mutismo e la parlantina. Non so perché, ma fanno sembrare tutto più vero e, come succede coi migliori libri, lasciano un ricordo indelebile nella mente del lettore.

La trama, unita al contesto storico, è assolutamente originale e, leggendo, è impossibile staccare gli occhi dallo schermo, spinti dalla curiosità di scoprire ancora qualcosa sui due protagonisti. Questi ultimi sono assolutamente affascinanti e complessi, entrambi molto strani e problematici, per motivi diversi, ma anche entrambi molto dolci e innegabilmente buoni di cuore. In poche parole sei riuscita a caratterizzarli alla perfezione, dandoci anche un quadro completo del loro rapporto.

A questo proposito, il modo in cui hai trattato il tema degli opposti che si attraggono è uno dei più originali che ho trovato finora nelle letture per questo contest. Jean e Amio sono diversi sotto moltissimi punti di vista, ma non si tratta dei soliti.

La grammatica è perfetta.

Lo stile è un giusto equilibrio tra raffinatezza e semplicità. A mio parere, sia come scrittrice sia come lettrice, questo è uno degli aspetti più complicati che va sempre tenuto d'occhio, per cui davvero ti faccio i miei complimenti.

Come avrai capito la storia mi è piaciuta davvero tantissimo!
A presto!
Red Wind

Recensore Junior
09/08/14, ore 21:26
Cap. 1:

Cialve carisshima <3 inizio con tante scuse, comunicandoti che ho appena ritrovato l'internet key! Proseguo col passare in rassegna gli aspetti positivi della storia.
Perché? Diamine, questa shot non ha aspetti negativi, lascia che te lo dica! Amio è incredibilmente ben caratterizzato e leggendo la sua prima parola dopo anni di mutismo e poi la fine che ha fatto io... Stavo per scoppiare a piangere, avevo gli occhi lucidi.
Lo ammetto, sono di lacrima facile ma non posso non emozionarmi con una storia così commovente, sarebbe un oltraggio, davvero.
Jean è incredibilmente tenero, dolce, impacciato e BUONO.
La bontà a volte si confonde con la stupidità ma non è così.
Sembra che lui abbia una sorta di ritardo mentale ma magari è solo di buon cuore, come Tohru Honda, la protagonista di fruit basket, conosci?
Comunque sia ti faccio i miei complimenti e spero vivamente, un giorno di poter stringere un tuo libro tra le mani, coltiva il tuo talento, fermarsi a qualche storia su efp non basta, è uno spreco.
Il rapporto, poi, tra i due, è commovente *^* maledetti stereotipi, rovinano tutto.
Quando il povero Amio è davvero morto, per giunta in quel giorno, per un secondo ti ho definita sadica ma poi mi sono convinta che il sadismo non c'entri proprio nulla, tu stavi solo rappresentando un quadro reale, nulla finisce con un lietofine, purtroppo il famoso "e vissero per sempre felici e contenti" non è mai il punto di fine, mai.
ti saluto e scelgo quale altra tua creazione recensire... Sicura di non sapermi consigliare nulla?
Ciaccia *corvini,corvini,corvini,corvini!*
Bye :3
Xxthe recklessxX
 

Recensore Master
27/01/14, ore 13:14
Cap. 1:

Ok sono in università e sto piangendo. Si sto piangendo per la fine insulsa di amio e per l amore che mai riuscira ad avere. Dio credevo che le cose si sarebbeeo risolte e che sarebbero riusciti a stare assieme. Invece alla fine l unics cosa che é rimasta ad amio sono i ricordi che sembrsno tenerlo vivo anche nei momenti precedenti alla morte; una morte squallida sancita da un popolo uncapace di scorgere la verità nei suoi occhi innocenti. Bellissima e commovente . Unica coss: alcuni periodi andrebbero snelliti perche il periodare troppo lungo non rende al meglio questa situaziobe tragica. Se vuoi dei maggiori dettagli ti scrivo un pm codi vedia dove secondo me dovresti correggere. Un bacione

Nuovo recensore
02/01/14, ore 16:20
Cap. 1:

Complimenti, ho trovato questa storia adorabile (per quanto la definizione "adorabile" possa adattarsi al genere drammatico!). Mi è piaciuto come hai tratteggiato i due personaggi, soprattutto Jean, che mi ha lasciato una sensazione di delicatezza e di bontà a dir poco commoventi. Il suo leggero ritardo mentale si intuisce senza bisogno di spiegazioni didascaliche, hai saputo renderlo in modo molto dolce, mi ha davvero intenerita. Così anche il rapporto tra lui e Jean, che ha in sé qualcosa di poetico, una tenerezza e un'innocenza senza tempo (per restare in tema di orologi).
C'è qualche refuso che magari è sfuggito al vaglio della correzione (ti capisco...), ma sono senz'altro errori di battitura, non di grammatica :)