Comincio questa recensione in maniera dannatamente sclerotica: asdfghjkl! Solo per il fatto di vedere il tuo nick in lista. Ohw! Mi sei mancata, cara figlia paperosa! (!)
Quando mi hai detto che avevi trovato questa fic nei meandri nascosti del pc, la prima cosa che ti ho detto è stata "Pubblicala!" ** Poi quando l'ho vista, un sorriso si è espanso nel mio viso. Cara, devi pubblicare dippiù! :3 Mi manca tantissimo non vedere il tuo nick in lista un giorno sì e l'altro pure come quest'estate! Sembra ieri che eravamo sempre qua a leggere storie su storie. ♥
Dopo questa non doverosa premessa, mi accingo a leggere la storia, che forse è meglio! xD
Davvero Cinna lavora nella semi oscurità, con solo la luce da scrivania? :0 Oh, God! Povero! Ma quando finisce avrà mal di testa T_T Io non ci riuscirei mai davvero! :°
"Lo devo a quelle persone che stanno lì, dimenticate, inascoltate, che hanno bisogno di una spinta, di un complice" Questa frase è bellissima, come anche quella successiva, quando scrivi che ha la tendenza al sacrificio. E' lui, perché lui è così. *deb coccola Cinna*
E quando ripete a Portia ciò che disse a Katniss? Fanno male a loro stessi. Lui lo sapeva. Sapeva bene. Conosceva il suo destino, ma era fiero di fare quella fine per motivo davvero importante, per far sì che la società potesse cambiare, potesse ricevere un messaggio chiaro. E non importa che lui ne abbia pagato il prezzo perché è così che funziona. Le nostre azioni portano a delle conseguenze. Hanno un prezzo che Cinne era disposto a pagare perché ci credeva tantissimo. Voleva un futuro diverso, voleva ribaltare Capitol City, voleva la libertà dei Distretti. Sarebbe stato bellissimo se la Collins - anche se era impossibile visto che i libri sono POV Katniss - avesse approfondito Cinna, spiegando per bene cosa lo spinge a ripudiare la sua stessa città. Lui è di Capitol, lui è fortunato. Perché dovrebbe rischiare la morte per far sì che Capitol cadesse? Cosa lo ha spinto realmente a volersi comportare così, ad aiutare i ribelli? ♥ Potrei stare ore a fare ipotesi di questo tipo, a cercare di analizzare la spinta che Cinna ha sentito. ♥
E' bellissimo il momento in cui Cinna dice a Portia che loro possono fare tanto, anche se la gente crede di no. Perché è verissimo, loro, con il loro lavoro, possono mandare un messaggio, dare un impulso affinché i Distretti capiscono che è tempo di cambiare le cose, che ora ne hanno la possibilità, che se lottano possono farcela perché Capitol City si basa davvero su un sistema fragile, dove uno sciopero - se fatto bene e non all'Italiana - può fare tanto. Basta non lavorare più per far sì che Capitol non abbia più nulla, come difatti accade. Ti ricordi la canzone che ti scrissi dicendoti come racchiudesse il messaggio di Hunger Games? :) Trovo che anche qui, sotto le frasi dette da Cinna, il messaggio sia quello. Deve mandare un messaggio attraverso i suoi abiti, affinché il popolo possa muoversi. Perché nei Distretti ci sono milioni e milioni di persone, e se tutti si unissero non sarebbero mai sconfitti. ♥
Parliamo della fine della fanfiction. Quando descrivi Portia, come si sente, i suoi movimenti. Ho anche io una stretta allo stomaco. Deve sentirsi dannatamente in colpa per ciò che ha fatto. Sa che l'ha aiutato, che lui lo voleva, ma non riesci a bloccare il senso di colpa che si irradia nel corpo sapendo con quasi assoluta sicurezza che ciò che ha fatto Cinna comporterà la sua morte. Ed essendone stata complice, è normale questo sentimento. Ed è tristissimo. E mi sono emozionata leggendo le ultime righe. Mi sono sentita come Portia, povera stella. :(
Questa fanfiction è bellissima, ma ormai che te lo dico a fare? Lo sai! :) E' scritta benissimo ed è suggestiva, fa riflettere - credo si noti visto che non riesco più a fermarmi dallo scrivere xD - ed i personaggi li ho trovati estremamente IC, sebbene non siano approfonditi tantissimo nella saga, Portia men che meno. (si scrive attaccato o staccato? Dubbio! D:)
Bravissima e complimenti! **
Bacioni
Deb |