Ciao, la tua storia mi ha colpita abbastanza ed ho deciso di recensirla.
Inizierò dalla parte antipatica: gli errori. Innanzi tutto hai fatto un po' di casino con i tempi verbali; inizi una frase al presente, poi una frase al passato, poi tutto al presente e la fine al passato. Non vedo una logica dietro questa scelta dei tempi verbali e sinceramente lo trovo un errore perché rende confusa la narrazione. Poi, un'immagine che non mi ha convinta molto è questa: "Cade fioco, affrontando venti e tempeste che lo dirottano incessantemente.". Non è un errore, per carità, grammatica e ortografia sono esatte ma non mi convince l'immagine evocata da questa frase. Il fiocco cade fioco, ossia debole, giusto? Non capisco come possa cadere debole se, come hai scritto, affronta venti e tempeste. A mio parere non è un'immagine azzeccata ma è solo una mia opinione. Per il resto non ho trovato particolari errori, la lettura è poco scorrevole a volte perché, appunto, c'è un'incongruenza nei tempi verbali ma per il resto la trovo abbastanza ben scritta.
Riguardo alla trama: trovo che il paragone tra la "vita" di un fiocco di neve e la vita reale (non ho ben capito se alludevi alla vita della protagonista o alla vita del padre o a nessuna delle due) sia, se non geniale, molto azzeccato. La scena che mi si è presentata davanti agli occhi è quella di una ragazza che, rapita dal cadere fioco dei fiocchi di neve, si perde riflettendo sulla vita dopo aver affrontato il grande dolore di una perdita. Ed è una cosa struggente, triste, in contrasto con la gioia che invece si dovrebbe provare a Natale.
Non è male, complimenti.
Passa da me se ti va, a presto,
Nero Inchiostro |
