Ah si sente la disperazione si sente eccome. Mi spiace che tu ti sia sentita scoraggiata dalla scarsità di feedback. Questa storia é una perla. Non sarà divertente o non sarà quello che le persone vogliono leggere, ma rimane una perla. Perché è realistica nell'assoluta mancanza di speranza, crudele come la vita sa essere. Chiunque abbia avuto a che fare con persone con malattie degenerative o rigurdanti il sistema nervoso sa di cosa stai parlando. Dell'assoluta incolmabile disperazione che ti afferra quando capisci che le persone non si possono aggiustare, che a non tutto c'è rimedio e che a volte semplicemente la realtà può solo peggiorare. Hai una proprietà di linguaggio ammirevole, che probabilmente non tutti sono in grado di aprezzare. E trovo che tu abbia già un tuo stile, particolare e riconoscibile. Non mollare.
Un abbraccio, raw

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Avevo un po' paura di entrare in questa sezione: la serie mi piace troppo e pensavo sarei rimasta delusa. Invece ho beccato questa storia e mi è piaciuta moltissimo. Mi piace il tuo modo di scrivere, le scelte lessicali, la scorrevolezza, il fatto che tu riesca ad inserire ragionamenti interessanti ( riflessioni sugli ospedali, per esempio) senza appesantire il racconto. E mi fa così tanta tenerezza John in tutta la sua umanità derelitta e distrutta. A presto, spero!