Bellissimo...non ho parole! spulciando qua e la ho trovato questo tuo scritto...meraviglioso! Sono affascinata perché mi ero posta la tua stessa domanda su quell'attimo di attesa prima dell'inevitabile. a cosa stesse pensando...e tu hai risposto. Anche io ho sempre pensato che non uccidesse a cuor leggero. E' vero cento anni non bastano. Grazie per questo tuo scritto che è un regolo per noi.....Lovespace

sono pienamente d'accordo su quanto hai scritto. Per Harlock colpire un suo simile è sempre stata una sofferenza, se appena può concede la grazia al nemico e lo lascia libero di andare (vedi Namino, vedi Raflesia). In questo caso colpire ed uccidere dei terrestri è ancora più doloroso data la colpa di cui si è macchiato lui per primo. Hai reso proprio bene la sua sofferenza, immortale o meno che sia, Harlock rimane un uomo dal grande cuore. Brava!

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Capitan Harlock è sempre stato uno dei miei cartoni preferiti. Non riesco a immaginare la mia infanzia senza pensare inevitabilmente a quel "pirata futuristico" che infondo tanto criminale non era. La resa interiore che gli hai dato è pressoché perfetta. Vorrei ci fosse qualcosa di superiore al voto "Positivo", solo per potertelo assegnare.
Mi piacerebbe scrivere qualcosa di più, ma credo mi limiterei a ripetere quanto hai già scritto nella ff. XD

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Lodevole il modo in cui hai reso i pensieri di Harlock, che effettivamente in questa scena sembra una macchina di distruzione, salvo per quella piccola esitazione iniziale e per un altro particolare che dalla clip non si vede molto bene, ma dal film sì: sanguina. Prima di gettarsi a capofitto nella lotta lascia alcune gocce di sangue sul pavimento metallico. E non può che venirmi in mente la scena del duello finale con la regina Raflesia. Il sangue è forse il segno di una ritrovata umanità?

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