Okay, ci sono, ce la posso fare a scrivere un commento decente.
Sono un po' arrugginita in realtà, non credo di essere in grado di scrivere una recensione decente.
Ho perso la mia capacità di recensire come una bimbaminchia, mi dispiace. Niente più infiniti punti esclamativi, "tesoro", "bacioni" (ahahahah questo ce lo metto comunque alla fine, dai) e "minore-di-tre".
Lo sai, più una cosa mi piace più fatico a far capire quanto infinitamente mi sia piaciuta, è sempre stato così. Sarei bravissima a "demolire" pezzo per pezzo una storia scritta male e a trovare il pelo nell'uovo (il pensare ad un pelo nell'uovo che mangio mi fa venire il vomito), ma qui non posso farlo, questa storia è perfetta e non c'è niente che non vada. Mettitelo in testa.
Credo di aver definito il tutto "poetico" non so quante volte, ma non mi viene nessun altro aggettivo (dopo provo con i sinonimi di word) che renda l'idea.
Tu hai questa straordinaria capacità di far immaginare i protagonisti pur non descrivendoli (anche con quella drabble (?) sui due ragazzi seduti al tavolo ci eri riuscita), di farli "conoscere" in poche righe o attraverso il dialogo. E subito, pur non conoscendo nulla della protagonista, nemmeno il suo nome, ci si immedesima in lei, capiamo che questo ragazzo non è un semplice amico, siamo tesi perché s'intuisce che l'atmosfera è più intima di quanto dovrebbe essere tra due semplici amici. Lui ha bevuto e aspettiamo, con il cuore in gola, di scoprire cosa accadrà o cosa dirà.
Ci si affeziona a loro, ai loro discorsi sulle tipiche paure che hanno i ragazzi della loro età, a quello che sentono. Mi sono piaciuti da morire, non so come altro dirtelo. Sono semplici, spontanei, mi danno un senso di pace, sebbene ci sia sempre lì, in agguato, quella sensazione che stia per succedere qualcosa di "sbagliato", quella tensione che non dovrebbe esserci ma che c'è.
Descrivi il tutto con magistrale cura, con parole ed espressioni che io non sarei mai in grado di usare nemmeno nei miei sogni più rosei. C'è molto dialogo, è vero, ma non per questo leggere è stato meno intenso, anzi. E sono stati quelli a far intuire a grandi linee le personalità dei due ragazzi.
La fine - argh, ti odio per quella - spezza veramente il cuore, perché, cavolo, si passa da un momento in cui i due protagonisti sono rinchiusi in questa bolla di pace, solo loro due, isolati dal resto del mondo, al momento in cui ritornano bruscamente alla realtà. Ora che so com'è la storia posso insultare lui e dire che è un emerito broccolo. Però, allo stesso tempo, mi fa una tenerezza assurda per il suo essere così cieco, ingenuo e stupido come solo un ragazzo può essere :P
E boh, non so che altro dire... sai che vorrei che la continuassi, perché al momento sento come se i personaggi fossero in una situazione di stallo, bloccati a quella telefonata e destinati a non stare insieme - sì, io mi affeziono ai personaggi (: - e mi dispiace per "loro". E mi arrabbio con te perché voglio leggere come continua, scritto con parole tue e non con un riassunto buttato lì su whatsapp.
Ma dato che sei tu ad aver creato questi due broccoli, miss broccola, posso solo continuare ad insultarti e a sperare che tu ti decida a continuarla (:
Sei una delle mie autrici preferite, una di quelle che riesce a trasmettermi tantissimo scrivendo - ed è un dono il tuo, ad usare correttamente la grammatica possono riuscirci più o meno tutti.
Uhm okay, credo di aver finito. Ho già detto che non sono in grado di recensire in modo decente? E non so fare papiri come i tuoi. Imparerò. Potrei riuscirci se tu scrivessi una long :D
Se mi verrà in mente altro - sicuramente - lo aggiungerò. Ti ripeto che sei bravissima. B-r-a-v-i-s-s-i-m-a. Sia mai che serva a qualcosa ripeterlo, magari ti entra in testa.
Un bacione! (ahahahah)
Bec. |
