La cosa che più amo leggere di Sherlock (insieme all'ust) è la bromance. Quel momento tra pre-slash e slash. Fosse per me in una serie creata unicamente sui miei desideri, che durerebbe anni interi XD, il loro rapporto sarebbe cristallizzato in quel limbo. Sono una shipper ma la realizzazione massima del mio Johnlock mentale è in quel limbo fatto di un rapporto sussurrato, tra il detto e il non detto, di una fisicità quasi da pentola di fagioli che fa di quei pochi contatti un universo. Finito questo pippone ti sei inserita in un momento che andrebbe scritto tantissimo con la tua storia, perchè è un momento in cui la serie ci lascia davvero carenti in fatto di approfondimento, e come maneggi i personaggi dopo così poco che li conosci mi fa diventare verde d'invidia in maniera carina XD
(no però davvero l'OOC secondo il mio modestissimo parere è un eccesso di scrupolo, li hai manovrati benissimo considerando soprattutto l'evoluzione delle ultime due puntate che non rende più ovvio che Sherlock e i sentimenti siano un vero macello)
Mi piace tanto il tuo stile, proprio le scelte che fai a livello di uso dei tempi, di trattini e corsivo, il modo che hai di rendere le diverse chiavi di lettura. Una storia che è un piacere leggere.
Poi ho amato profondamente la scena del violino, non so se sei una lettrice del Canone ma secondo me era quasi adatta a Doyle, c'era lo stesso lirismo, la stessa delicatezza. E poi il finale, perchè è un finale umano, è un finale non forzato, sempre molto sussurrato (niente è la parola che userò per i prossimi mesi). Non ci sono promesse (ok il riferimento non è voluto), non ci sono grandi scene ma c'è una gestualità, una confidenza, ci sono loro due che si chiedono a vicenda di rimanere, di non lasciarsi indietro e lo trovo quasi commovente.
Bella bella =)
 

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