Ho un po' di cose da dire riguardo questa flashfic.
Innanzitutto devi sapere che l'ho letta due volte; la prima in modalità normale, la seconda in modalità analisi.
Ti sto inquietando, eh? No è che io le cose che mi colpiscono le rileggo sempre due volte, per cogliere significati che magari con la prima lettura mi sono sfuggiti! Un po' come si fa coi film belli.
E sono consapevole che la maggior parte delle volte sono solo mie pare che magari l'autore manco ha scritto intenzionalmente, ma vabè.
Ti sto recensendo dal cellulare, ergo perdona eventuali dislessie da tastierino o anomalie nella formattazione del testo!
Questa flashfic è davvero di poche parole. Poche ma buone. Mi ha colpito soprattutto l'evoluzione emotiva che compie il protagonista della storia, Liam.
Il suo evolversi incondizionato e inconscio, soprattutto.
Credo che dietro questo suo cambiamento ci sia la voglia, il desiderio ancestrale di trovare finalmente ciò che aspetta, appunto, da una vita. No, non parlo dell'amore, almeno non solo di questo. Liam in quel barbone trova la sua svolta. Lo staccarsi da una routin quotidiana (università e abitudini) che lo tedia e rischia di ucciderlo come spesso accade imbattendosi in una monotonia senza via d'uscita.
Il fatto che inizia a perdere il treno per andare a lezione, e che giorno dopo giorno scopre di esserne addirittura felice e fiero di ritardare, è un chiaro sintomo di questa sua voglia di stravolgere la sua vita.
E Zayn gli fa capire che deve rivedere le sue priorità; illumina le sue assurde convinzioni e Liam capisce che quella che ha vissuto sino all'incontro con il barbone non è altro che il riflesso fittizio di ciò che avrebe potuto essere davvero la sua vita. Liam inizia a vivere, perché sinora è solo esistito, non appena fa colazione al bar con Zayn.
E viceversa, Zayn rinasce grazie a Liam. Si lascia dietro il suo passato condensato nella figura concreta di una chitarra che neppure sa suonare (che non vuole suonare perché pizzicarne le corde sarebbe come accarezzare i capelli di Niall e lui vuole lasciarsi ogni ricordo alle spalle). Zayn non è un barbone, non nel senso letterale. Io credo che tu volessi far capire ai lettori he Zayn è un vagabondo d'amore. Un barbone senza un "tetto" inteso come affetto. Se è davvero così e non è solo una mia para, be' complimenti perché mi è arrivata tantissimo questa tua visione dell'abbandono.
Quindi, ricapitolando, ognuno di loro ritrova nell'altro un motivo per stravolgere/iniziare a vivere appieno la propria vita. La morale di questa flashfic per me è questa.
Tutto avviene in modo inaspettato, ci si sveglia un giorno e la nostra vita cambia radicalmente, in peggio in meglio (nel caso di Liam e Zayn) ma cambia e noi dobbiamo accettare il cambiamento combattendo, amandolo, vivendolo.
Dopo tutto sto vomito di parole voglio dirti che hai davvero un potenziale, sai? I tuoi messaggi arrivano dritti.
Rivedi un po' gli accenti (perchè) e le maiuscole quando inizi un dialogo e niente, son fondamentalmente cazzate queste qui, in confronto alla profondità di queste tue poche parole. Poche ma buone, ribadisco.
Addio, quattordicenne.
K. |
