Ciao, Uki!
Ti ho dovuto dare la neutra, anche se volevo recensirti positivamente. La storia è scorrevole e piacevole da leggere ma presenta alcuni errori che mi piacerebbe farti notare.
"lo intravisi fuori dalla finestra un po' appannata per la pioggia" a parte il fatto che la finestra non si appanna perché piove ma perché fa freddo fuori e caldo dentro: intravisi? Sul serio? Il verbo è intravedere, quindi intravidi. E' un verbo vedere con un intra- attaccato, quindi se è 'vidi' sarà anche 'intravidi'.
"Impugno con sicurezza la penna, mentre nascondo a me stessa il caos che ho in mente." di per se questa frase non ha proprio nulla di sbagliato. MA, se guardi tutto il paragrafo che la precede e di cui fa parte, ti accorgerai che è tutto al passato. Tranne questo brevissimo periodo, scritto al presente. Correggi!
"Ti chiederai chi sia, ti prego, non ha importanza la mia identità, non cercare di riconoscere la scrittura, essa non rivelererà la vera me, la ragazza che era lì a guardarti e che hai salvato mesi fa." cosa? Ma quante virgole hai messo? Prova a leggerla: non ha senso. Un punto -o quantomeno un paio di virgolette sostituito con una frase tra lineette- avrebbe dato più senso al periodo, che così diventa un'accozzaglia di informazioni buttate a caso. Già, ogni frase di questo periodo motiva delle cose dopo... ma le virgole fanno passare la voglia di leggere e di dare la giusta importanza a tutto. E l'errore è ripetuto, molte volte. In generale, la lettera è -volontariamente?- di una confusione terribile, che fa accapponare la pelle.
"mi ripetetti per darmi forza, vano" a parte che io preferisco usare ripetei, anche se sono entrambe forme accettate dalla lingua italiana... vano sarebbe una stanza di una casa. Si dice invano.
Insomma, correggi gli errorini e dai un senso all'intero insieme della lettera. Non la continuare: una storia del genere è meglio che rimanga one shot
(Recensione modificata il 19/01/2014 - 09:07 pm) |
