Recensioni per
definizione di morte
di Laana Headwalker
Sarebbe un buon inizio per qualche romanzo, forse, se levigato un attimo e reso un po' meno banale, nel senso: sembra più una definizione da dizionario che una poesia. Il tema della morte è affrontato alla perfezione da grandissimi poeti e narratori e filosofi nelle maniere più sofisticate e ricche di suggestione possibile, per questo sarebbe meglio andarci più cauti: il rischio della banalità è sempre dietro l'angolo, con i temi amore-amicizia-morte-tristezza, proprio a causa del loro uso. Ti consiglio, se vuoi scrivere così, o di puntare più sulla poesia, sul significante ecc, per rendere il testo veramente poesia, oppure lasciar perdere un linguaggio troppo poetico e puntare su una serie di definizioni in italiano d'uso e ricercando di approfondire il tema, oppure puntando sul genere aforisma, che di questi tempi, per quella che sembra una presunta velocità e semplicità di elaborazione, va molto di modo. Per essere chiaro, l'elemento più "originale" e "personale" che compare qui è il "se chiamate a raccolta" che fa pensare tu creda ci sia qualcosa che governa le anime, ma più che originale ci suggerisce quale sia il tuo pensiero. Quanto al resto, sono cose piuttosto ovvie. |
Mi ha lasciata senza parole. Vagamente ne ho capito il senso, ma...? È bene esprimere le proprie opinioni ma sarebbe il caso di farlo in maniera più corretta e comprensibile possibile. E poi perché hai messo questo tuo pensiero nella categoria delle poesie? Non è nemmeno scritto in versi... |