Recensioni per
Haunted
di Hotaru_Tomoe
Io non scrivo, ma se sapessi scrivere una storia così non l'avrei mai scritta, perchè dopo l'ultima puntata, non ci riesco, proprio non ci riesco a prendere in considerazione John, è stata una forte delusione vedere che Sherlock fa di tutto per lui e lui nemmeno reagisce, quindi ti faccio i complimenti prima di tutto perchè non ti sei fermata a quello che ci hanno fatto vedere ma hai cercato di capire, di dare una giustificazione a John: non capisce, è confuso e quindi deve chiedere aiuto alla psicologa. |
Ultimamente faccio schifo con le recensioni, quindi abbi pietà di me. |
Ella fa la domanda fondamentale: l'amore, c'entra? Si John. E' un vivere strano quello del dottore, a metà tra tutto quanto ha (una moglie ed un figlio) e quello che aveva. Che avrà? Devo ancora digerire bene la serie nuova, e non faccio commenti sulla visione tutto sommato frammentaria che mi sono potuta permettere, quindi tralasciamo tutto questo. Trovo che hai reso in maniera perfetta il limbo del nostro dottore, lo studio di Ella come l'unico luogo in cui riflettere. E' un momento sospeso (almeno io lo vedo così) e difficile al tempo stesso. Come finirà non sappiamo. |
BUONGIORNO EH JOHN. BUONGIORNO. BEN SVEGLIATO. Ti prenderei a pugni, rimbambito.... E tu lo ritrai perfettamente, mia cara Hotaru. Ora... Possiamo piangere? ç_______ç |
Non volevo leggerla... Non volevo leggerla, tu sai perché John non lo sento più molto il mio John. Però la tentazione di leggere cose tue è sempre troppo forte. La sensazione di leggere e di aggrapparsi disperatamente a una visione più accettabile dei fatti. Una visione più sopportabile, che non ti squarcia le budella, insomma... |
In una delle mie scene preferite della 3x02 John parla a Sholto e quest'ultimo gli chiede qualcosa riguardo alla terapia e lui risponde che ogni tanto ci va ancora perchè lo ricarica (tutte le parti con Sholto per me sono perfette, mi hanno risollevato la puntata e John) e io non riuscivo a non pensare a "Quando c'era Sherlock e basta lui non ci andava proprio." e tu hai scritto di quello. L'hai ambientato in un momento successivo quando John arriva davvero a una consapevolezza (penso non sia interamente colpa sua sai? Per me la questione cecchini è così atroce che ha sicuramente influito, perchè se Sherlock ha eliminato i cecchini subito John si sarà sentito meno salvato e più abbandonato + vabbè la cotta da matrimonio) ma c'è questo momento e quando arriva è dirompente per quanto può esserlo per un uomo come John che non scoppia ma va tutto per l'implosione. Mi piacciono le sfumature che gli hai dato, il modo in cui hai gestito sia il rimpianto che la possibilità ancora lontana di qualcos'altro a cui gli piace pensare. Bella anche l'idea che sia Ella a raccontarlo, giusto =) |
Ecco! QUESTO! |
Bella, bella e necessaria. Io amo da morire i tagli trasversali attraverso i personaggi, soprattutto se sono fatti attraverso un'altra persona, e il tuo è uno dei tasselli mancanti della terza stagione di cui si sentiva più il bisogno. Bravissima come sempre. <3 |