Hello!! ^^
Ho letto questa storia qualche tempo fa, ma dal cellulare quindi non ho potuto recensire. Mi sono riproposta di farlo non appena mi sarei collegata dal pc eee... l'ho completamente dimenticato o.o"
Cervello: "Sei un caso perso... "
S: "Veramente avresti dovuto ricordarlo tu, inutile di un cervello!"
Cervello: "Tsz, ingrata! Se non ci fossi io! Ora vedi di recensire, altrimenti l'autrice chiama un reparto psichiatrico..."
Ok, mi do un contegno e faccio la seria ^^"
La tua one- shot è semplicemente stupenda! ** Leggendola in alcuni punti mi è venuta la pelle d'oca, forse per via dell'atmosfera così insana e al tempo stesso così irreale che la pervade tutta: l'odore del sangue che sembra assumere una forma consistente all'interno di quella cella angusta e sporca e che penetra nelle narici e nella mente ormai perduta da tanto tempo di Beyond Birthday; il pallore malato della sua nuova coinquilina, la sua pelle bianca e candida, ma intaccata dalle orribili ferite da lei inferte; il silenzio teso e surreale che si instaura tra i due, che in tanti giorni di convivenza non si sono scambiati nemmeno una parola e neanche uno sguardo. Il modo in cui è scritta poi è sensazionale: pulito e scorrevole come stile, le parole che hai usato plasmano l'atmosfera di cui ho parlato prima. Tutto si incastra alla grande e alcune similitudini le ho trovate molto belle ed evocative. Non ho trovato poi molti errori, e questo rende la storia ancora più gradita. Solo qualche appunto, ma non è niente di grave:
Non sentiva nulla e non viveva che per sé stesso, se era vivere ciò che portava avanti.
Il pronome "se", se seguito da "stesso", di solito non vuole l'accento.
Non gli aveva rivolto neanche uno sguardo e solo quando un altro materasso era stato introdotto aveva realizzato di avere un compagno di cella.
Dopo "introdotto" ci starebbe bene una virgola.
Anch’essere erano bianche, quasi luminose nel loro candore.
Errore di battitura.
Poi in alcune frasi ci sono delle parole ripetute che si potrebbero sostituire con dei sinonimi... ma in ogni caso, come ho già detto, non sono degli errori molto gravi, la lettura è piacevole lo stesso :)
Ok, finito con la parte più tecnica, ritorno ai contenuti e quindi alla conclusione che è sicuramente la parte più incredibile:
La guardò negli occhi scuri e profondi. Dei numeri scintillanti ondeggiarono al suo sguardo.
Si abbassò a immergersi in quei pozzi di petrolio, sfiorandole gli zigomi con una mano sporca di sangue. Respirò su di lei.
Poi scese a riammirare il collo scoperto, inerme. Impallidiva ancora, eppure sembrava impossibile raggiungere un candore ancora più accecante.
Vi poggiò le labbra e lo sentì freddo in confronto ad esse. Sorrise.
Sentire il corpo di lei sussultare improvvisamente, in un ultimo forse scossone, fu un piacere che lo riempì di riconoscenza. Sentiva il sangue scorrere languido e imperterrito, ne sentiva il sapore.
Lo assaporò con calma e dolcezza.
Infine, pulite tutte le ferite con morsi caldi, sorridendo, si stese sul suo materasso e attese.
Sentiva quell’odore dappertutto. Lo avvolgeva, lo abbracciava e strangolava, lo soffocava e gli dava vita.
Perché non l’avevano fermato?
Non se lo chiese neanche, immerso e sprofondato nella perfezione di quell’azione, nell’irraggiungibile vetta di piacere che provava e aveva provato nella creazione di qualcosa di così fantastico.
Entusiasmante.
Era così… bianco.
Era così rosso.
L'unico scambio di sguardi avviene proprio alla fine, quando lei ormai sta per morire. È come se la ragazza avesse voluto aspettare quel momento per guardarlo, è come se avesse saputo che cosa l'assassino le avrebbe fatto. Tra tutte le ferite che lei si è procurata mancavano proprio quelle di Beyond per completare la sua morte. E Beyond non si fa di certo pregare, anzi è ben lieto di ritornare ad uccidere. Ho apprezzato il modo in cui hai strutturato il rapporto perverso che il killer ha con il sangue e con la morte, è come se entrambi lo ammaliassero e lo inducessero ad uccidere; è come se lui fosse nato per uccidere, come un perfetto dio della morte. E come un dio è soddisfatto di ciò che ha creato, B è soddisfatto della morte che ha "creato" per quella ragazza, una creazione che alla fine ammira e contempla come se fosse un'opera d'arte. Ed è così che il bianco (la purezza) e il rosso (la morte, il sangue) si mescolano tra loro creando qualcosa di perfetto e fantastico ai suoi occhi.
Insomma, mi sono persa nei miei pensieri >.< Non so se si capisce qualcosa di quello che ho scritto, ma spero si sia capito che mi è piaciuta un sacco questa storia e proprio per questo motivo se ne va dritta dritta tra le preferite! Spero di poter leggere qualcos'altro di tuo di questo genere, perché sei davvero brava!
Baci :*
Synapsis |