Seconda classificata al contest "Da ieri a oggi" di Stareem
Grammatica e sintassi: 19,8/20
Stile e lessico: 14,6/15
Attinenza al tema e utilizzo della citazione: 10/10
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 10/10
Approfondimento dei personaggi/IC: 10/10
Totale: 64,4/65
Grammatica e sintassi
Grammatica e sintassi sono davvero eccellenti: non ci sono errori grammaticali di nessun genere, e la costruzione delle frasi è impeccabile. Ti segnalo solo un paio di errorini di battitura:
-Prima di avvinarsi al tavolo per sedersi accanto a lui, dove c’è un “avvinarsi” invece di “avvicinarsi”
-Attraverso la cucina a passo svelto e si issò , dove manca l’accento sulla “o” di “attraversò”,
E una piccola ripetizione:
- Quando qualcuno rimaneva ferito o perdeva il lavoro nelle miniere. Quando un collega moriva o perdeva un figlio Qui usi due volte di seguito, a distanza molto ravvicinata, il verbo “perdere”, che appesantiva un po’ la frase.
Stile e lessico
Hai uno stile davvero molto piacevole da leggere: è completo, professionale, scorrevole. Non è mai frettoloso, non tralasci mai nulla. Ogni frase risulta curata e precisa, oltre che equilibrata.
Il lessico è vario e adatto: non usi mai vocaboli troppo colloquiali né troppo ridondanti, dando alla storia un perfetto equilibrio.
Ci sono un paio di occasioni in cui, tuttavia, le frasi risultano un pochino appesantite da qualche espressione superflua, rallentando un po’ la lettura. Te le segnalo, per spiegarmi meglio:
- Nella speranza di riconoscere fra quelle figure scosse dai conati di tosse e vomito la presenza di suo marito. Essendo già la frase molto lunga, quel “la presenza” che non è necessario al significato della frase la rende un po’ pesante, risultando superfluo. Io lo toglierei, per far scorrere meglio la frase senza modificarne il senso.
- O quello del volto del giovane Mellark Qui quei due “del” di fila rendono la frase un po’ meno scorrevole. Io toglierei direttamente “del volto”, che non serve per comp0letare la frase, in modo da darle un suono più naturale.
- Con gli occhi spenti della signora Everdeen ancora ben delineati nella sua mente. Qui non mi convince del tutto la scelta lessicale: quel “delineati” suona un po’ forzato, non del tutto adatto. Personalmente, lo sostituirei con un’espressione diversa, qualcosa come “ancora vividi/nitidi nella sua mente”
Attinenza al tema e utilizzo della citazione
Il legame fra citazione e storia è perfettamente evidente e sviluppato magistralmente: il tema di perdita e di “fantasmi” che ritornano negli occhi del figlio è assolutamente presente, e evidentissimo nella storia. In particolare, mi è piaciuto moltissimo il legame fra spunti tratti della citazione e due momenti richiesti dal concorso: il fatto che Hazelle veda Joel in Gale è approfondito magnificamente dal flashback, che mostra come Gale sia cresciuto fino a essere sempre più simile al padre. L’accostamento dei due elementi del contest è eccellente, perché permette che entrambi risaltino.
Della frase non manca nulla: è resa l’atmosfera, il significato, anche alcune parole posizionate qua e là che la riprendono e rendono il legame ancora più forte ed evidente. Sei riuscita davvero a trovare la storia giusta per la frase giusta e viceversa.
Anche la trattazione dei due momenti separati nel tempo è esauriente e completa: i due momenti hanno una loro autonomia, esistono anche da sé, ma al contempo sono strettamente connessi e si completano a vicenda. Nel “presente” vediamo l’evoluzione di ciò che era iniziato nel passato, e nel passato vediamo il completamento delle riflessioni di Hazelle.
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale
Ho adorato il modo in cui hai deciso di strutturare la storia: è coerente, lineare, perfettamente comprensibile e tiene alta l’attenzione del lettore grazie a riflessioni sempre esaurienti e mai banali, mai superficiali. Ogni scena è perfettamente approfondita nel suo svolgimento e nei sentimenti di chi la vive, Hazelle in particolare.
Hai deciso di trattare alcuni momenti, sia esistenti (la Mietitura) sia inventati assolutamente significativi, che risultano davvero ben sviluppati. I missing-moments sono davvero azzeccati: scegli dei momenti che vengono “dopo” episodi raccontati e su cui non ci si soffermi e li rendi importanti, indispensabili. Li rendi fondamentali, mostrando il loro ruolo. Non solo i momenti colmano un vuoto, ma lo colmano anche con grandissima precisione: non c’è una singola riga in cui le azioni non risultino approfondite, plausibili, giustificate. Riesci a ricostruire quei “buchi” in modo totalmente realistico, facendo sì che la tua storia possa collocarsi tranquillamente come seguito delle due scene da cui parti all’interno del libro.
Approfondimento dei personaggi/IC
Il modo in cui riesci a scavare nelle menti dei personaggi, portando alla luce ogni singolo pensiero e restituendolo al lettore completo di un corredo di emozioni assolutamente travolgenti è straordinario. Sei in grado di analizzare il carattere dei tuoi personaggi in ogni singola frase, non dimenticando mai di tenere presente le loro emozioni, i loro pensieri e il loro particolare modo di agire. In ogni azione e in ogni parola, tutti si contraddistinguono per la precisione con cui sai ricostruire la loro personalità: non c’è un singolo passaggio che sia sprovvisto di un “frammento” di introspezione, e al contempo riesci a dosare la quantità di introspezione da inserire in ogni passaggio rendendo la storia perfettamente completa e approfondita ma mai pesante, mai eccessiva. L’introspezione non è mai troppa: è equilibrata e ben bilanciata, grazie soprattutto ai dialoghi.
Negli scambi di battute, i personaggi prendono letteralmente vita: riesci a farli interagire senza dimenticare mai il modo di esprimersi o i pensieri da esporre propri di ognuno, e per questa ragione ogni battuta contiene qualcosa di colui che la pronuncia.
Il modo in cui gestisci il “passaggio” attraverso il tempo, poi, è davvero straordinario: si percepisce davvero l’evoluzione dei pensieri di Hazelle, il modo in cui la perdita abbia inciso sulla sua mente e sul suo atteggiamento. Anche Gale, che non è il protagonista, è perfettamente delineato sia da bambino sia da giovane uomo: di lui si percepisce tutto il carattere, senza mai esagerare con la caratterizzazione nel flashback e mantenendolo così assolutamente realistico per l’età che ha nel ricordo.
Le emozioni di Hazelle, poi, sono tangibili e dolorose per il loro realismo: la lotta interiore fra il sollievo e la vergogna per quel sollievo, fra l’amore per i suoi figli e l’empatia che prova per coloro che potrebbero perdere i loro è straziante da tanto è vera, reale.
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