Recensioni per
(Anata no) Oni
di Timcampi

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/02/14, ore 23:55

Ok... sono giunta alla fine e chiedo perdono ma per stasera temo di non avere abbastanza energie ed attenzione per leggere un'altra tua fic, mi riserverò qualche altra serata per farlo :)
Dunque.... che dire di questa fic. Come sempre il linguaggio e perfetto e nelle descrizioni è parecchio ricercato, ammetto che inizialmente non avevo capito che il soldato era Historia (credevo fosse Jean XD), nopn amo particolarmente le Au, ma trovo che questa sia bella, quantomeno per l'intreccio delle vite/ anime dei 4 protagonisti, da questo punto di vista mi è piaciuta molto ^^
Mi sono un po' stranita, però, a leggere di Annie come mamma e moglie, ruoli nella quale non riesco a vizualizzarla per nulla >.< oltretutto con Armin XD ( perdonami ma il pairing non mi fa impazzire, mi piacciucchiano un po' le fanart ma non riesco proprio a vederceli come coppia. Ma tolta la loro presenza il resto della fic mi è piaciuta molto, sopratutto gli incontri fra Ymir e Christa/historia.... si vede che è la tua OTP ^^ Di loro due parli in maniera così dolce e che non si può fare a meno di leggere e sospirare felicemente...spero di leggere altri tuoi scritti su loro due. Il modo in cui le tratti è semplicemente adorabile ♥

Recensore Junior
21/01/14, ore 00:43

Scrivo queste parole ascoltando Le Valse d'Amelie di Yann Tiersen, il cuore ridotto a un ammasso di stringhe e muscoli senza uno scopo. La mente è incapace di partecipare a questa recensione. Parla il cuore, ora.
Devono ancora inventare un termine che indichi tanta delicatezza e bellezza tutta insieme, tanto dolore e tanto sollievo. Tutto ciò è una sinfonia di visioni, sensazioni e accadimenti che non mi hanno solo accompagnata in una delle letture più belle di cui abbia mai potuto godere; mi hanno fatta crescere. Già dall'inizio percepivo QUALCOSA, anche se non avrei mai indovinato...TANTO.
Io sto male. Sto seriamente, seriamente male.
Li hai fatti muovere come sussurri nel vento, come folate che si spostano tra una vita e l'altra, tra un corpo e l'altro, incapaci di andarsene veramente, come ognuno di noi dovrebbe fare con la persona che si ama realmente. Io...io non riesco a scrivere oltre, è difficile. Tutto ciò è così ben archestrato che parlarne sembra futile. Voglio solo inchinarmi e applaudirti per il resto della mia vita.
E mentre inizia Gymnopedies no.1 di Satie e io rivivo, vivide, le immagini dell'incidente di Historia e Marco, mentre rivivo lo sconforto che ha assalito il mio corpo nel momento in cui ho compreso e mentre risento la speranza scivolare via dalle mie mani capisco che hai vinto la competizione che non c'è mai stata. Non scriverò mai nulla di così perfetto. Le mie storie continueranno a sembrare volgari gemme - alla faccia della modestia, mentre le tue sono diamanti. Immortali.
Me la sento sulla pelle. Sento Ymir, la sua solitudine infinita prima e dopo Historia. Sento Historia. Sento le rose, i baci rubati, i sorrisi che sono 'semplici come fare l'amore', e non saranno mai più null'altro, per me. Sento le speranze di due coppie che si frantumano in un attimo, e sento l'anima di Marco abbandonare il suo corpo esattamente come l'ha potuta sentire Ymir, l'oni che ha avuto l'ardire di amare, e ancora lo avrà.
Mi aspettavo un finale così? No. Non avrei mai immaginato che avresti ricostruito i miei sogni dopo solo qualche riga. Quando la comprensione dei tre punti salienti del finale - Marceline, Christa e la bimba senza nome - arriva, arriva come un treno che non lascia il tempo di pensare. Sei di nuovo felice. Stai di nuovo abbracciando Jean, singhiozzando sul suo petto e avvertendolo che non è finita, stai di nuovo sentendo le rose della speranza crescere dentro di te. Ed è qualcosa di superbo, meraviglioso, perfetto.
Perfettamente costruito, perfettamente calibrato e scritto. Perfetto e basta.
Grazie, Monica. Grazie per tutto questo, e scusa se non sarò riuscita a esprimere TUTTO ciò che provo. Vorrei poter bagnare questo foglio delle mie lacrime.
Forse, se ne avessi avuto la possibilità, non ci sarebbe stato bisogno d'altro.
Un foglio bianco e tre macchie d'inchiostro sbavato dalle lacrime che ho versato a causa tua, e per merito tuo.
GRAZIE.
- Joice