Recensioni per
L'eredità del poeta
di KillerKing

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
19/11/15, ore 13:42
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Alla cortese attenzione dell'Amministrazione.

Mi sento in dovere di segnalare questo breve racconto perché è assolutamente una perla che tutti gli appassionati di questo fandom, a mio parere, avrebbero piacere di leggere.
KillerKing è noto ormai in questo sito per essere uno scrittore di tutto rispetto: creativo, mai scontato, capace di veri e propri lampi di genio quando si tratta di escogitare un plot twist completamente inaspettato. Già il suo nome di per sé è garanzia di un'opera che merita di essere letta. Questa non fa eccezione.
La narrazione è magistrale: si snoda lungo un'asse temporale che dalla Seconda Guerra Mondiale passa direttamente ai giorni nostri, ma senza risentire dello stacco grazie alla cura con cui l'autore concatena i vari elementi, segno di un'intelaiatura della trama congegnata fin nei minimi dettagli; ogni personaggio prende verosimilmente vita in poche righe, bastevoli per farli subito apparire vividi nella mente del lettore e l'autore li esplora pur non lasciandosi andare ad analisi approfondite, è la storia che parla direttamente di loro tramite le azioni ed i pensieri; l'italiano si presenta fluido e impeccabile, la scrittura denota uno stile unico (cui si è abituati visionando altre sue opere), efficace, incisivo e accattivante, e la bravura nell'orchestrare le scene ci occhieggia da dietro l'angolo.
Vorrei infine spendere due parole su un aspetto molte volte trascurato e sacrificato in favore dell'intreccio narrativo, ovvero l'ambiente in cui si muovono i personaggi, in quanto è l'aspetto di KillerKing che ogni volta mi stupisce sempre più.
Il livello di dettaglio con cui descrive i luoghi è minuzioso, al limite del maniacale. Non si pensi che egli perda tempo in digressioni inutili, ogni frase è ben ponderata e necessaria, semplicemente è da ammirare anche il solo fatto che egli si renda conto di come questi siano elementi fondamentali per rendere una storia a tutto tondo, non un'inconsistente indicazione geografica che nulla porta a suo vantaggio. Capita ormai di vedere gli sfondi ridotti a meri orpelli in cui collocare le azioni svolte, non tanto per la loro preponderanza all'interno del racconto (che può essere più o meno significativa), ma proprio nel modo in cui vengono presentati, tali che ogni posto potrebbe trovarsi altrove. Diversamente avviene quando leggiamo questo autore e qui se ne trova la conferma, per esempio nella descrizione della tomba di Dante o dell'Abbazia. Se posso permettermi di riprendere le parole spese da un'altra ragazza nel recensire la storia, poiché secondo me è un paragone davvero azzeccato, ci troviamo di fronte ad un novello Emilio Salgari “che con una potente immaginazione riesce a costruire paesaggi veritieri e suggestivi anche solo leggendo” dei luoghi che poi rappresenta.
Altro pregio che vorrei segnalare è il taglio quasi cinematografico dato alla narrazione, tanto che appare quasi come una sceneggiatura in attesa di trasposizione.
Mi preme quindi che “L'eredità del poeta” venga inserita nelle Scelte, al di là della profonda stima che nutro verso lo scrittore, anche per rimpolpare una categoria scarna in cui quest'opera porterebbe sicuramente una ventata di novità.
Grazie

Recensore Junior
17/11/15, ore 17:20
Cap. 1:

*entra nel mirino stile James Bond inciampando bellamente, tanto per fare un'entrata “trionfale”*
Ok perdona la scenetta demente, ma non so mai cosa scrivere all'inizio di una recensione e sto giro mi è uscita così x)
Prima di iniziare il commento vero e proprio un appunto: ma scusa, c'era Haggy che viveva a Ravenna e si trova così a suo agio con i “sassi” (se mi leggesse Jul mi squarterebbe xD), potevi chiedere a lui info in più, altro che Wikipedia!
Scherzi a parte, io non ho mai visitato la tomba di Dante, però come ho avuto occasione di dirti altre volte sai descrivere in maniera magistrale i luoghi in cui collochi le azioni dei tuoi personaggi e anche in questo caso non sei da meno. Sei riuscito a ricreare nella mia mente pezzo per pezzo il monumento funebre, come se lo stessero costruendo intorno a me, manco mi trovassi nel film “Inception” con la ragazza prodigio Arianna.
Tutto il capitolo comunque ha il sapore del realismo e più che una fanfiction sembra davvero di leggere una scena da set cinematografico.
L'idea da cui parti è davvero intrigante e originale, impiantare un Assassino nella Seconda Guerra Mondiale e coinvolgere persino i resti del Sommo Vate intreccia così tanti elementi di spicco che la storia risulta gradita ad un più ampio pubblico di lettori dei semplici appassionati della nota serie targata Ubisoft.
Da come ci presenti frate Antonino Galvati nell'incipit, spaventato e preda dell'angoscia, io ci ho ravvisato un pochino Don Abbondio, “costretto a viaggiar in compagnia di molti vasi di ferro”, perché egli teme le SS come il prelato manzoniano i bravi, ma subito hai spazzato via questo paragone nel momento in cui scrivi che il religioso, nonostante la paura, era più che certo di stare per fare la cosa giusta. Questo anche se ciò comportava un serio rischio per la sua vita, cosa che invece Don Abbondio ha sempre anteposto a tutto.
Marcello, con quell'alone di mistero in cui lo avvolgi, mi ha fatto invece pensare a Mastroianni, non so se per via del nome o perché come ti ho detto prima si ha l'impressione di visionare una pellicola e me lo ci vedrei bene nel ruolo di Sarti. Ad ogni modo sono due personaggi ben caratterizzati, nonostante la breve (per ora) apparizione.
Mi chiedo cos'abbia quel bauletto di legno di tanto speciale... Che vi sia qualcosa di nascosto sotto l'imbottitura di velluto? Vado subito a gustarmi il seguito per scoprirlo!
Solo un paio di correzioni: c'è una parola di troppo nella frase “dandogli appuntamento per la quella notte stessa” e devi correggere l'articolo ne “inquadrò in nuovo arrivato”. Sono solo miseri errorini che ovviamente non inficiano in nessun modo sul mio giudizio. E poi se non ci siamo noi lettori a farti notare le sviste che ci stiamo a fare? Sai che barba sempre le solite recensioni infarcite di complimenti manco un tacchino nel giorno del Ringraziamento xP
Baciotto!

P.s. Che carini i crucchetti che parlano italiano <3

Recensore Veterano
14/04/15, ore 13:14
Cap. 1:

Credo che quando noterai questa recensione perderai i sensi! Ebbene si, alla fine mi sono fatta forza e ho iniziato a leggere questa storia. Come ti avevo già spiegato più e più volte purtroppo non sono una grande amante del periodo storico in cui comincia il tuo racconto, quindi ho fatto un po' di fatica a leggere il capitolo. Tutto sommato, però, devo dire che avevi ragione: il contesto storico fa solo da cornice ad un evento che, preso così, potrebbe svolgersi in qualunque altro periodo (se si ignora la presenza delle armi da fuoco). Premesso ciò, onoestamente mi pare prematuro dare un vero e proprio giudizio sulla trama, perchè ai fatti non succede nulla che in qualche modo non si sia già visto nei vari capitoli della saga di Assassin's Creed. Nulla da eccepire, come sempre, relativamente al tuo stile che è davvero eccellente.
Comunque l'idea del connubio tra il salvataggio delle ossa del Sommo Alighieri e quello della Reliquia (quale, poi, sono curiosa di saperlo) custodita dall'Ordine ravennate devo dire che è brillante. Lode lode al Templaretto per averti stimolato in questa produzione, quindi!
Tirando le somme la recensione non può essere che positiva (avevi dubbi?!). Mi toccherà leggere gli altri due capitoli, ora... XD
Amo!

Recensore Junior
09/03/14, ore 20:52
Cap. 1:

Buonasera, carissimo Killer!! ^^ rieccomi per la seconda volta, su questo fandom...
Ahimè commento da profana, ma grazie alle tue delucidazioni mi sono orientata più che bene :) L'inizio di questa avventura ha luogo in una Ravenna tenebrosa che brucia di paura e mistero...Siamo nella Seconda Guerra Mondiale e, malgrado questo periodo storico personalmente mi attragga ma al contempo non mi ispiri molto ( è una cosa strana però ho un rapporto controverso con tale epoca...) , mi ha incuriosita molto l'impresa di Marcello e Antonino..." L'eredità del poeta"....mi sono domandata " di che poeta tratterà mai? " Avrei dovuto immaginare Dante!! Per la miseria! Se prima lo apprezzavo tanto per la sua letteratura ora m'intriga di più perchè apparteneva all'Ordine!! O.O E' fantastico questo elemento...chi meglio del Sommo che ha delineato un quadro durissimo e aspro della decadenza dell'Italia e poi...ha collocato certi papi all'Inferno?? Divagazioni a parte, ho apprezzato molto la demarcazione che hai offerto di questi due personaggi che risultano vividi nelle ombre della notte e nel loro rapporto sofferto d'amicizia, nelle gravi responsabilità che li dividono...Antonino che vorrebbe sapere di più di Marcelllo ma non può...perchè dietro si cela una dimensione davvero enigmatica e rischiosa...
I marchi sono le ferite profonde dell'amico che giunge a sacrificare la sua esistenza pur di nascondere le reliquie di Dante, reliquie che sono molto di più di un emblema di libertà e lotta...Sono curiosa di sapere come si evolverà questa vicenda...La tua attenzione ai dettagli, alle atmosfere marmoree, all'immediatezza dell'esecuzioni brutali hanno aperto efficacemente la storia. Un prologo da film, una degna resa " cinematografica" ^^

arriverò anche con gli altri capitoli...XD un pò di pazienza!!

Complimenti e un salutone!!

Nuovo recensore
25/01/14, ore 15:52
Cap. 1:

Inizio la mia recensione ringraziandoti per avermi attribuito un qualche merito nella stesura della storia.
In realtà il mio unico contributo è quello di averti chiesto di scrivere ancora per deliziarmi del risultato:)
Ho seguito tutta la saga di Assassin's Creed su "carta stampata" e mentre scorro tra le righe di queste pagine digitali, non rimpiango affato il titolato Bowden!
Pur conoscendo sommariamente la trama la lettura mi ha preso intensamente e questo mi ha lasciato stupito, credevo infatti di percorrere una strada conosciuta , ed invece mi sono ritrovato a leggere con la voracità di chi ignaro si ritrova in un'avventura tutta nuova!
Cosa dire per concludere....scrivi scrivi e scrivi...ricorda che ho sempre un posto libero nella mia libreria!!

Recensore Junior
22/01/14, ore 20:08
Cap. 1:

D'accordo, mi ero ripromessa di recensire dopo aver sbrigato gli ultimi lavoretti serali, ma non ho resistito. Perciò utilizzo questi cinque (dieci?) minuti che mi restano e mi concentro per bene.
Dunque, che dire?
Io sono una storica, e da storica non posso che essere attirata da storie come questa. E poi la seconda guerra mondiale in Italia è uno dei miei contesti storici preferiti, eh eh! ^^
Lasciati dire che questo primo capitolo è brillante. La prima parte è narrata benissimo, si palpa la tensione, sembra quasi di sentire i passi vuoti di Agostino mentre si guarda attorno realizzando di essere da solo in mezzo alla notte ...
Bello, bello, bello. Mi hai presa! ;)
Sono un po' perplessa circa la fine di Marcello. Ci ha davvero messo le penne? Spero di no, anche se con una scarica di mitraglietta nell'addome non vedo poi molte vie d'uscita. E, nel caso fosse morto, chi prenderà il suo posto nel prossimo capitolo? Torneremo ad Agostino?
Trovo che questa trama sia davvero deliziosa (per quanto i tempi siano cupi) e devo dire che mi dispiace che sia così breve. Davvero il prossimo aggiornamento sarà l'ultimo? Non faccio neanche in tempo ad abituarmi :c
Bé, mi richiamano ai libri.
Scappo e ti lascio con un abbraccio, augurandomi di trovare al più presto il prossimo capitolo! :D

Un bacio,
Lechatvert


PS: Precisazione da persona antipatica. Nel '44 l'Italia aveva già firmato l'armistizio con Londra ed era ufficialmente invasa dalle forze naziste. Perciò, mi suona difficile pensare che i Carabinieri chiamerebbero la polizia tedesca. Non sono nemmeno sicura che l'Arma fosse in funzione, soprattutto perché come gruppo armato fu uno di quelli che si diede maggiormente alla macchia dopo l'armistizio (e infatti a Roma venne decimato).
Okay, tutto qui. Scusa se faccio tante storie per un dettaglio, è la vita passata a studiare date, a farmi venire fuori così ♥
Ad ogni modo non voleva essere una critica, solo un appunto u.u Spero di non averti offesao.