RECENSIONE PREMIO SPECIALE "RISATA A CREPAPELLE" PER IL CONTEST "COMICHE IN RIMA".
Anche se in ritardo, eccomi qua. Non mi sono dimenticata, è che non entravo da un po' in discussione sul forum e oggi l'ho fatto.
Questa storia mi ha colpito dalla descrizione che ne hai fatto prima di linkarla, devo dire che non mi sono pentita di averla scelta.
Come sai, ho preferito recensire qualcosa che riguardasse le tue belle parodie sulla musica, però mi scuso lo stesso per non aver dato subito peso alla lista di storie che hai suggerito dopo aver letto i risultati del contest.
Ma ora passerei alla storia.
Riesco a percepire due opposti che si attraggono, in tutto questo racconto. Lei affamata di libertà, lui sedentario e forse un po' tradizionalista, molto roots insomma.
Poi noto una certa nota di pentimento in quest'uomo, come se pensasse di non aver fatto la scelta giusta quando ha pensato di non osare. Anche se conosce esattamente il carattere di entrambi, forse in fondo si domanda come sarebbe stato il rapporto tra loro se l'avesse accompagnata nei suoi viaggi, se fosse stato con lei quando in Irlanda ha capito che la sua vita sarebbe stata in giro per il mondo.
A volte le scelte razionali sembrano le più giuste, altre volte ci si pente di averle fatte o ci si domanda cosa sarebbe successo se si fosse presa un'altra decisione.
Questo racconto introspettivo mi è piaciuto sia per ciò che - personalmente - ho interpretato nel leggerlo, ma anche perché si tratta di una composizione breve ma inensa, che lascia il segno e che porta con sé il racconto di una vita, di una relazione e di tutto ciò che poi è nato attorno ad essa, dal suo inizio alla sua fine - o comunque al punto in cui il protagonista si ritrova a rfiletterci su.
Complimenti, davvero, fino a questo momento non avevo mai letto tue storie che si discostassero dal comico e devo ammettere che trovo tu abbia talento anche in questo.
Alla prossima =)
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