Oh, carissima! Ma che succede?! Questa è la prima volta che una tua one-shot finisce bene, ti hanno rapita gli alieni?? Ahah, scherzo! Però...anche un lieto fine può lasciare il segno. Ok, non mi ci abituo, ma tu considera sempre questa opzione.
Uno dei problemi dell'uomo credo che sia costituito dalla propria mente. Già, tutti gli uomini hanno una mente e questa talvolta ci rende la vita non sempre facile. Non è solo il cuore quello che ci fa fare delle scelte sbagliate.
Takanori e Ryo si erano imposti di essere i colpevoli della morte di Sasaki, entrambi si erano imposti di non amarsi come davvero potevano perché era ingiusto - per loro- il fatto che due " carnefici" di innamorassero, e vivessero felici e contenti alle spalle di una persona che non vive più.
Takanori e il suo compagno desideravano che qualcuno li giudicasse colpevoli, soprattutto il primo, così avrebbe avuto la forza per dar sfogo ai suoi rimorsi e far cessare la propria vita. Mentre così è costretto a sopravvivere.
Ryo e Takanori non hanno considerato il fatto che esiste una cosa ingestibile che si chiama destino e che sta al di sopra di tutto e hanno costruito dei muri, delle imposizioni al di là delle quali non dovevano andare, perché per loro era necessario imporsi la sofferenza.
Ma questo può durare solo fino ad un certo punto, non si può far finta di vedere un problema, prima o poi arriverà il momento in cui la corda si spezza.
È straziante immaginare le urla di Takanori mentre piange e si dimena tra le braccia degli infermieri, così come pensare allo stravolgimento e al dolore provati da Ryo nel vedere il più piccolo soffrire e spegnersi a poco a poco. C'è stato un momento in cui ho pensato che Takanori morisse, non perché sono abituata ai tuoi finali tristi, ma perché sembrava un involucro senza vita.
Però piano piano Ryo ha compiuto un piccolo miracolo, non si è arreso davanti agli occhi spenti di Takanori, è riuscito ad afferrarlo prima che si lasciasse definitivamente andare e affrontare quella questione che non era mai stata sollevata, cosa che non hanno fatto i suoi genitori.
Anche per loro vigeva la regola del " non ne parlo, non lo affronto, così facciamo finta che tutto vada bene e non soffriamo". Infatti ho pensato che per quanto sia stato bello il fatto che abbiano accettato l'omosessualità del figlio senza problemi, non si siano impegnati a controllarlo. Sapevano che Takanori aveva certi problemi, ma si sono limitati a lasciare scorrazzare il figlio e aiutarlo quel minimo per non sentirsi in colpa, senza afferrarlo, anche con la forza, e dirgli che per quanto liberali fossero certe cose non andavano fatte, ma non perché lo imponeva la società, ma perché non doveva danneggiare la sua vita a questo modo. Questo è un mio personale punto di vista, e posso anche sbagliarmi comunque.
Nel momento in cui Ryo e Takanori vanno a trovare Sasaki, finalmente quel muro invisibile che li divideva è stato rimosso tra loro e dalle loro menti. Le parole in corsivo che sono senz'altro riconducibili a Sasaki mi hanno commossa, la gente che muore non vuole portarsi dietro nessuno. Ma non sempre a primo impatto questo lo si può realizzare e Takanori vive di sensi di colpa, ha rischiato la sua vita, ma è riuscito a risalire grazie a Ryo.
Mi piace il fatto che metti nelle tue storie la tua storia, noi possiamo intendere determinate cose, tu invece puoi sfogarti e non scoprirti troppo.
Non voglio farmi gli affari tuoi, ma voglio dire solo questo: spero che la tua personalissima storia abbia un lieto fine, o che lo abbia già avuto.
Grazie come sempre, perché mi fai riflettere sempre tantissimo.
Grazie perché condividi tutto questo con noi.
Alla prossima.
Kyoite.
P.s. La canzone è meravigliosa, sono contenta che qualcun altro la conosca. |