Non so. Nel senso, forse non mi ha proprio ammazzata/terrorizzata come Anthurium, però in un certo senso è stilisticamente migliore e, se Anthurium ti avviluppa nella sua atmosfera creepy e onirica, questa ti uccide lentamente, in un modo dolcissimo.
Perché insomma, non è omicidio, quello di Hannibal: ha solo risposto alla richiesta di aiuto di Will. Torturandolo gli ha lavato via sensi di colpa e dolore, uccidendolo ha esaudito il suo ultimo desiderio. È equilibrio, ecco.
Sarò matta io, ma in questo rapporto malsano ho visto la parodia horror di una storia d’amore un po’ stereotipata: l’amato che compra doni e fa piccole sorprese alla sua fidanzata, che la mette su un piedistallo regalandole il piacere, che la protegge e che l’aiuta… e in effetti Hannibal è una figura protettiva nei confronti di Will (lo cura, gli prepara la cenetta e gliela porta in ospedale, lo ascolta), anche se poi il suo scopo è solo quello di studiarlo tipo cavia, di fare qualche esperimento col suo cervello, di spingerlo al limite della follia poi tramutatasi in follia omicida e infine accusarlo di tutto.
Insomma, nella tua shot avverto un’atmosfera romantica, da lento ballato in una stanza in penombra, pur se deviata e cupissima. Mi sembra la Hannigram di San Valentino, soprattutto col dettaglio del cuore mangiato e del ‘MIO’ inciso sulla pelle. (Bellissima scena l’ultima, eroticissima… sì, ripeto, pure creepy, ma io l’ho trovata erotica XD)
Prima ti ho citato Anthurium perché anche lì si parlava degli scherzi della mente, di insonnia e allucinazioni: forse un’atmosfera del genere me la sarei aspettata più in questo fandom che in HP. Però beh, non mi è dispiaciuto, diciamo che lì in certi punti era un po’ esagerato, mentre qui ci sta tutto, è tutto più serio…
Una cosa che forse inizio ad amare meno è quando divieni eccessivamente criptica e simbolista: lo vedo meglio in poesia che in letteratura, e anche lì inizia a stancarmi perché adesso vado più sul semplice/chiaro come l’acqua e così via, ma sono gusti. Una cosa che invece amo moltissimo di questo stile è che “condensa” i discorsoni in pochissime parole e che le immagini che crei diventano il perfetto specchio delle personalità e degli stati dell’animo dei personaggi – per esempio quando nomini gli omicidi avvenuti nella serie, la religiosità dell’assassino di Cassie Boyle, oppure i piccoli cenni allo stile di Lecter, il vino i quadri la calma, il nervosismo e l’isteria e il chiedere sempre ‘scusa’&‘per favore’ di Will…
Poi io amo questa coppia, li trovo molto complementari. Parlavi di equilibrio, ecco, io li vedo equilibrati insieme: Lecter è così rilassato che pare infondere pace, è così controllato che dona sicurezza, e fa passare qualsiasi immoralità per la cosa più normale e raccomandabile del mondo, mentre Will è caos allo stato puro, dai vestiti ai capelli al modo di fare sempre un po’ al limite tra normalità e disturbo mentale, la maniera smarrita in cui si guarda attorno alle volte, è un personaggio che ti fa male al cuore perché riesci davvero ad udire la sua invocazione d’aiuto… e Jack, l’unico che avrebbe il potere d’interrompere tutto questo, è invece quello che tende la mano e la ritrae subito perché tenersi Will gli fa troppo comodo.
All’inizio avviene l’identificazione con l’assassino, poi quella con la vittima, ciò che Will desidera di più: Hannibal è l’unico che riesca a farlo sentire vittima anziché carnefice. Qui abbiamo il processo inverso rispetto a quello della serie: Will accetta Hannibal, anche quando capisce lo accetta, lo accoglie come una benedizione, e da parte di Lecter è un atto d’amore molto più che lasciarlo in un ospedale psichiatrico… Nella morte si sono come completati a vicenda. Nel telefilm Hannibal faceva in modo che Will uccidesse perché desiderava portarlo ad identificarsi con il killer, in questa shot lo uccide perché lo ha portato ad identificarsi con la persona uccisa.
Ed è molto meglio così, oh. Un Will morto è uno Will felice!
Infine beh, BDSM e bloodplay ci stanno tutti con questo pairing; hai per caso letto a riguardo? Perché in effetti sono avvertimenti molto usati. Sai, io metterei rosso a questa e arancio ad Anthurium XDDD Comunque ci stanno perché Will è il prototipo del masochista da certi punti di vista (la faccia sperduta, la confusione, il rimorso costante che lo logora da dentro e che in qualche modo deve sfogare, “Può- quello?”) – e Lecter quello del sadico, un sadico raffinato, uno che gode più della sofferenza psicologica che di quella fisica.
Basta, chiudo qui che dovrei spedire curricula, altro che starmela a menare su EFP!
P.S.: anche io pensavo che la frase fosse nietzschiana. Forse dovrei riguardare sui miei appunti di filosofia perché ricordo che la prof l’avesse citata ma son sepolti lontano… |