Ciao,
permettimi qualche critica. Ho letto la storia e devo dire che non mi è piaciuta molto. L'inizio mi ha incuriosito, è la parte scritta meglio, benché i dialoghi non siano il massimo, ma so che sono la parte più difficile da scrivere, quindi se sei ancora alle tue prime storie non fa niente, migliorerai. La seconda parte invece mi lascia perplesso. Anzitutto lo stile è poco coerente: nella prima parte scrivi meglio, mentre nella seconda usi uno stile troppo da sceneggiatura, troppo abusato e a lungo fastidioso. Non esprime tensione. Inoltre il registro usato è inverosimile per un bambino: "Trattengo il fiato, il minimo rumore mi avrebbe fottuto" non mi pare adatto.
Poi la storia, non mi convince molto. All'inizio c'è una scena toccante, ma poi non si capisce chi sia la bestia che cattura il bambino (una demonizzazione del cancro che gli ha portato via la madre?). Non credo si tratti della madre ritornata dalla morte, perché dovrebbe uccidere il figlio e la suocera (o madre)? Il fattore sangue è un po' troppo gratuito e non fa ribrezzo né fa paura. La reazione del bambino è incredibile. Voglio dire, se fosse successa una cosa ad un bambino decenne, anche il più irrequieto, avrebbe come minimo iniziato a urlare, a chiedere aiuto e a scappare.
In sintesi, dovresti lavorare più sulla coerenza delle storie, dei personaggi e dei registri invece che basarti solo sulla ricerca della tensione e della paura. Se manca la coerenza, non avrai nemmeno l'effetto desiderato.
Alla prossima! |