Recensioni per
sono qui.
di Nithien

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
12/02/14, ore 23:16
Cap. 1:

Oh mio Dio.
Questo racconto è semplicemente magnifico. Davvero, non lo dico tanto per dire. 
Cioè, è... non so neanche da dove iniziare. E' una delle poche cose davvero buone che ho letto da quando sono su EFP, e non a caso è finito tra le mie preferite. Inutile dire che non ci sono errori di alcun tipo, che è il testo è scorrevole e questo aumenta il piacere della lettura. Quando c'è una storia così, queste cose a mio avviso passano in secondo piano. 
La storia è magnifica. E' un po' la storia di tutti noi, che nel nostro piccolo cerchiamo di essere forti e di affrontare i nostri demoni disponendo delle nostre sole forze, di solo ciò che abbiamo. E' una storia di coraggio e di amore, di quell'amore vero e materno che nessuno potrà mai rimpiazzare. Mi ritrovo in Tim, e credo che così sia per tutti coloro che hanno letto questa storia. E' questo che la rende speciale, tutti noi ci ritroviamo, almeno un po', in quel piccolo uomo che, nella sua innocenza, è l'eroe della storia, quel piccolo uomo che è costretto ad affrontare cose troppo grandi per lui, cose che i bambini non dovrebbero affrontare. 
E' stato costretto a crescere troppo in fretta. 
Ma d'altronde, non lo siamo tutti? 
Tutti, da bambini, nella nostra ingenuità aiutiamo spontaneamente le persone a cui vogliamo bene, spesso sorprendendole. Perchè i bambini capiscono ciò che gli adulti spesso neppure vedono. 
I miei più sentiti e sinceri complimenti. 

Tua,
_Leviathan 

ps: Aspetto la copia autografata ;)
 

Nuovo recensore
02/02/14, ore 17:03
Cap. 1:

Nella storia è interessante quanto ci si riesce ad immaginare tutto il contesto con gli occhi del bambino e come il piccolo riesce a definire sempre di più le paure che lo circondano, dandogli prima una forma, poi delle vere e proprie sembianze animalesche.
La paura del buio, dell'abbandono, della solitudine e della crescita si trasformano in un incubo dai toni molto reali e accentuati dall'attenzione ai colori e ai giochi di ombre.
Il finale poi, in cui il bambino dona l'orsacchiotto alla madre, mostra l'affetto del piccolo verso il genitore e la crescita del personaggio, lasciando sempre uno spiraglio in cui incubo e realtà danno vita a qualcosa di nuovo, a un sacco di spunti di riflessione, seppure con toni leggeri e persuasivi.