Recensioni per
Dov'è la fregatura, Lennon?
di _SillyLoveSongs_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/05/17, ore 22:27

Hai descritto una scena perfettamente realistica di una donna che si è dovuta imbracciare da sola, imparando a maturare come madre e nel crescere il suo bambino.
"Io ho preso in mano questa cazzo di vita senza l’aiuto di nessuno e così devi fare anche tu. Affronta i tuoi problemi con Yoko senza interferire con me così come io non ho interferito con te quando ho dovuto risolvere i miei"....è la migliore delle sentenze che lei poteva dare al suo ormai ex marito.
E chissà se non è avvenuto per davvero.
Come altrettanto romantico è quel bacio proibito e poi graziato quasi da una richiesta di perdono.
Bella fanfic :)

Recensore Master
20/02/14, ore 18:06

Eccomi cara Giulia :)
Seppure in ritardo, sono proprio contenta di aver recuperato la lettura di questa tua ennesima opera dedicata a John con cui ti confermo che non hai deluso le mie aspettative, anzi mi hai sorpresa per la tua capacità di trattare con tanta delicatezza e sensibilità (doti tue che avevo già avuto modo di apprezzare) un argomento tanto complesso e controverso del suo passato, qual è il fallimento del suo primo matrimonio e del suo ruolo di padre per Julian.
Hai delineato con efficacia più personaggi o meglio persone, e ammiro in ciò la tua capacità di restare al di fuori, nonostante l'inevitabile coinvolgimento, ovvero di non esprimere giudizi o apprezzamenti espliciti e di parte, ma di cercare di cogliere e rappresentare le loro emozioni e qualità, positive o negative che siano.
Con questa shot sei riuscita ad esprimere in maniera misurata e dolente i dubbi, le incertezze e i timori che tormentano ancora l'adulto John, e che lo rendono in qualche modo fragile e plasmabile da una donna dalla personalità forte, energica e anticonformista quale è Yoko, che a volte calpesta deliberatamente e con poca comprensione, forse, questo suo lato fanciullesco e sognatore, che pure è indispensabile alla sua creatività. Il loro rapporto senza dubbio molto burrascoso e contradditorio è stato da te illustrato con un breve ma significativo flashback in cui si nota la reciproca dipendenza, che da parte di Lennon diventa in alcuni momenti subordinazione (lei lo tratta "come una madre che ha fallito l’ennesimo tentativo di impartire un insegnamento al figlio") e lo spinge a lasciare il tetto coniugale, di fuggire da quelle macchinazioni artificiose, e di andare alla ricerca di qualcosa di più semplice che ha perduto nel corso della sua vita.
E quasi inconsciamente si ritrova alla porta della dolce e paziente Cynthia, colei che non lo aveva giudicato, che non si era imposta, ma al contrario aveva subito la sua esuberanza. Forse c’è della vigliaccheria anche in questo suo ritornare a cercarla a distanza di anni. È consapevole dell’effetto che ha su di lei, la può controllare a differenza della donna con cui adesso convive. O almeno pensa che sia così, eppure la trova cambiata, la sofferenza, la solitudine, gli errori l’hanno maturata. Anche Julian sembra essere abbastanza cresciuto al punto da non lasciarsi suggestionare troppo dall’interessamento tardivo di questo padre leggendario, che ha conosciuto probabilmente più attraverso i media che frequentandolo. Colpisce la sua compostezza e il suo orgoglio nel confrontarsi con il padre che molti adorano ma che per lui resta comunque uno sconosciuto e una delusione. Molto commoventi comunque i pensieri di John che coglie le somiglianze tra lui e il ragazzo.
Agrodolci sono i ricordi di Cyn e di John sul loro breve passato condiviso, spezzato e interrotto bruscamente senza troppi chiarimenti che hanno lasciato una scia di incomprensioni. Alla fine con questo ricongiungimento irrazionale si illudono entrambi di aver in qualche modo saldato i conti in sospeso, ma con la metafora del teatro che hai usato nelle ultime frasi lasci intuire che non è proprio così.
Sono attimi che non possono spazzare via tutto quello che è stato, nonostante il perdono invocato da lui e con muta rassegnazione espresso dalle carezze di lei.
Si sono fregati, ci sono ricaduti.

Bella, malinconica e matura questa tua ultima composizione.
Complimenti, a presto!)

Recensore Veterano
18/02/14, ore 15:48

Ciao!
Sinceramente non ho idea del perchè io sia qui a recensire... molto probabimente perché ti voglio troppo bene!
Scherzi a parte, ho letto tutto e come sempre tu sei stata straordinaria, ma non avendo idea di chi sia questaCyn mi ha reso le cose un po' complicate; ma io recensisco lo stesso perchè comunque era una ff stupenda e poi l'hai scritta tu quindi non potevo semplicemente fingere  che niente fosse capisci?
Sinceramente mi è piaciuta moltissimo la figura di John, non so spiegarti esattamente il motivo ma mi è piaciuta ed è questo che conta giusto?
Ok la smetto con queste quisquilie ( credo che si scriva così ma non darla per buona perché non ne sono sicura :P) e ti saluto
Ci vediamo domani alla lezione con l'orsacchiotto
Bacini bacetti

Niko

Recensore Veterano
05/02/14, ore 20:37

Eccomi qui come promesso!
Allora ti dico subito che hai pienamente soddisfatto le mie aspettative. Ho così tanti punti a favore da riferirti!
Prima di tutto la scelta di trattare la vecchia coppia John/Cyn. Non immagini quanto io adori quei due e la tua è stata piacevolissima da leggere.
Ho amato ogni singola frase e credo che un progetto simile meriti tanta attenzione, proprio come hai fato tu per "costruirlo". Il tuo stile è assolutamente inconfondibile, scommetto che te lo avrò già detto mille volte, ma meglio ribadire u.u
Riconfermo la teoria del sei una grandissima scrittrice, guai se mi contraddici signorinella!
Non per colpa tua, ma ho preso ancora di più in antipatia Yoko. E' una cosa personale, non mi è mai piaciuta, ma John l'amava e l'importante era quello dopo tutto.
Cyn l'ho adorata tantissimo. Hai fatto risaltare di più il suo carattere misericordioso, forte, ma fragile alla presenza dei sentimenti veri che prova per il suo uomo. Julian irritato dalla presenza del padre (che non è mai stato un vero padre) ha il bisogno di tenerlo stretto.
Forse è questa una delle cose che non mi piacciono di John. Aver privato il suo bambino della sua paternità che è la cosa più importante per un fanciullo.
Magari le cose fossero andate come le hai scritte!
Mi sarebbe piaciuto tantissimo aver avuto un lieto fine per la povera Cyn che ha dovuto sopportare tutto questo. Non le hanno dato molta voce per trasmettere i suoi sentimenti, ma ho apprezzato il fatto che tu abbia provato ad immedesimarti.
Credo che i suoi sentimenti nei confronti di John siano stati esattamente così.
John dal suo canto è troppo orgoglioso per dimostrarsi colpevole per tutto. Ma questo è un dato ovvio, reale.
Ma in un modo o nell'altro l'amour ha trionfato! 
Mi è piaciuto tantissimo anche i titolo che viene ritenuto spesso banale, ma di fondamentale importanza per attirare l'attenzione del lettore, cosa che è successa a me.
Spero che tornerai, mi manca leggere qualcosa di tuo. Intendo una storia bella lunga, ovviamente!
Quando terminerò la mia so già che saranno fiumi di lacrime, ma mi metterò subito a lavoro per un progetto futuro sempre in questa sezione.
Ti ho già fatto un po' di spoiler insomma u.u
Un grandissimo bacio.

Recensore Master
04/02/14, ore 20:19

Sono io la “Chiara” della dedica, vero? Eh? Eh?
Lo spero, perché devo dire che mi è piaciuta molto. Sei migliorata moltissimo, lo stile è decisamente più fluente ora.
La parte introspettiva è molto bella, curata, e anche emozionante. Io… quasi quasi provavo pietà per Lennon, il che è difficile, ultimamente. Almeno per quanto riguarda questo lato della sua vita.
Volevo andare con ordine in questa recensione.
La scena con Yoko… da quello che mi dicevi pensavo peggio, pensavo fossi stata più cattiva con lei, invece mi sembra che ci sia una giusta dose critica nei suoi confronti.
Mi sono piaciuti molo i richiami di Paul e Cynthia, sotto forma di senso.
“Il profumo del tessuto vellutato della cravatta di Paul. Il profumo della pelle di Cynthia.”
Bellissimo passaggio. *Paul... mmm... ahaha*
Altrettanto bello e forse ancora più dolce è l’immagine di Julian che arriva nella mente di John, quando si ritrova davanti casa di Cynthia e Julian. È così dolce, il bambino che corre dietro al pallone.
Arriviamo al punto di vista di Cynthia e Julian, decisamente malinconico. Due persone abbandonate in modo quasi crudele. Ma non voglio dilungarmi su questo punto, altrimenti non finisco più.
Quest’altro passaggio è stata come una pugnalata ghiacciata al cuore: “Il pensiero che anticipa il sonno è rivolto a quell’uomo sconosciuto a cui l’anagrafe pretende che lui dia il nome di “padre”.” 
Lo vediamo bene, qui, il duello interiore di Julian, la parte che vuole amare il padre e quella che non lo considera più come tale. È una cosa che mette davvero tanta tristezza. Così come: “…che da ragazzo lo fa sembrare più affascinante agli occhi di quelle fanciulle che Julian vorrebbe non attrarre”
Ne esce fuori una figura di Julian che fa solo venir voglia di abbracciarlo forte forte. È come se evitasse tutto ciò che potrebbe fargli commettere gli stessi errori del padre. È molto maturo, forse, ma anche molto ingenuo. Mah, ci addentriamo qui in campi troppo filosofici…
Il “rispettoso disprezzo” di Cynthia è stupendo. Penso che la rispecchi perfettamente.
C’è poi la descrizione fisica di Julian, che è un passaggio bellissimo già solo visto dai nostri occhi. Visto nei panni di John è ancora più dolce. Sembra quasi che si accorga di avere un figlio solo in quel momento.
Infatti poi arriva questo periodo, “Quella somiglianza effettiva colma l’uomo di un orgoglio paterno che non ha creduto di poter possedere e che si vergogna di identificare solo ora”. Penso che lo rispecchi benissimo, che colga perfettamente come potesse sentirsi. La vergogna di essersene reso conto così tardi può essere la causa di quei comportamenti che, come dice Julian, lo mettevano in soggezione. Mi piace pensare che sia davvero questo il motivo di tali comportamenti.
Le pugnalate continuano: “John sussurra la buona notte alla superficie legnosa. Constata tristemente che non solo questa lo separa dal figlio e  da quella realtà che sa di non avere più il diritto di condividere.”
Hai ricreato un’immagine che più straziante non si può. La porta di Julian per John è chiusa ormai. Mi viene da piangere. Mannaggia.
Finisco il poema con un’attenzione alla protagonista della os, Cynthia ne esce bene, tutto sommato. Mi piace il suo orgoglio, il suo voler sempre pensare prima a Julian più che a se stessa. Penso che lei sia davvero così. E la fine, il suo cedere a John, è quasi comprensibile. Per un momento si abbandona a lui sapendo che è sbagliato, ma sapendo anche che da domani tutto tornerà come prima.
Niente, sei bravissima, complimenti, mi è piaciuta veramente tantissimo.
Grazie per la dedica, sempre che sia io quella “Chiara” XD