- recensione premio -

Intanto devo farti i miei complimenti per la scelta del titolo: la lingua latina ha reso davvero elegante la storia e, nonostante sia rivelatorio, lascia la spiegazione al testo. Una morte che ha preso una figura, nera e sempiterna. Cattiva, subdola, maledetta. Le dai questi appellativi tremendi e la rappresenti come se fosse una donna. E in realtà lo diventa: quella donna che è morente agli occhi del protagonista è la stessa morte. Quella donna rappresentata che non è in realtà come la morte ma che diventa morte stessa. E lui non può far altro che cercare di combattere con le sue armi una forza così potente, affidandosi ad una fede e a delle preghiere che risulteranno vane. Maledetta non diventa solo la morte ma anche tutto ciò che le sta attorno: l'amico Tempo, cuori, letti, ospedali, medici e quanto altro.
Tutto è tessuto in maniera sottile, i riferimenti sono percepibili solo con la rilettura in chiave "psicologica"... Sempre se ho letto bene il tutto! E se mi sbagliassi?
Lascio a te le conclusioni, io mi sono innamorato di questo significato!

Saluti,
frenz