Grammatica, sintassi, ortografia e lessico: 9/10
Non ci sono veri e propri errori, quanto imprecisioni che, secondo me, fanno perdere qualcosa alla storia. Hai usato la punteggiatura in maniera praticamente perfetta, scandendo benissimo i tempi della storia, come è fondamentale fare in una drabble. Quindi, su questo, non ho niente da dire. Piuttosto mi lascia perplessa la costruzione delle frasi, a volte i legami sono poco chiari, poco immediati, specialmente nell'ultima frase, che dovrebbe essere quella ad effetto: quel perché lo sento troppo fuori posto. Avrei scelto un'altra congiunzione, un mentre magari, ma quel perché secondo me è troppo forzato, quasi come se ci fosse solo perché devi dare una spiegazione. Un po' più di indeterminatezza, di ambiguità, secondo me sarebbe stata perfetta.
Sviluppo della trama: 10/10
Una vera e propria trama non esiste, ma con poche piccole frasi, con tanti disparati elementi (bisogna tenere conto del fatto che tu abbia scelto la tipologia della drabble) hai delineato i contorni di una vita, sotto moltissimi suoi aspetti.
Caratterizzazione dei personaggi: 6/10
Purtroppo qui c'è poco da dire, questa protagonista è invisibile, non sappiamo nulla di lei. Potrei essere io, potresti essere tu, non c'è alcuna caratterizzazione. E anche la scarpe, a dire la verità, sono poco caratterizzate. Sono trattate come veri e propri oggetti, senz'anima, senza peculiarità se non quella di abbinarsi o meno ad un vestito. É sicuramente una scelta personale, il focus della tua storia è sulla morte, sul momento del ricordo, queste sensazioni di allontanamento e di distacco non sono altro che conseguenze dirette.
Espressività: 8,5/10
É un'espressività particolare, la tua. Sei espressiva nel dire poco, le tue sono pennellate più che frasi, è questa è una cosa che apprezzo molto. Ma in alcuni punti abbandoni questo tuo stile per uno più prolisso, meno incisivo, esempio ne è di nuovo l'ultima frase, troppo lunga e compatta in confronto a tutto il resto.
Originalità: 7,5/10
Avrei apprezzato di più se tutta la vita fosse stata ripercorsa attraverso le scarpe, questo avrebbe reso la storia davvero originale. Così come l'hai messa tu, le scarpe sono qualcosa in mezzo a tanti altri oggetti che vengono in mente al momento della morte. Anche il buio non è stato interpretato in maniera molto originale. Di storie simili ne ho lette molte, purtroppo.
Attinenza ai temi e ai parametri posti: 8/10
Entrambi i parametri ci sono, ma nessuno dei due ha la rilevanza che dovrebbe avere, lo scavo interpretativo che mi sarei aspettata.
Valutazione finale: 49/60
Devo ammettere che la tua storia è stata la più difficile da valutare, la sua brevità, la sua compattezza la facevano sembrare uno scrigno da aprire con lentezza, con attenzione. Una storia interessante, in definitiva. |