E dire che ero convinta di averla recensita a suo tempo, questa.
L'infanzia di Seishiro è un grande punto interrogativo che qualunque lettore di Tokyo Babylon o X si porta dietro da secoli. Si sa così poco del nostro Sakurazukamori preferito, non sarà il caso di approfondire queste parti mancanti nelle fanfiction? L'impresa non è facile, ma con così poche parole hai comunicato l'essenziale: in questo bambino è avvenuta una tragedia, così silenziosa che nessuno, nemmeno lui stesso, l'ha notata.
Seishiro, come Subaru, è imbrigliato in regole e ruoli, solo in modo diverso: dove Subaru desidera e soffre, Seishiro nega ogni desiderio e accetta. Di non avere amici coetanei, di non pensare ai suoi sogni al risveglio, di sapere come uccidere e come mostrarsi sempre tranquillo. Seishiro ha un carattere tale che alla fine non sente neanche più il bisogno, di ciò che ha perso in quel vuoto... gli resta solo un vago senso di sorpresa nel pensare che 'all'inizio ogni cosa era importante'. La frase finale è una batosta senza speranza, perché Seishiro non potrà mai riacquistare quello che ha perso: potrà solo amare le cose dolci. E le persone dolci, visto che poi amerà Subaru.
Poche parole e molte immagini evocative, Seishiro traspare col suo sorriso e il suo disincanto anche in queste vesti infantili. Complimenti per questo lavoretto così significativo.
[Recensione partecipante alla maratona di Giugno indetta dal gruppo Recensori Solidali e Critici - Fandom Anime & Manga] |