Il caffè è odore, è sapore, rito individuale e infine è pure rito sociale. Vorrei averla avuta io questa idea, perché m'è venuto in mente che ci sono molte teorie del caffé oltre quella della mattina: c'è chi non riesce a dormire se lo beve e chi deve berlo per dormire. E poi, vogliamo parlare della domanda "ci prendiamo un caffè?" che può nascondere amicizia, amore, indifferenza... quasi qualsiasi cosa.
Ben fatto!

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Uaaau. Complimenti davvero, sei riuscita a fare di un atto cosi "banale", come quello di preparare il caffè,un testo cosi bello. Bravissima.. e che il caffè viva nei secoli dei secoli.

(Se ti va passa a dare un occhiata al primo capitolo del mio racconto bacioo)

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Ma così è troppo facile! basta che si parla di caffè e io entro a curiosare... poi oggi che non ho dormito per niente, mi ci vuole una caffettiera intera per star su.
Comunque complimenti! Solo una caffeinomane può captare così bene la poesia dietro una miscela che si beve in cinque minuti netti, ma resta in mente per tutto il giorno...e solo una caffeinomane può capirla.
Uno scritto molto bello, perché mi hai fatto vivere in così poco tempo ogni cosa che hai citato. 

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Bellissima.
Mi è piaciuta veramente tanto, quindi non starò qui a dirti le virgole fuori posto.
Non ho mai pensato al caffè, o al rito di farlo, in questi termini. Anzi, io non ho mai voglia di farlo.
Leggendo queste parole, mi è venuta voglia di prendere la macchinetta e metterlo su.
Ti faccio i miei complimenti! Hai trasmesso la magia, che senti te, anche a me.
A presto^^

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