Di Reiner/Christa non è che se ne trovino molte in giro, scarseggiano ― tant'è che in italiano non ne ho proprio lette, quindi già il pairing, anche se appena accennato, per me vince tutto [epic win and thumps up, yeah].
Ma cerchiamo di essere serie: mi è piaciuto poter conoscere il punto di vista di Reiner che, consapevole, osserva i compagni di addestramento e pensa al futuro inevitabilmente già scritto. Ho notato che il personaggio qui è conscio della sua posizione ― sa di essere un guerriero e non un soldato, e questo mi è molto piaciuto. Mi permette di comprendere che Reiner, qui, agli inizi dell'avventura all'interno dell'esercito e della sua missione all'interno delle mura, non abbia ancora sviluppato la doppia personalità che lo caratterizza nel manga. Secondo me questa è una cosa molto interessante, perché trovo intelligente che agli inizi lui fosse ancora ben consapevole di quello che era e del suo spiacevole ruolo. Un dettaglio che ho proprio apprezzato.
Questa storia dal sapore agrodolce, per quanto corta, mi ha decisamente catturato.
Assolutamente.
(Recensione modificata il 27/02/2014 - 11:49 am)