Eccomi qui! Dovevo pur essere la prima a recensire, o no? Mi mancava leggere qualcosa di tuo. Fatti viva più spesso!
Comunque, beh che dire? La storia tratta davvero di tematiche delicate.
Quest'alternanza tra il narratore (ossia te) e Sara con il suo diario mi è piaciuta molto. La storia è scritta in modo semplice e scorrevole. Non è molto pesante. E forse proprio la sua semplicità la rende ancora più triste. Almeno così credo io.
"12 cose nella mia vita sono state capaci di rendermi felici, a dispetto della mia vita che di felicità non ha mai avuto neppure una leggera sfumatura. E quindi sentivo di doverle ricordare, incidere in qualche modo. Un sorriso di mia madre, l’amore dei miei genitori, un abbraccio della mia migliore amica, un “ti voglio bene” di mio fratello. Ma adesso di quelle dodici cose non ho più niente."
Non so... forse questo è uno dei pezzi che mi ha colpito di più. Dodici tagli per dodici momenti che l'hanno resa davvero felice. Dodici tagli per incidere. Per ricordare e 'tenere vivo' qualcosa che Sara crede di non poter più avere. E il fatto di scrivere sempre tutto al diario, di confidarsi con lui perché non ha nessun altro, di scrivergli per salutarlo anche prima di compiere appunto questo 'viaggio', rende il tutto ancor più malinconico.
'Perché Sara non stava saltando giù dalla finestra della sua camera, no.
Sara stava volando.'
E il pezzo finale, beh... come descriverlo? Sara finalmente si sta liberando dalla sua vita, si lascia dietro tutto ciò che l'ha fatta arrivare fino a quel punto.
Beh, complimenti per la storia per me davvero ben scritta e trattata. Spero di leggere presto qualcos'altro.
Un bacione <3 |