Con 200 parole hai detto tanto, sul serio. È come se ne avessi dette mille. Sei riuscita con poche parole, poche battute, poche frasi, pochi concetti, a colpirmi davvero nel profondo. Perché anche a me il per sempre fa paura. Mi fa paura pensarci e mi fa paura addirittura dirle, quelle parole. Sono molto disillusa, nonostante la mia giovane età: credo che nulla sia eterno, nemmeno le cose in cui credi di più. Le storie più belle finiscono, le amicizie più forti pure, anche i momenti che vorresti prolungare in eterno.
Ma c'è una cosa che non finisce: l'affetto. L'amore. Le storie finiscono, così come le amicizie, ma le sensazioni no. E questo concetto, che io sto esprimendo malissimo, tu l'hai spiegato alla perfezione con poche frasi, che sono quelle che mi hanno colpito di più. “Ecco, adesso, io non sono un veggente e non voglio usare parole che potrebbero turbarti ma se dovessi immaginarmi tra dieci anni nella mia vita ci saresti ancora tu. Tra vent’anni, nella mia vita ci saresti ancora tu. Tra trenta, ancora tu. Vedremo solo dove, se accanto a me o solo dentro me.” Ti faccio i miei complimenti, per questa frase e questa storia.
Un bacio.

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Ecco ancora che le tue parole tornano nelle mie giornate e si impressionano nella mia mente. Sarà perchè anche io ho paura delle parole 'per sempre' o che, addirittura, non ci credo, ma queste tue 200 parole mi hanno colpita. Mi hanno fatto capire che, avvolte, per superare le paure bisogna tendere la mano e lasciare che qualcuno l'afferri per saltare insieme nel buio che ci attende.
Come sempre brava!
Un bacio.

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