Ciao!
Perdona il mostruoso ritardo, purtroppo solo ora ho trovato lo stimolo per leggere e concentrarmi solo su quello, sai che momento sto passando. Non è una giustificazione ma credo che la lettura sia una cosa da fare con la mente sgombra, in modo da capire cosa c’è scritto. Una cosa che odio è quando gli altri leggono e non capiscono, quindi non voglio essere una di quelli.
Dunque, sin dal pezzo di Tara noto che sei migliorato davvero, soprattutto nelle descrizioni, anche se magari la punteggiatura va ancora affinata (e te lo dice una che è “migliorata” da poco, soprattutto con le maledette virgole), ci sono punti in cui qualche virgola in più potrebbe rendere tutto più scorrevole.
Un’altra cosa che ti vorrei consigliare, e che hanno detto anche a me e che mi è stato molto d’aiuto, è di mostrare di più e raccontare di meno, ovvero lo “show, don’t tell”. La storia è scritta bene, ma racconti troppo sui personaggi, senza farceli scoprire. Io adoro l’introspezione, ma ci sono momenti per mostrare, momenti per raccontare e momenti per l’introspezione. Io non sono nessuno, sto imparando pian piano da sola queste cose, anche leggendo gli scritti altrui e i libri di autori affermati e seguendo le critiche che mi sono state mosse da chi effettivamente ne sa più di me.
Ad esempio il pezzo di Corvinus è scritto bene, però tendi ad appesantire la narrazione con tutte le informazioni che ci dai raccontandole e non mostrandole. Mostra questo popolo di Canaan soggiogato da una religione gestita da uomini indegni. Mh, non lo so, masse di ignoranti che si precipitano ogni giorno ad ascoltare un’orazione di qualche ecclesiastico, dove li terrorizza, assoggettandone le menti. Riusciresti lo stesso a mostrarci l’uso della religione per ottenere potere. Un’altra cosa (che va beh, faccio anche io e sto cercando di rimediare, per questo te lo dico) sono le informazioni storiche e tecniche che dai nel bel mezzo della narrazione; anche qui, crea un dialogo e fai dire queste cose dalla bocca di qualcuno, in modo da venir informati, ma in modo indiretto e meno pesante.
Con Cornelius mi sono confusa, vorrei capire che tipo di narratore stai usando. Nel primo capitolo c’era la narrazione in prima persona di Cloto che era molto evocativa, poi mi è sembrato che tu passassi a un narratore esterno e onnisciente, perché mi è sembrato che sapesse passato, presente e futuro di ciò che è narrato, ora mi pare quasi un narratore nascosto, nel modo in cui racconti il suo sogno.
Queste sono le perplessità a livello stilistico che ho notato. Spero che tu non te la sia presa, alla fine i miei sono consigli per aiutarti, dato che so quanto tu voglia migliorare.
Ora passo a parlare della trama: hai comunque approfondito i personaggi, ancora devo sentirli “vivi”. Se li lasciassi parlare di più, attraverso dialoghi e azioni che compiono, potremmo entrare in contatto con loro. Ad esempio Tara mi piace molto, il ricordo di Leuca è stato toccante e ci aiuta a capire la mentalità del luogo e la natura di Tara che vi si contrappone. E poi attraverso le parole di Leuca scopriamo dei Golem (ecco XD questo è “Show, don’t tell”).
Gli intrighi politici sono interessanti, ancora devono essere esplicitati, ma si sente puzza di guerra nell’aria, e da quanto ho capito, è guerra politica mascherata da guerra religiosa, una brutta vecchia storia che conosciamo. Markus e la Madre sono forse la parte più interessante, per me, perché si distacca dalla storia politico/storica e tocca argomenti più fantascientifici/fantastici.
Non me la sentirei di mettere una bandierina grigia a questo capitolo, nonostante le critiche fatte che sono più dei complimenti (io non le sopporto ste bandiere, le abolirei XD). So quanta fatica e quanta ricerca c’è dietro una storia del genere ed è proprio per questo che confido in te. Vuoi raccontare una storia con una trama davvero interessante, da quel poco che ho letto in questi due capitoli, e sei migliorato molto e credo che tu abbia il potenziale per trasformare tutto questo in una storia con i contro cazzi. So che ci tieni a una critica sincera e questa è la mia. I personaggi hanno un grande potenziale, ma tu devi cercare di interferire di meno con loro e la narrazione, devi cercare di pensarli come persone, creando ogni pregio e difetto e anche ogni minima cosa (tipo, il cibo preferito, le fobie, le piccole manie), hai sempre detto di voler rendere i personaggi più realistici e questo è il modo, pensarli come persone e non solo personaggi immaginari e cartacei.
Questi sono i miei consigli, come ribadito mi affascina Tara e anche la figura un po’ ambigua di Markus e la trama con i suoi intrighi di guerra è intrigante e vorrei sapere cos’è il progetto Deus ex machina, quindi non abbandonerò la storia.
Spero davvero che tu capisca l’intento della recensione e che non la prenda a male, ma anzi, che possa essere motivo di migliorarti, come le critiche lo furono per me.
Le cose che mi sono piaciute sono stati i dialoghi, che sono ancora un po’ pochini, ma che sei riuscito a giostrare bene e lo stile che, nonostante la punteggiatura da rivedere in alcuni punti, si è fatto più fluido ed evocativo, da thriller storico devo dire e mi piace molto, soprattutto la scelta dei vocaboli che fai.
Alla prossima.
Un abbraccio.
Selene. |