Recensioni per
We Love Thighs! Una storia di rock, di losers e di cosce
di NorwegianWinds
Bella storia :) ...ammetto che il finale è un po scontatello però la storia è scritta davvero bene e l' ho letta con interesse fino alla fine. |
Tutto è bene ciò che finisce bene, o meglio, che inizia bene. Perché sì, finalmente Alex è partito con il piede giusto, con le sue canzoni, la villetta a due piani senza pretese, il Dusty Den e l'Interzone, Dawson e Nereide, le uniche persone vere e sincere con cui si è rapportato nel corso della storia che gli siano rimaste. Mi è piaciuto molto il finale, aperto che dà speranza per il futuro di Alex e Nereide, e mi è piaciuto il fatto che non si siano detti niente, almeno a parole. Quello scambio di cenni e sorrisi appena accennati lascia sottintendere tutto un mondo di opportunità e di parole non dette che non hanno nemmeno bisogno di essere pronunciate. |
Ooooh e finalmente Alex ha archiviato quella pazza arrivista di Debbie, peccato ci abbia messo mesi e mesi. La descrizione che fa della sua attività live e della sua repentina risalita verso il successo è fredda e vuota, com'è diventata la sua stessa vita. Lo dice lui stesso, si sente distante anni luce da quello che ha vissuto solo pochi mesi prima ed è come se non riuscisse più a immedesimarsi con se stesso e a vestire i suoi panni. Diciamo che la sua rinascita ha avuto un intoppo, è partita bene, ma poi ha preso una via sbagliata, anche per colpa di chi aspettava solo di avere una fetta della torta. |
Oh ma porc...! Cos...? Cioè, insomma! |
Ecco, sarà che io sono diffidente di natura, ma la perfezione assoluta della prima parte del capitolo (nonostante il panico da palcoscenico di Alex, perché anche quello secondo me era perfetto) mi aveva già messo in testa mille campanelli d'allarme: quando tutto va bene, un disastro è alle porte e il disastro si materializza sottoforma di Debbie, ironia della sorte proprio la "questione" che il protagonista si era tenuto per ultimo. Forse era il caso di pensarci prima, caro Alex, che dici? |
... |
La resurrezione di Alex è ormai una valanga inarrestabile: diventa ricco, viene riabilitato, è oggetto dell'attenzione benevola dei media, fa la pace con Dawson trovando un nuovo agente e un vecchio amico. Tutto sembra procedere per il meglio, finché non c'è la tragica rivelazione su Bill. Mi è piaciuta molto tutta la scena, dall'arrivo al Dusty Den, all'incontro con Edwige, fino alla fuga da casa sua. Hai reso bene il susseguirsi delle emozioni di Alex man mano che scopriva la verità e con pochi elementi hai tratteggiato perfettamente il personaggio della sorella di Bill. E mi è piaciuto il fatto che da questo evento tragico sia nata una nuova ulteriore possibilità di riscatto di Alex. Ora, inutile dire che sono impaziente di leggere il capitolo sul concerto! |
*-* |
E alla fine catarsi fu! Finalmente il nostro eroe sta cominciando a rimettere insieme i pezzi della sua vita, partendo dal pezzo più importante, che è anche il suo lavoro. E finalmente abbiamo scoperto come mai Alex, nonostante si sia più volte accennato al fatto che i We love thighs fossero un gruppo di punta da milioni di copie vendute, trascorra la sua vita tra letti e divani di amici, al di là del volersi nascondere dai fan inferociti. Alex è tornato e lo ha fatto in grande stile, scrollandosi di dosso un senso di colpa che non gli appartiene e cominciando a dare qualche pugno, dopo averne presi tanti. Sento che la riscossa di Alex non è finita e non vedo l'ora di conoscere il seguito! |
Wow! |
Beh, già dal titolo avevo intuito che in questo capitolo ad Alex qualcosa sarebbe successo sotto delle lenzuola... restava solo da scoprire di quali lenzuola si sarebbe trattato. Tra l'altro, apro una piccola parentesi su una cosa che finora non ho mai citato nei commenti, ma che ho sempre apprezzato: la scelta dei titoli dei vari capitoli. A parte il fatto che citi canzoni e gruppi che a me piacciono moltissimo, mi piace come riesci a trovare sempre una citazione che sia perfettamente in linea con il contenuto del capitolo, ma in maniera mai banale e senza anticipare troppo. In questo caso Sexual healing lasciava intuire, come dicevo, che ci sarebbe stato del movimento, ma pensandoci non poteva essere con Dawson, che nonostante il suo amore non è mai riuscito a far stare meglio Alex (e che nel frattempo ha anche sbroccato), né con Debbie, per la quale Alex ormai non prova più niente. La "guarigione" del titolo avviene grazie a Nereide, prima grazie al suo aiuto nel mettere in musica le sue emozioni e poi col sesso. Dopo un rapporto d'impeto, Alex esplode in lacrime e forse la "lunga convalescenza" di cui parla è veramente finita. Interessante lo spaccato di vita quotidiana della famiglia di Nereide, il cui squallore di fondo viene comunque descritto in maniera tragicomica e senza indugiare in pietismi e simili. Attendo paziente di scoprire se e come Alex uscirà finalmente dal suo limbo per cercare di prendere in mano le redini della sua vita e quale ruolo avrà Nereide in tutto questo. |
*-* |
Ecco, prima o poi doveva succedere, lo stavo aspettando al varco e finalmente è accaduto: Dawson ha giustamente e potentemente sbroccato. Non fraintendermi, Alex è un protagonista che non si può non amare, e proprio per questo mi viene spontaneo immedesimarmi nell'innamorato senza speranza, servo della gleba che alla fine si ribella. Chissà se resterà fermo sulla sua decisione... |
Ecco, non faccio in tempo a recensire un capitolo che ne hai già pubblicati altri due! Sarò breve e non mi soffermerò sul tuo stile, che mi piaccia è risaputo. Questo è il capitolo dei colpi di scena: l'ex moglie di Alex che lo tradiva proprio con la sua nemesi, la parentela tra la donna e Nereide, la ninfa dei garage, la prospettiva di una collaborazione musicale. Sai bene come nutrire la curiosità del lettore :D |
Ciao! Io con le storie assurde ci vado a nozze, sono quelle che preferisco, quindi sì, il tostapane non mi ha impedito di apprezzare questo capitolo, anzi, è uno degli elementi fondamentali che ha contribuito a farmelo piacere. Ora, dopo i primi capitoli uno si sarebbe aspettato la cronaca del processo chimico-creativo di Alex, del concerto più o meno riuscito e magari le reazioni dei suoi ex compagni di band. Invece no, tu ci spiazzi col suicidio di massa del gruppo, il cui nome resterà per sempre inciso nel pantheon della storia del rock, e l'evoluzione di Alex da ex frontman cacciato a pedate a ex frontman che ha ucciso i suoi amici. Epica tutta la scena per le strade della città: il tostapane, il sacchetto di carta, l'identità svelata, l'inseguimento, il salvataggio. Sei riuscita a rendere perfettamente sia la dinamicità, sia l'assurdità del tutto. Battuta preferita del capitolo: |