Oh, Ukitake e Kyoraku, miei amati, finalmente vi ritrovo! Dato che sono veramente delusa dalla sparizione di quelli che sono i miei personaggi preferiti da questo fandom (e, a ben vedere, il primo è praticamente sparito anche dal manga) ho letto avidamente questa tua storia che li riporta insieme in un momento intimo. Hai descritto una scena bellissima, tenera senza essere sdolcinata. Hai azzeccato la personalità di ciascuno, la pacatezza con cui considerano il tempo, la bellezza di trovare in una così lunga amicizia (e amore) il sostegno di cui hanno bisogno. Lo scenario dei petali di ciliegio, anche se usato mille volte, è perfetto per loro e mi pareva proprio di vederli. Ti ringrazio moltissimo di aver scritto questa storia. Ti prego solamente di una cosa, non chiamare Kyoraku "il moro"... sarà una mia ossessione, ma è un'espressione che per me ha senso solo se si parla di Otello o di Ludovico... agli altri basta il nome proprio, anche se ripetuto :-).
Spero di leggere ancora fic di questo genere. Alla prossima.

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Si avvicina la primavera, i fiori sbocciano ed il romanticismo casto si percepisce nell’aria. Molto piacevole da leggere, ancora più contento per l’assenza di scintille yaoi … se non ci fosse stato “riservandosi delle carezze e degli sguardi, dei lievi ed impercettibili sussurri biascicati da labbra avvezze al sapore altrui “ , avrei pensato solamente ad un rapporto di amicizia fraterna.

“E se ne stavano ancora lì, spalla contro spalla, a camminare sotto gli alberi di ciliegio, gli stessi che li avevano visti crescere e maturare”

Da quello che so su Bleach, quella situazione tra gli alberi di ciliegio mi ispira pace che presumo non sia proprio una delle cose più semplici tra trovare per uno Shinigami.

“Il cadere lento e leggiadro dei petali non faceva altro che scandire il tempo, che ricordare loro quante sfiorite avessero ammirato e quante ancora ne avessero dinnanzi al loro cammino”

Quello che spesso mi piace delle tue fic è come riesci a farmi raffigurare l’immagine della scena e come riesci a farmi immaginare i dialoghi mentali di ogni personaggio. Nella prima parte non parlano tra loro ma è come se ci fosse un fitto dialogo.

“ Persino il cielo con il suo permanente mormorio di stelle aveva acquisito una nuova valenza alla luce dei suoi occhi vitrei e perlacei, segnati dalla malattia, risanati da quel rapporto. “

Il caro tubercolotico è un romanticone …

“era oramai consuetudine vederli camminare insieme, il braccio dell'uno a cingere le spalle dell'altro in un abbraccio senza troppe pretese ……. «Certo che se Yamamoto avesse saputo di questa storia, probabilmente né io né te saremmo qui a parlarne con così tanta tranquillità!» “

Piccola contraddizione (?) … non era facile vederli spesso in atteggiamenti intimi? Yamamoto-dono, in quanto Comandante Generale di tutte le Divisioni, avrebbe potuto sapere di questa relazione attraverso qualche subordinato ( non so quando muore e quando hai ambientato la fic )

"E rise di gusto Kyoraku, sia per il magistrale modo con cui egli aveva evitato ancora una volta il suo interrogativo che per il tono che la sua voce aveva assunto così repentinamente, più per mutua provocazione che perché ci credesse sul serio. "

Si comportano come una vecchia coppia sposata ma ancora innamorata... 2000 anni che tipo di nozze sono? Carbonio?

"«Che siano duemila o più anni, sono certo che il peso di questo tempo tarderà a farsi sentire se saremo ancora spalla contro spalla e ci ritroveremo qui, ad osservare questi petali ancora infinite volte.» "

Finchè la tubercolosi o qualche demone non li accoppa prima... ( scusa se rovino il climax romantico ma oggi mi sento particolarmente ironico ). Giudizio finale: positivo. Aspetto di leggerne altre di questo stampo.

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