Allora... Wow. Questa è di sicuro la poesia più inquietante (in senso buono) che io abbia mai letto. Prima di tutto: perché lei era ferita? Perché era marchiata? Da dove viene? Gli ultimi due versi ti lasciano dentro una strana sensazione di potenza, e sono davvero davvero felice di aver potuto leggere una meraviglia del genere. Grazie a te sto imparando a rivalutare le poesie senza rima, sappilo :'D

Uao...
Si legge tutta d'un fiato questa poesia, questo essere fatato, ancestrale (divino, forse?) rimane impresso, ha una forza che, seppur latente, si sente in tutta la sua sconfinatezza...
Chissà da dove ha avuto origine, magari persino all'inzio dei tempi, ai tempi del mito o forse ancora prima della creazione della Terra...
E adesso é precipitata fra gli uomini, che le devono sembrare deboli e meschini, compreso il misterioso interlocutore al quale alla fine ordina d'inginocchiarsi di fronte a lei...
E chissà, forse questo giovane(?) sarà soltanto il primo, forse tutti gli uomini dovranno prima o poi inchinarsi di fronte ad Annie, pena la morte o le più atroci sofferenze...
Che personaggio mamma mia, pazzesco...
Complimenti, ancora e ancora meritati, solo tu potevi inventare un personaggio così, che ti cattura, toglie il fiato...
Bravissima.
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Bella...ma bella davvero. Semplice, eppure prepotentemente profonda. Visibilmente piena di esperienze personali portate in poesia...sono le mie preferite. Complimenti :)

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