Awww.
Delle tue tre poesie che ho letto, questa è la mia preferita, te lo dico subito. Mi piace proprio!
Lo stile ormai comincio ad inquadrarlo, è il tuo: semplicità lessicale, armonia ritmica nei versi, niente costruzioni spericolate né artifici pomposi, tematiche fortemente introspettive che pure cerchi di conciliare con il mondo esterno (finora non ho trovato solo te stessa nelle tue poesie, c'è anche dell'altro - o qualcun altro).
Cerchi di imprimere, con le tue parole, questi ricordi, vorresti renderli eterni nella sua mente. Forse è solo un escamotage, chiedere di ricordarli è solo un modo per non lasciare che sia tu a dimenticare (potrai ricordare per entrambi?), forse il tuo intento è meno sottile e più pratico, forse è un tentativo disperato di traslazione, quasi che volessi distaccarti da questi ricordi; forse cerchi soltanto di catturare la sua attenzione, forse desideri soltanto non essere l'unica a restare loro attaccata, a quei ricordi che non paiono sbiadire (i tuoi versi non sono sfocati).
Di certo c'è un intenso senso di mancanza; un distacco che ormai non provoca più violenti contrasti emotivi, forse è passato abbastanza tempo per assimilarlo (e imparare a dissimularlo), tuttavia abbastanza vivo da perseguitarti sotto forma di ricordi minuscoli, quasi insignificanti, eppure difficli da sopportare, specie nei momenti di solitutidine.
Questo è quello che mi pare d'aver letto e intravisto: un distacco avvenuto ma non ancora portato a termine, non da te, che continui a guardare indietro.
Bei versi, complimenti. |
