Recensioni per
La giustizia dell'io
di Nukuhiva

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
15/04/14, ore 18:10

Queste poesie che vengo a leggere dopo un mese, ma va bene..
Ehi! Do you remember me? Ahaha! Ok basta, oggi sono molto frizzante..
Questa poesia mi ha colpito, seriamente.
Hai riassunto tutta la nostra società in cinque strofe da quattro versi ciascuno, con rima alternata ABAB, passando dai polli alle oche (animali che odio).
La parte del "pacere nelle risse" mi piace (io ho smesso da molto tempo).
Ha un carattere un po' distruttivo, però, e questa cosa..... mi piace! :)
Ok, la smetto di divulgarmi troppo con cose banali e compagnia bella.

Leggerò altre tue opere, quando le vedrò, quindi aspettai altre mie recensioni!

(scusami per questa schifezza scritta velocemente) :)

Alla prossima

Recensore Veterano
01/04/14, ore 14:20

Oh sì, si colgono i riferimenti critici diretti a buona parte della società moderna.

"Uomini stampati con il codice a barre
perseverano con la loro ignoranza;"

Proprio oggi se ne parlava, durante una lezione all'università, della "mercificazione della cultura" che produce uomini indifferenti, perché oggi la tolleranza verso il diverso è sfumata in una indifferenza che appiattisce quei dettagli che dovrebbero invece esaltare e distinguere ogni individuo, mai identico ad un altro. Purtroppo non va così, come dici bene tu gli uomini sono preconfezionaiti, destinati ad essere misurati in base alla loro produttività e alimentati da una cultura costruita altrove. E la loro ignoranza è superba.


"ogni giorno io dico, metteteli dietro le sbarre
tanto uno in più uno in meno non ha importanza."

Bello il gioco di parole, barre-sbarre :3 e sì, visto che sono prodotti in massa, uno in più o meno non dovrebbe avere importanza, no?

"Raggomitolati dietro muri di vetro,
son pronti a ribellarsi ogni giorno
solo per proclamare il loro inconcreto
credere in cose stupide, tutti al forno!"

Ahahah, simpatica questa strofa! Ed hai proprio ragione, non è che manchi la voglia di ribellarsi, quanto piuttosto quella di avere una fede concreta in base a cui regolar eil proprio agire. Sono tutti uguali, dicevi prima, e tutti ugualmente influenzabili, facilmente manipolabili, dici adesso.
L'esclamazione finale quel "al forno", suppongo richiami ai polli.

"Mi son davvero scocciato di questa impertinenza,
ho smesso di fare il pacere nelle risse,
tanto sarebbe inutile, logica l'assenza
di materia grigia in quei crani manco ci fosse un'eclisse."

Simpatico anche l'ultimo verso di questa strofa! E hai ragione, ancora, c'è da esserne studi di tutta questa superficiale irrazionalità (in senso letterale) dilagante.

"Starnazzano poi se non hanno ragione,
con tutta questa banalità diuretica
ribadisco, nuovamente in prigione.
Ma aggiungerei anche una sedia elettrica."

Prima i polli, ora le oche, non ne esce mica un bel ritratto per la razza umana, lol.

"Non son io troppo cattivo.
Chiuderei in bellezza:
che ognuno di essi muoia ucciso
sotto quintali di immondezza."

Un po' azzardato il finale, ma d'altra parte è una poesia volutamente provocatoria.

Nel complesso non male, complimenti! :)