È una cosa che non mi è mai capitato di dirti ogni volta che ti ho scritto e che avevo dimenticato anch'io col passare del tempo. Leggendo i vari capitoli di You sing, lì dove la storia era iniziata, e andando avanti con il secondo ciclo delle avventure di Sally, avevo quasi completamente rimosso e in qualche modo anch'io credevo ormai di aver iniziato a leggerti da quel primo capitolo che hai scritto, con Sally che bussa alla porta. Ma ora che hai aggiornato questo, mi sono finalmente ricordata dove tutto è iniziato. Io ti ho scoperta leggendo il primo capitolo di questa fic Noel centrica. È così, l'avevo dimenticato. Ero rimasta così colpita da questo modo di scrivere diretto, talvolta sboccato, così Gallagher, e proprio per questo melanconico allo stesso tempo, capace di arrivarti dentro. Un'espressione che hai usato mi era rimasta particolarmente impressa nella memoria. Mi era piaciuta tanto, mi ha ricordato lo stile dei testi di Noel, semplice, ma allo stesso tempo toccante, non so come spiegarlo, da lasciarti colpito. Insomma, Noel diceva che Sally era per lui come quella cazzo di pensilina dell'autobus quando piove e tu cerchi riparo. Non so perché proprio questa frase, tra tante altre magari più poetiche o romantiche. Forse perché è vera, è l'amore rappresentato nella sua più pura, cruda e nuda realtà. Se non fosse stato per frasi di questo tipo, per questo Noel già adulto, con una figlia, per una certa Sally di cui non sapevo ancora nulla, non ti avrei mai scoperta forse, non avrei mai avuto la curiosità di conoscere questa ragazza che era solo un nome in una canzone. Per questo sono stata felice di leggere di nuovo qualcosa dal punto di vista di Noel, avere anche una spiegazione da parte sua su ciò che sono stati questi anni senza Sally. Ho certo la consapevolezza che questo tipo di dichiarazioni a cuore aperto probabilmente le avremo solo attraverso questi frammenti Noel centrici, ma già il fatto che stia tenendo Sally accanto a sé e sia stato capace di dirle che é la donna che lo rende felice e che la vuole con lui, sta a testimoniare una crescita interiore che finalmente si è riversata sull'azione. Come dice lui stesso qui, ha sempre amato Sally, l'ha sempre protetta, da lontano, in silenzio, ha sempre ammesso a se stesso il bisogno che aveva di lei. Lo ha ammesso nei due capitoli precedenti riservati ai suoi pensieri. Ma ora è diverso. Non è più qualcosa che rimane tra se e se, non c'è più l'estenuante attesa che il proprio amore torni, la struggente speranza che ogni testa bionda sia la sua. Noel è cresciuto perché finalmente ha avuto il coraggio di chiamarla, farla tornare, ammettere indirettamente che The Chief ha bisogno di qualcun'altro oltre a se stesso per sentirsi completo. E la poesia "alla Gallagher", se così possiamo definirla, dedicata a Sally che è tornata, non fa che allietare la mia serata. Dolce, sincera, vera, forte. È questo che mi ha colpito dall'inizio, è questo che mi ha portato ad essere qui, ora, a scrivere. È qui che tutto è iniziato e continua ad affascinarmi. Perdona il ritardo, al più presto recensirò anche She's a Waterfall. Grazie per le tue parole, così vere e disincantate, come piacciono a quelle come me che di frasette alla sole cuore amore non se ne fanno nulla. Quelle come te, immagino, che raccontano la vita e scelgono le parole per meglio descriverla senza paura, con coraggio, nella loro crudezza e nella loro naturalezza. Un modo come tanti per affrontarla e accettarla. Un abbraccio, e perdona il solito pariro!

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