Bonjour c:
Allora, partiamo dal fatto che io amo profondamente la criminologia, la psichiatria, la psicologia e qualsiasi cosa sia ad esse annessa; ritrovarmi fra le mani una storia del genere puoi ben capire che sensazione mi dia, soprattutto dal momento che non ci sono molte storie su efp che trattino questo genere di racconti.
Quindi perdonami ma sarò una spina nel fianco in questa recensione e probabilmente mi odierai: purtroppo però sono peggio di un inquisitore spagnolo e tengo tantissimo sia ai concetti espressi sia alla grammatica.
Partiamo comunque dal capitolo in sé per sé.
La vicenda in generale si prospetta interessante: abbiamo una situazione che solitamente è quella che ci viene propinata dai thriller con una stanza buia, la vittima legata e il killer nascosto nell'ombra che sembra quasi soffrire di sindrome di Lima (SEMBRA) dato che non si affretta ad uccidere la vittima ma la lascia intervenire in un discorso che tocca anche argomenti filosofici (in senso lato).
Soffre di doppia personalità e questo è palese sin dall'inizio: non sono molti i Killer affetti da questa patologia pertanto all'inizio ho storto un po' il naso, perché in gergo si è soliti pensare che i killer soffrano di personalità multipla, quando l'unico caso tristemente noto e accertato come vero è quello di William Stanley Milligan (o Billy Milligan).
Solitamente le patologie maggiori riscontrate in personalità omicide sono quelle Borderline, Schizoide, Sadica ecc... e tu mi dirai: che c'entra?
Ti rispondo: stai attenta a gestire un personaggio del genere, perché è semplice cadere nel banale o non riuscire a gestire un Killer con cui non puoi avere un ampio riscontro nella realtà.
Mi pare ci fosse un altro caso di omicida con FORSE personalità multipla, tale Donna Perry, ma lei è un enorme BOH.
Quindi, attenta.
Poi, per quanto riguarda l'utilizzo dei termini, fai un po' confusione fra le parti (e le funzioni) dell'apparato psichico scoperto da Sigmund Freud.
C'è una parte del capitolo in cui dici:
"probabilmente era l'inconscio."
Riferendoti, però, alle funzioni che assume il Super Ego, quelle di REPRESSIONE. Pertanto è il Super-Ego che schiaccia l'Ego con quei valori e quelle giustificazioni che vengono soppiantate dall'inconscio. L'inconscio, per fartela breve, è “il dionisiaco” di Nietzsche, è tutto ciò che è irrazionale, pulsione, che non deve essere giustificato. Per cui è improprio parlare di "inconscio" quando parli di Repressione.
Per quanto riguarda la grammatica, c'è da fare un discorso molto più ampio perché hai fatto un bel po' di errori di grammatica (e li chiamo così perché hai perseverato nel farli, quindi non sono distrazioni) e utilizzi TROPPE virgole che sono superflue e che dividono cose che dovrebbero rimanere unite (per esempio i soggetti coi verbi).
Te le elenco di seguito, partendo dall'inizio del testo fino alla fine.
1) "quel rifugio, dal quale, molto[...]" = entrambe le virgole vanno tolte, non servono e appesantiscono solo la lettura.
2) "domande banali o propriamente, non interessanti per l'assassino." = propriamente si riferisce all'aggettivo, quindi NON serve la virgola.
3) "Per tanto io li libero, così attraverso il sangue." = a seconda del tono che vuoi dare alla frase la virgola va dopo COSì, non prima. Altrimenti se è un discorso unico la virgola non serve.
4) "«Oh si che ce l'ha." = il "sì" va accentato.
5) "La vittima, si era accigliata nell'oscurità" = questo è il caso clamoroso: il soggetto e il verbo NON vanno MAI separati da nessun segno di interpunzione A MENO CHE non sia un caso particolare in cui fra soggetto e verbo c'è un ablativo assoluto (latino docet).
6) "quei discorsi deliranti e privi di alcun senso" = alcun è ridondante. La doppia negazione afferma, quindi la frase non tornerebbe con quel che vuoi esprimere. "Privi di senso" è la forma corretta da utilizzare.
7) "parole che, a suo avviso, avrebbe dovuto sollecitare l'altro a scomparire" = ti sei dimenticata un "ro" dopo "avrebbe" --> "avrebbeRO"
8) "lui è debole, lui ha paura, se ne sta li," = lì va accentato.
9) "quel tono così cantilenante, che ormai, gli infastidiva le orecchie da giorni." = la prima virgola va dopo "che".
10) "«È così spaventato dal mondo, che spesso, mi lascia uscire più che volentieri." = togli le virgole.
11) "È così debole da non riuscirmi a combattere.»" = "non riuscire a sconfiggermi" è esteticamente più bello.
12) "stava dando delle spiegazioni, alla costante ricerca di una giustificazione" = non serve la virgola
13) "La vittima, continuava su quella scia di disapprovazione, nei confronti di una creatura, che ancora non era chiara ai suoi occhi." = leva tutte le virgole, hai di nuovo separato soggetto e verbo e tutte le altre appesantiscono e basta la narrazione!
14) "«Analizziamo il significato della parola me stesso" = è una locuzione "me stesso" non una parola.
15) "per tanto io sono me stesso" = pertanto si scrive attaccato. http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/unite-separate
16) "Quindi se per me, soffocare una parte inutile è necessario" = la virgola non serve.
17) "ma gli venne istintivo, di allontanarsi da una persona che sapeva" = la virgola non serve;
18) "movimento delle sue braccia, grazie al lieve spostamento d'aria." = la virgola non serve;
19) "Così, rischiò nuovamente a rincarare la dose, cercando di smontare quella schermaglia di brutalità che si trovava davanti: aveva dinanzi a se un muro gelido, nel quale percepiva una lava bollente, ballare." = leva le virgole dopo "dose" e "gelido". In più, sé va accentato.
20) "scopo di compiersi, per tanto, come ti ho" = pertanto va tutto attaccato.
21) "L'omicida era così in preda della sua vittima, senza neanche rendersi conto: gli aveva permesso di ribattere, cosa che non concedeva mai." = meglio dire "L'omicida era così in preda ALLA sua vittima che senza neanche rendersi conto gli aveva permesso di ribattere, cosa che non concedeva mai."
22) "per tanto vuoi eliminarlo?" = pertanto va attaccato.
23) "Si faceva sempre più impavido, mentre dai spostamenti d'aria riusciva a capire i suoi movimenti e il suo nervosismo" = daGLI spostamenti...
24) "Lui stesso ci ha provato più volte a suicidarsi, ma i suoi stessi parenti lo hanno salvato da morte certa" = non ci vuole la virgole e "morte certa" è ridondante e superflua. È attestato che nei suicidi la morte è certa (salvo alcuni casi in cui sono stati mal pianificati).
A parte tutto, comunque, la storia mi intriga e l'avevo già adocchiata tempo fa grazie ad una mia amica.
L'unico consiglio che ti do è quello di rileggere, rileggere e rileggere fino alla nausea, perché non si finisce mai di sbagliare (e te lo dice una che di sbagli ne ha fatti tantissimi e che da quelli però qualcosa ha imparato).
I n t e r f e c t r i x (Recensione modificata il 19/06/2016 - 08:03 pm) |