Recensioni per
Sixteen
di Nahash

Questa storia ha ottenuto 171 recensioni.
Positive : 162
Neutre o critiche: 9 (guarda)


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Recensore Master
10/06/16, ore 22:31
Cap. 7:

Ciao!
Non hai idea di quanto sia stata felice di leggere il battibecco tra Saul e Sven, perché entrambi sanno azzannarsi a vicenda senza però sanguinare. Riportano ferite interiori, mortali, letali, ma non sono in grado di ammetterle neppure a loro stessi.
In ogni caso, c’è poco da dire: Saul ha fatto un passo falso e lo ha fatto sulla scia della passione, del sesso, dell’inibizione andata a farsi friggere dopo una serata passata in compagnia del bel Björn. E il fatto che sia successo mi fa temere per quest’ultimo, sì, mi fa credere che non passerà molto tempo fino al giorno in cui si giungerà al punto di non ritorno.
Per citare Sven: “Siamo a cavallo!
E sul fatto dell'asso nella manica, su Flavien, non mi pronuncio. Ho i brividi, sì, e non ho alcuna intenzione di fare domande al riguardo.
La centrale di polizia è un bell’ambiente, davvero. Il collega di Björn mi ricorda un casino Bullock di Gotham, cosa che ti fa guadagnare dei punti!
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
07/06/16, ore 21:45
Cap. 6:

Ciao!
Sono di nuovo qui, malgrado con un bel po’ di ritardo. Mi dispiace, ma come sai sono sempre molto piena di tutto per stare dietro alle cose che mi piacerebbe seguire… Così alterno. Questa volta, però, è il turno di Sixteen.
E devo dire che sono riuscita a sorvolare un’ennesima volta sugli errorini sparsi – perché ci sono, non voglio negartelo – per immergermi nella totalità del flusso narrativo. La prima parte mi è sembrata un po’ l’occhio del ciclone, la stasi, la calma prima della tempesta. Nondimeno, poi, Ludmilla ha reagito d’istinto e a vuotato il sacco nella magra speranza di una reazione. Ma non può avere reazioni, non da Saul, ed è proprio lui ad ammetterlo. La cosa lo ferisce, lo disgusta. Non è Ludmilla a spezzarlo, ma se stesso.
Questo mi piace, sì: un conflitto interiore, l’estraniazione completa. Si vede che il protagonista di questa storia è un personaggio fortemente disturbato e disturbante.
Per quanto riguarda la parte inerente a Björn e Saul non ho molto da dire. Mi fermerei a un candido e semplice Oh, ca----
Però avrebbe più senso dilungarmi e spiegarmi. Sì, beh, il fattic he le voci si susseguissero nella mente di Saul ha reso tutto più vivido, più intenso, più introspettivo e fuori controllo. Lo stesso motivo che ha spinto Saul a casa di Björn è indice di perplessità singole e personali, ma la verità è che nessuno avrebbe voluto separarsi in una situazione simile. Occhi negli occhi, al diavolo! Insomma: erano nella stessa stanza e solo a parole facevano scintille. Il discorso “Non sei tu, sono io” non avrebbe mai fatto mollare la presa a Björn. E chissà che non ci abbia guadagnato davvero.
Insomma, io ho la mia idea al riguardo: sono davvero belli insieme. Mi piacciono, li shippo, vorrei che Björn entrasse nella testa di Saul per metterla a posto e godersi una vita in santa pace. Tuttavia so anche che è impossibile, che non è questa la sezione giusta, che le cose andranno senz’altro male e che pian piano diventeranno sempre più roventi.
La descrizione della scena hot i è piaciuta, non è stata eccessiva o fastidiosa. Ti faccio i miei complimenti per averla gestita in questo modo.
Il solo fatto che Björn abbia il collo pieno di succhiotti mi fa pensare al mito di Biancaneve (?) LOL
E niente, spero di leggere al più presto il prossimo capitolo, perché se le cose andranno avanti di questo passo avrò molto di cui lamentarmi prima dell’afa estiva (?) XD
Alla prossima,
xoxo

Recensore Veterano
07/06/16, ore 02:01
Cap. 7:

Ed eccomi finalmente, sperando che mi scuserai per averti fatta aspettare stavolta. ;_;

Dopo aver letto le note, mi aspettavo un capitolo breve ma densissimo, ed infatti è stato così; si parte subito con il botto, con la rivelazione del lavoro di Bjorn.
Ti dirò, avevo vagamente intuito qualcosa - così come credo che la figura legata alla sedia, nel prologo, sia proprio lui *cof* - ma non per questo il colpo di scena risulta meno potente. Certo, è straniante pensare che una persona dolce come Bjorn possa fare un lavoro duro come quello del poliziotto, ma questo crea un contrasto affascinante che fa presagire sviluppi di trama e caratterizzazione estremamente interessanti. Certo è che ora, come ha fatto giustamente capire Sven, le cose si complicano tanto, e ciò mi intriga.
Qualcosa di grave è successo - un omicidio efferato, di cui Saul non ricorda nulla - e qualcosa si è messo in moto e credo che travolgerà tutti.
Ho trovato molto interessante che Saul non ricordi le azioni che ha compiuto, perché questo getta una luce nuova e inquietante sulla sua patologia. Fino a ora, ero convinta che fosse sempre cosciente delle sue azioni - anche quando preda dei suoi raptus e delle sue altre personalità - e invece sembra che non sia così.
Venendo a Sven, devo dire che la sua interazione col fratello è a dir poco problematica, e ho trovato il loro dialogo molto vivido e teso, a riecheggiare il rapporto controverso che sembrano avere.
Mi ha colpito il suo accenno a Flavien; a questo punto, capire cosa sia successo al figlio di Saul è diventato un imperativo categorico per me, e anche questo credo sia un tassello importante per comprendere la personalità del padre, e la sua deriva; mi sbaglio?
Altra cosa che mi ha colpito, è quando Saul asserisce che Sven sia l'unico a poterlo aiutare. Quanto sa, Sven, delle problematiche di suo fratello? Questo non mi è risultato chiaro, leggendo - non so se per una mia mancanza o perché hai volutamente lasciato la cosa un po' ambigua.
Da quel che ho capito, è consapevole del suo essere dissociato, ma non sa niente degli omicidi che ha compiuto. Ho capito bene?
Ma se è così, come mai è così preoccupato della sua frequentazione con un poliziotto?
Ecco, sono arrivata alla fine del capitolo con più domande che risposte, ma questo non è affatto un male, perché adesso sono davvero ansiosa di proseguire per scoprirle da sola.
A prestissimo, e aggiorna a breve! ^^

Recensore Veterano
05/04/16, ore 15:10
Cap. 1:

Ciao; non credo ci siamo mai sentite e non ho idea di quando avró tempo per lasciare recensioni degne del loro nome.
Con questa premessa incoraggiante, disturbo solo per chiederti se avessi mai letto -per caso- thriller scandinavi; altrimenti consiglio Jo Nesbø.

Riguardo a questo capitolo d'"iniziazione", devo dire che non mi è affatto dispiaciuto -non fraintendere; niente di personale, ma parto leggermente pervenuta con i thriller di questo fandom. Ed invece qui ho notato una stuzzicante impronta introspettiva -che, appunto, non mi dispiace affatto; dal momento che una storia di questo genere senza criminologia su cui fondare la trama si ferma ad un livello "nonsense" (insomma, non raschia bene in profonditá; è banale come splatter e basta).
Beh, buon lavoro♡
(Recensione modificata il 05/04/2016 - 03:12 pm)

Recensore Veterano
05/04/16, ore 01:39
Cap. 6:

*_*
Il capitolo è bellissimo, devo dire che è valsa l'attesa di ogni singolo secondo! :)

Hai mantenuto la promessa di farmi rivedere alcuni dei mie personaggi preferiti (minus Sven, di cui però si parla), e già solo per questo ti meriteresti il bonus. Ma, a parte questo, il capitolo è estremamente avvincente, sotto tutti gli aspetti: trama, eventi narrati, interazione tra i personaggi, atmosfera tesa che si taglia col coltello (nella prima parte), e pervasa di torrida sensualità (nella seconda).
E' come un piatto ricco e speziato dove il dolce si mescola all'amaro, e lascia in bocca un retrogusto che dura a lungo. Difatti, ho finito di leggere il capitolo già da un po', e continuo a pensarci e a rivedermi in testa le scene, sia quella crudele tra Saul e Ludmilla, che quella appassionata tra Saul e Bjorn.


Andiamo con ordine: che ci fosse qualcosa tra Sven e Ludmilla l'avevo intuito già dalla conclusione del precedente capitolo, ma in questo si ha la conferma: che Ludmilla sia una cliente di Sven è una cosa davvero bizzarra, e so darmi solo una spiegazione: Sven vuole fare un dispetto al fratello, questo è chiaro, ma ciò che non è chiaro sono i motivi. Che ci sia qualcosa di ingombrante nel passato dei due, questo è invece chiaro come il sole, e credo che abbia molto a che fare con la situazione tesa che vivono ora - e forse anche con questa faccenda di Ludmilla.
Altra cosa chiara, è che lei tenta in tutti i modi di provocare il marito - di tirare fuori il peggio di lui - tentando di far leva sulla sua gelosia, senza riuscirci (almeno apparentemente).
Ciò mi fa pensare che lei tenterà cose sempre peggiori, pur di strappargli una reazione, e questo mi inquieta a non finire. Non scherzerei troppo con Saul, se fossi in Ludmilla, ma non credo che la mogliettina sia arrivata a capire il baratro su cui suo marito è in bilico. Forse pensa di potersi divertire alle sue spalle - e che ci sia un lato sadomasochista, in lei, ormai mi pare appurato - ma temo le conseguenze a cui il suo atteggiamento potrà portare.
Si fa menzione, inoltre, all'altro figlio di Saul - Flavien - che ancora non è apparso; comunque non mi è sfuggito che i due ragazzi siano legati allo zio, e anche questo mi colpisce. Insomma, il passato di Sven si fa sempre più interessante, e devo dire che, anche se in questo capitolo non si è visto, la sua presenza si è fatta sentire eccome.

E veniamo alla seconda parte: Saul e Bjorn hanno finalmente dato sfogo alla loro passione, e questo mi ha colta di sorpresa e intenerita al tempo stesso. O meglio: forse non mi ha colto di sorpesa la scena di sesso in sé - perché era chiaro che si attraevano e che era solo questione di tempo prima che succedesse. Inoltre, Bjorn è stato palesemente cotto di lui fin dal primo istante, quindi su di lui non avevo dubbi.
Saul, invece, è stato la vera sorpresa. Quando gli ha detto di andare insieme a casa sua, e poi l'ha freddato con quelle poche parole di congedo, credevo che - per quella sera - si sarebbe conclusa lì. E invece ha capitolato, sebbena a fatica, anche se poi ha mostrato una vena passionale che davvero non mi aspettavo. Mi è piaciuto moltissimo scoprire questo lato di lui, e mi ha anche intenerita (si, so quanto è strano usare questo termine nei confronti di Saul, ma è cosi^^) la lotta interiore che ha avuto con se stesso, combattuto tra la pulsione omicida del suo io crudele, e quella che invece vorrebbe solo vivere quel momento di passione assieme a Bjorn. Ho intuito la lacerazione profonda di Saul, e quella parte di lui che ancora non è completamente fagocitata dal male, e quella parte l'ho trovata... inerme. Mi ha fatta soffrire, perché ho intravisto l'uomo che potrebbe essere, se solo il suo cervello non fosse succube delle altre personalità, e della sua spinta distruttiva.

Inoltre, lascia che ti faccia un paluso per la scena d'amore: erotismo a mille, l'ho trovata bellissima e sensuale. davvero brava, mi hai davvero colpita. *_*

bene, credo di avere detto tutto per ora, ma so che continuerò a pensarci, e che verrò a tormentarti via msg, cercando gli spoiler che però poi non voglio sapere (si, sono scema XD).
Intanto però ti lascio ancora i miei complimenti e mi metto in attesa del prossimo update. :)
Alla prossima!

Recensore Master
01/04/16, ore 11:47
Cap. 2:

Ciao! In questo primo, vero capitolo si conoscono le svariate personalità di Saul - roba che farebbe impazzire anche Freud! - e il contesto non facile in cui è costratto a vivere. La situazione mi ha ricordato quella di Ludwig nella ballata, con l'eccezione che tra i due è il marito ad essere malato e non la moglie, che più che altro sembra sadica; probabilmente farà una brutt fine, o forse no, visto il sadismo ancor più profondo dell'inconscio di Saul.
Mi domando anche cosa l'abbia spinto a sposarla, vista la consapevolezza del suo essere omosessuale, e come quest'ultima sua inclinazione verrà fuori - magari sarà proprio il ragazzo del prologo a farla scattare violentamente.

Alla prossima,
V.

Recensore Veterano
19/03/16, ore 21:45
Cap. 5:

Ciao^^
Nel capitolo precedente, se ben ricordi, mi ero proprio chiesta se e quando avremmo rivisto Bjorn, ed eccomi accontentata!
Prima di parlare di Sven, voglio proprio concentrarmi su questo incontro tra Saul e il ragazzo del locale - in quelli che lui stesso chiama "incontri del destino".
Solo che, questa volta, l'incontro ha un seguito a casa di Biorn, e questo... beh, mi ha colta di sorpresa e anche intrigata, non te lo nascondo. Mi sono chiesta per tutto il tempo dove sarebbero andati a parare, e ho colto benissimo la confusione di Bjorn e al contempo l'attrazione che sembra avere provato per Saul fin dal primo momento. Ne sembra anche vagamente inquietato e intimorito - e per noi lettori, che abbiamo accesso alla mente di Saul, con tutto ciò che ne consegue, questo contribuisce a creare e accrescere la tensione che si respira nella storia.
Viene spontaneo chiedersi quali siano davvero le intenzioni di Saul, come fa Biorn del resto, ma quest'ultimo non può davvero immaginare quanto sia profondo il baratro della mente di questo sconosciuto che tanto lo attrae.
Quella breve incursione nella mente dell'"altro" Saul mi ha davvero messo i brividi: è stato come veder brillare un coltello nel buio, sai? Sei stata molto brava a far montare la tensione per poi portarla al climax - e, dopo questo, sgonfiarla subito, facendo uscire Saul dall'appartamento. L'ho trovata una scelta narrativa e di "regia" molto azzeccata, e a questo punto non vedo l'ora di capire di quale natura sia l'attrazione che Saul, a sua volta, prova per Bjorn, perché ancora non è chiaro. Ho un po' paura di saperlo, ma al contempo ne sono fortemente intrigata.

In questo capitolo, ritorna anche Sven, in un'apparizione breve ma molto significativa: mai mi sarei aspettata che una delle sue clienti fosse proprio Ludmilla, sono rimasta a bocca aperta. Cosa può significare? E' ancora presto per far teoria, ma tu chiudi il capitolo proprio sul più bello perché quel "chiedilo a Ludmilla" apre scenari inquietanti... a questo punto *devo* sapere, e devo sapere al più presto.
Su Aris è troppo presto per azzardare ipotesi, ma, come ti avevo detto l'ultima volta, mi incuriosisce e mi incuriosisce il rapporto che ha con Sven. E ha anche un bel nome - ma tu sei sempre bravissima nel dare i nomi, è una tua caratteristica che apprezzo molto.

Resto sintonizzata per il seguito, nella speranza di poter cominciare ad avere qualche risposta alle mie domande (ma anche no. Adoro questo misteri che stai intessendo con bravura!*^*)
Alla prossima!

Recensore Master
18/03/16, ore 23:57
Cap. 5:

Ciao ~
Avrei voluto farmi viva prima, ma come ben sai non ho potuto. Oggi è la giornata buona, però, e ne sono felice.
Voglio subito dirti che Aris è un nome bellissimo, non so perché mi ricorda un mix strampalato tra La Sirenetta (Ariel) e Ares, nome a cui tengo tantissimo e dio del fuoco, della guerra. Insomma, non so che tipo sia il coinquilino di Sven, ma credo che non gli calzi poi così bene (?)
Lo vedo abbastanza spaesato, quasi remissivo, ecco. Un bel nome per una bella antitesi, perché no? Ci sta almeno quanto non ci sta, a dirla tutta. Non mi dispiacciono certe cose, lol.
Ma posso capire il divertimento di Sven, sì. Anche se non ho apprezzato lo stacco Saul/Sven. Avrei preferito che la cosa saltasse fuori in modo diverso, che magari si concatenasse, invece è un sipario a sé, qualcosa di lontano dalle pagine di diario di Saul. Non so, mi sembra un po’ estremo come tentativo. Sicché la storia tratta di Saul, Sven non è forse un figurante? Non è una critica vera e propria, eh. Anzi, apprezzo questa sorta di show don’t tell – sai quanto io ami lo show don’t tell – ma mi risulta difficile incastrare il tutto nel concetto di “Sixteen”.
A ogni modo, comunque, si tratta di una scena esilarante. Potrebbe far luce su tanti punti irrisolti e dettarne altri oltremodo oscuri al riguardo di Ludmilla. Bella trovata! O una mia personale idea al riguardo, ma questo solo perché conosco la psicologia dei personaggi. Non voglio azzardare troppo in questa recensione, ecco.
Ammetto anche di aver sogghignato ben poco elegantemente al termine tenebroso. Ci sta bene, è facile affibbiarlo a un tipo come Saul, ma è oltremodo lontano dai giorni nostri, cosa che mi lascia intendere una qualche vena romantica – e con romantica mi riferisco alla corrente, non alla definizione da vocabolario – in Björn.
E per questa sera voglio citare proprio lui: “Un drink, specie se offerto, non si rifiuta mai.
Oddio, dal mio canto dipende. Tutto sommato, però, concordo con lui – e in pieno. Perché rifiutare un’offerta? Io so che tipo è Saul – almeno parte di Saul – e la cosa potrebbe frenarmi. Differentemente, però, credo che avrei reagito nello stesso modo.
Non amo i puntini di sospensione nella narrazione, lo sai bene. Non posso dire di averli apprezzarti, purtroppo, ma ci ho sorvolato su, sì. Diciamo che la scena mi aveva abbastanza presa e che quindi basta e avanza come giustificazione della mia incuria generale. Ti dico, però, di fare attenzione alle lettere maiuscole nei dialoghi o a quelle dopo la chiusura delle virgolette. Altra piccola accortezza: non so se la frase (CIT) “la pupilla non mente mai” sia o meno un pensiero di Saul, ma è al tempo presente e differisce dalla narrazione al passato. Se è un pensiero, virgolettalo o mettilo in corsivo – insomma: distinguilo dalla massa – differentemente, coniuga il verbo e lascia la frase nella narrazione. Ma credo si tratti di un pensiero, perché anche più in basso hai mancato il corsivo. Riguarda il testo, quindi, e riguarda le virgole.
Per il resto posso solo dirti che mi dispiace per la scena troncata a metà dalle voci interiori di Saul, ma il finale è stato esilarante. Non so perché, ma la scena di Sven tanto egregiamente divertito ha divertito anche me – sarà che sto fumando anch’io in questo momento? LOL!
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
14/03/16, ore 15:27
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi, sono partita dall'inizio.
Questa storia ha tematiche molto forti, ma tu sei riuscita davvero a catturare la mia attenzione e il mio interesse. Non è facile con tematiche così combattute.
Bello questo "dialogo" (possiamo chiamarlo così?) dell'assassino, mentre tenta di giustificare se stesso. Alla sua vittima, certo. Perché in fondo l'assassino è razionale, malgrado tutto. O almeno, crede di esserlo.
Ed è proprio vero, come dici alla fine, che lui ha tentato di uccidersi, ma le persone che amano l'hanno salvato...come se non volessero vedere il mostro che è.
Scrivi bene, senza errori e la narrazione è davvero impostata bene. Bravissima.
Complimenti.
A presto.
Un abbraccio,
Juliet

Recensore Junior
12/03/16, ore 17:02
Cap. 1:

Eccomi qui :)
Ho scelto la tua storia perchè mi ha incuriosita molto l'introduzione/la trama, più per il genere in sè che mi ha sempre affascinata.
In questo preludio non ha deluso affatto le mie aspettative, anzi ti vorrei fare i complimenti sia per l'intestazione che - chiaramente - per il tuo stile fluido di scrittura.
Il mio parere è che tu abbia descritto molto accuratamente il personaggio principale, gli hai dato un certo spessore, mettendo davanti a noi lettori quali siano i suoi problemi... cioè Saul ha un disturbo dissociativo, sei assolutamente geniale!
Posso farti anche i complimenti per non averla abbandonata col tempo? Ho visto che il preludio lo hai pubblicato ancora nel 2014 e vedere che ci tieni ancora e ti sei rimessa a scriverla è veramente qualcosa di bello, perchè ho notato che molti autori/autrici smettono per via delle poche recensioni o visualizzazioni... certamente ci sono anche i problemi della vita quotidiana fuori efp e quelli li comprendo benissimo.
Qualsiasi cosa ti abbia fatta tornare mi rende felice!
Penso proprio che seguirò la tua storia :)

Mrs. Montgomery

Recensore Junior
12/03/16, ore 11:22
Cap. 4:

Ciao, eccomi qui!
Allora, i thriller mi piacciono un sacco! Ho una particolare predilezione, li divoro in poche parole, e in questo caso a malincuore ho dovuto fare un'eccezione per mancanza di tempo. Ti recensisco questo ultimo capitolo con la promessa che in ogni caso andrò a leggermi anche gli altri. Mi ci sono imbarcata anche io con questo genere, e mi accorgo che non è per niente semplice conciliare il tutto. Il ricordo al binomio passato/presente è una scelta saggia, aiuta a spiegare ciò che è successo prima e a dare spiegazioni su eventi che altrimenti si capirebbero con estrema difficoltà. Hai centrato nel punto, perciò direi fantastico! Mi intriga molto questa vicenda, e mi intrigano i personaggi al suo interno. E' un mistero molto intricato, che immagino non si scioglierà subito. Hai intenzione di trascinare ancora un po' il tutto, e per un lettore è coinvolgente poiché è all'ABC di un thriller. Se il nodo si scioglie troppo presto non c'è poi alcun gusto nel continuare.
Ti faccio i miei complimenti anche per la scelta dell'impaginazione. L'idea di inserire tutto in una colonna centrare mi piace, mi sembrava di essere davanti ad un vero e proprio libro.
A presto!
Lady Capuleti

Recensore Master
10/03/16, ore 01:11
Cap. 4:

Ciao ~
Non mi aspettavo questo ritorno al futuro, quest’analessi così particolare. È come se la vittima stesse cercando di giustificare Saul stesso, non il contrario. È interessante, nondimeno diverso dal solito. Generalmente sono i killer che cercano di giustificarsi, mentre qui è l’esatto contrario. La risposta, come è ovvio che sia, va da ricercarsi nel titolo e nella storia che stai scrivendo, ma non voglio azzardarmi troppo in là e preferisco mantenere un basso profilo da lettrice. Senza annotazioni particolari, senza supposizioni azzardate.
Mi piace ciò che leggo ed è per questo che lo esprimo.
È una delle poche storie del genere che m’intriga, sai? E vedo anche che pian piano riesci a migliorare con la punteggiatura. Di certo riesci a calibrare i contesti, le frasi, le sensazioni, quindi un punto bonus te lo meriti anche questa volta *appende medaglietta*
(Cit.) Non sei tu, sono io. Non sei tu, sono io.
Un frame che mi è piaciuto non poco, lo ammetto. L’ho interiorizzato abbastanza, seppur all’inverso. È grave? Forse, ma mi rallegra sapere di non essere Saul in questo caso – e, ovviamente, di non essere né una killer né altro.
Non ho capito la frecciata di Ludmilla, però, lo ammetto. Voleva forse dargli dell’animale? Voleva offenderlo? In ogni caso, pur lasciando la frase a metà, mi ha infastidita. Ha preso Saul in un momento orrendo e, differentemente da Lucifero, non è riuscita a fare altro che squittire – credo che l’assocerò a un dannatissimo topo!
L’entrata in scena di Sven è stata il top del capitolo, a ogni modo. E quel Rassicurante conclusivo del coinquilino mi ha fatto sorridere con un cinismo esagerato.
È interessante vedere come tu riesca ad aggirarti tra una storia e l’altra, ponendo il tutto come un tetro spin-off di ciò che Ludwig ha tentato di salvare con le unghie e con i denti – anzi, credo che andrebbe eretta una statua a quell’uomo, qualcosa con la dicitura: Nel tentativo di migliorare il mondo, l’eroe di una famiglia corrotta nel sangue.
In conclusione: capitolo scorrevole, narrazione migliorata e d’impatto, descrizioni interessanti e non troppo prolisse. Un buon lavoro, davvero. Mi è piaciuto in particolar modo lo scapicollarsi di Saul post-festino del fratello!
Sai che li shippo, no? Sai quanto sono una brutta persona, vero? Perché negarlo? LOL ♥
Alla prossima,
xoxo

Recensore Veterano
09/03/16, ore 05:09
Cap. 4:

Ed ecco finalmente l'aggiornamento, a cui certo non potevo mancare. 

Il capitolo è breve ma è molto denso, e con nuovi, interessanti personaggi presentati al lettore.
La parte iniziale è (credo) una prosecuzione del prologo: riprendi il dialogo tra vittima e carnefice - sebbene questi due ruoli siano ancora tutti da verificare - e il loro botta e risposta teso come una lama, un dialogo dove il ragazzo incatenato sembra conoscere molte cose su Saul - forse sembra conoscerlo persino meglio di come si conosca lui stesso.
È ancora presto per azzardare ipotesi sulla identità di questa vittima, e sugli eventi che l'hanno portato in questa situazione di pericolo, e questo contribuisce a ‎creare una fortissima aspettativa sulla storia, oltre che un senso profondo di inquietudine e di minaccia. A livello di gestione di trama e di 'regia' è una scelta vincente, e davvero ben gestita.

Si torna poi al passato, e quindi a un Saul ancora lacerato dalle sue identità e non ancora totalmente in balia di quella più violenta e dominante, sebbene se ne intuiscano sprazzi laceranti, e i suoi pensieri lo facciano trapelare.
Entra in scena anche il figlio maggiore di Saul, che colpisce già dal nome: Lucifero è il portatore di luce, la stella più brillante, e forse questa è una indicazione di quanto sia (o sia stato) importante agli occhi di suo padre, per dargli un nome del genere.
Lucifero tuttavia sembra essere molto insicuro dei sentimenti provati da suo padre, forse a causa dei suoi atteggiamenti ambigui, di questo suo oscillare all'interno di una mente preda di varie istante e personalità. Ho colto tuttavia una certa tenerezza da parte di Saul, interrotta però dall'arrivo della terribile Ludmilla, che sembra sempre molto ansiosa di riportare a galla il peggio di suo marito. Forse mi sbaglierò, ma nel controverso rapporto con suo figlio, credo ci sia ancora dell'affetto , un senso di colpa latente per la sofferenza che Saul inevitabilmente gli infligge.

Nell'ultima parte fa poi la sua comparsa anche il fratello di Saul, e devo dire che l'ho trovato subito un personaggio molto promettente, con quegli accenni al suo libertinaggio e a una vita alquanto dissoluta. Anche qua, però, ho percepito una certa preoccupazione da parte di Saul, quando si è precipitato a casa del fratello che aveva avuto un malore - e ho avuto la sensazione che i fratelli siano molto legati tra loro, anche dal modo in cui si sono parlati quando sven ha ripreso i sensi.
Anche qua è una sensazione, e forse mi sbaglio, ma questi due sembrano avere un rapporto stretto, forse messo alla prova dai disturbi di Saul e dalle abitudini di Sven, ma quello che ho visto... mi è piaciuto e mi fa desiderare di saperne presto di più su di loro, e su Sven in particolare.
Mi ha poi fatto rabbrividire ‎l'accenno a Regan, che anche da morta continua a far danni, come una maledizione che abbia passato ai suoi discendenti. Terribile, mi ha davvero inquietata. 
Anche il coinquilino mi ha colpita, e sono molto curiosa di sapere se sarà un personaggio ricorrente e l'eventuale peso che avrà nella vicenda.‎

In conclusione, un capitolo che apre molte domande e dà poche risposte - come è giusto che sia, dato che siamo in ambito thriller e la storia è solo all'inizio; la storia mi cattura, è ben scritta, e i personaggi sono interessanti e pieni di potenziale, non vedo l'ora di leggere il seguito e continuare ad addentrarmi in questo racconto.
A presto!‎

Recensore Master
08/03/16, ore 11:23
Cap. 1:

Macciao! Un prologo con il botto, è il caso di dire. Il misterioso protagonista si presenta subito per quello che è, una persona mentalmente istabile, affetto da una doppia personalità e sadico. Senza scendere troppo nei particolari, sei riuscita a metterlo perfettamente a fuoco, a dare al lettore quel brivido che questa sezione richiede.
Anche le paure della vittima sono tangibili, le sue paure nascoste sotto una finta apparenza di coraggio si intravedono sempre, e il tutto invoglia a proseguire la lettura.
Non ho riscontrato errori grammaticali, il lessico è ottimo e pertinente a questo genere, ma ti consiglierei di rileggere e aggiustare la punteggiatura, perchè in alcuni punti ci sono virgole messe dove non andrebbero! ;)

Alla prossima,
V.

Recensore Veterano
09/01/16, ore 15:58
Cap. 3:

Questo nuovo capitolo inizia col botto: la lettera che Saul scrive a Saul è così inquietante, così tesa, che mi ha dato disagio; è davvero il frutto di una mente lacerata, e tra le righe si può intuire l'efferatezza degli atti compiuti dalla parte "malata", di cui essa pare addirittura vantarsi, forse per annichilire del tutto la parte sana.
Agghiacciante, dico davvero.
Dopo, si passa a una scena apparentemente più "distesa" ma, anche qua, lo squilibrio di Saul è ben percepibile nella sua tranciante misoginia, di cui fa oggetto l'ignara paziente; mi avevi anticipato della sua professione, e vedendolo alla poltrona del suo studio ritrovo quella tendenza analitica e fredda che già gli avevo ascritto quando sezionava se stesso; non c'è traccia di empatia nel modo in cui tratta la sua paziente, per lui è simile al microbo sul vetrino di un microscopio, forse addirittura più fastidiosa, nel suo essere femmina.
Questo capitolo, e questa scena in particolare, denota il gran studio che devi avere fatto per rendere credibile la psicologia di Saul - si avverte che sai di quel che parli, e che non stai andando alla cieca. Devi aver letto un bel po' di cose su psicologia e psicanalisi, e questo traspare nel testo, rendendo la dinamica vivida, realistica e avvincente.
Infine, la scena nel locale: entra in scena un nuovo personaggio che forse avrà un peso nel futuro, chissà... All'apparenza sembra smuovere qualcosa nel cuore di ghiaccio di Saul- se non un sentimento benevolo, almeno un'attrazione, ma un po' di brividi mi sono venuti al pensiero di come possa tradursi una sensazione del genere, in una mente così palesemente disturbata.
Bjorn mi sembra dolce e spontaneo, mi è piaciuto e sono curiosa di scoprire cosa hai in serbo per lui; la dinamica con Saul è stata immediata, e mi ha stupito, perché Saul non mi sembra tipo da "attrazioni facili"; e anche Bjorn sembra rimasto colpito da lui...
Ti faccio i complimenti per il dialogo, che ho trovato molto realistico e senza fronzoli, come si conviene a due persone che si sono appena conosciute in un bar, e che si stanno "studiando".
Sono davvero curiosa di sapere come procederà la storia, e intanto ancora complimenti. :)