Quando ho letto per la prima volta " The Red Mistress" non potevo recensire, perché non iscritto. Premesso che è possibile che io sia fuori strada, a me questa poesia ha rimandato con la mente e con il cuore a un racconto di Edgar Allan Poe, "The Masque of the Red Death". Io su questi versi ci sento benissimo dei riff alla Black Sabbath/Angel Witch. Basta aggiungere un chorus che metta in guardia dalla pericolosa "Signora Rossa" e il gioco è fatto! A dirla tutta, la poesia mi ha richiamato alla mente anche il racconto "Metzengerstein", tutto nei tuoi versi ha l'odore atro e dolciasto della narrativa di Poe.

Me ne sto via qualche mese da Efp e guarda cosa mi perdo!
Forse il paragone è un pochino azzardato, ma sai che mi ricorda "She walks in beauty" di Byron? Non per il contenuto, certo, ma la cadenza e la scelta delle parole mi hanno fatto pensare a quel componimento e non posso che farti i complimenti: una gran bella immagine, quella di questa Red Mistress.
P.s. E la tua carriera da songwriter? Perché questa è DECISAMENTE da canzone!

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