“Hai fallito”, sussurra il silenzio, “E per questo dovrai vivere.” |
“Meeme, dove sei?”, sussurra in un gemito indistinto. |
Apprezzo molto la tua scelta di aver scritto (in maniera impeccabile tralaltro) una parte del film di Capitan Harlock. Questa scena mi è sembrata tra le più toccanti l'hai resa ancora più espressiva con le tue emozioni che provano i personaggi. La mia parte preferita è la fine« Un pensiero lo attraversa, un’arcana paura lo scuote. |
Questa storia è molto bella. Hai ripreso uno dei momenti del film che io ho preferito, quello della ribellione all'ipocrisia della Coalizione Gaia dove per un po' ho rivisto l'Harlock combattivo ed indomabile de "L'Arcadia della mia giovinezza", e lo hai fatto con un'introspezione incredibilmente reale. Sembra di vedere la scena del film con esattamente i pensieri di Harlock in sottofondo, ed anche di Meeme poco dopo. La voglia di giustizia, ma anche la paura di Harlock che è ancora poco più che un ragazzo umano ed ha scatenato qualcosa che non riesce a controllare, e per quanto se ne sia pentito non ha modo di tornare indietro. |
Questo racconto può essere apprezzato pienamente solo dagli appassionati di Harlock o da chi ha visto il film. |
Meraviglioso. Soltanto questa parola può descrivere la bellezza di quanto hai scritto. L’apocalisse di cui Harlock e Meeme sono stati artefici viene trasmessa con una tale intensità da toccare le corde più profonde di chi ama il Capitano, riconoscendo in lui quella parte umana e vulnerabile che gli dà pieno diritto di commettere un errore. E tanto più l’uomo in questione è grande, quanto l’errore risulta irreparabile. Le sfumature linguistiche che accompagnano questa discesa negli inferi sono perfette, ed il lirismo di cui è pervasa la visione introspettiva dei due protagonisti è una componente aggiuntiva di valore che conferisce il giusto pathos all’azione narrativa. Il cuore di Harlock trema all’unisono con quello di Meeme, sua indissolubile compagna di vita e di ‘viaggio’, e fa tremare anche i nostri cuori. Conosci la potenza evocativa della parola e con essa l’arte dell’introspezione. Inoltre hai saputo creare un’atmosfera unica nel suo genere che mi ha avvolto, coinvolto, commosso, emozionato, fatto scendere negli inferi per poi risalire con una nuova consapevolezza: anche nella sua ‘caduta’ Harlock è ugualmente grande perché accetta la sua colpa, non si nasconde dietro falsi stereotipi, ed è altruista fino all’ultimo barlume di luce. Perché non c’è solo tenebra in questo racconto, ma anche tanta luce. Quella della redenzione, che porta con sé l’incantevole volto di Meeme. Eccellente l’epilogo, impreziosito da immagini figurative di alto livello che fanno letteralmente scorrere la scena dinanzi ai nostri occhi. Splendida l'espressione 'lacrime nere come il peccato per lui e scintille di luce per lei'. Pura poesia. Onore al merito, perché hai scritto un testo sorprendente. ‘La caduta’ non è una meteora, bensì una stella che brilla alta e luminosa nel cielo di Harlock. Una stella che rende onore anche all'universo di Matsumoto. Cara Targaryen, continua ad illuminarci. Aphrodia7 |
Una splendida, tragica poesia per uno dei momenti più forti e drammatici di questa storia. Impagabile come hai gestito il dolore e il tormento di Harlock, nei confronti dei compagni di battaglia divenuti nemici, e di Meeme, che sente di tradire più di tutti gli altri. |
Epico e struggente. |
CiaoTargaryen, tu sai quanto io aspettassi che un tuo racconto vedesse la luce, e vedere che me lo dedichi anche, non fa che rendermi davvero felice! Grazie! |
Carissima, sai bene cosa penso di questa parte della sceneggiatura, nonostante ciò devo dire che hai scritto un racconto splendido, assolutamente vivo e straziante nella sua intensità, di una credibilità che difficilmente avevo trovato finora. Sei riuscita a dare forma ai pensieri di Harlock e Meeme in maniera sublime, le loro esitazioni, la loro paura, la determinazione, il coraggio, il rimorso, l'amore. C'è tutto in questo racconto che non cade mai nel patetico nonostante la sua drammaticità e non scivola nel mieloso nonostante la forza dei sentimenti che metti in scena. Mi inchino davanti alla tua bravura e lo metto di corsa fra i preferiti. Complimenti! |
Hai analizzato in maniera convincente, e con delle immagini davvero potenti, direi apocalittiche, il "peccato originale" di Harlock, aspetto che in effetti nel film era stato trattato in modo un po' frettoloso, per ovvi motivi di tempo. Mentre qui ci sono le motivazioni di questo gesto estremo, la perfetta consapevolezza delle conseguenze di un suo errore, e la totale assunzione delle proprie responsabilità, da vero uomo quale lui è. |
Miii ma tutto sto macello perché masu ha cucinato il cenone di natale x tutti con dosi industriali di peperoncino con effetti gastroenterici devastanti e l'equipaggio al completo ha intasato i bagni e i pozzi neri dell'arcadia e meeme ha dovuto aprire i boccaporti di scarico?? Ma sarebbe bastato un dissenten a tutti x non coprire la terra di dark matter... La prossima volta capitano fai cucinare a yama,magari è meglio...e ti senti meno in colpa... |