Avevo provato, ieri notte, a lasciare una recensione dal cellulare, ma era un casino vero, quindi ho tenuto gli appunti e rimandato.
Mi scuso in partenza se sarò leggera, sgrammaticata o quant'altro, ma, ehi, sono (erano) le quattro e dovevo finire, mio malgrado, di leggere tutti i capitoli disponibili.
Si comincia dalla fine, tanto per fare le cose al contrario. No, in realtà lo faccio perché ho pensato -nella rosea prospettiva di riuscire a commentare anche gli altri capitoli, un bel giorno- che più avanti avrei perso quel sentimento particolare che si viene a creare nel momento in cui finisci di leggere qualcosa. Qualcosa che ti ha emozionato. E beh, perdere l'effetto dei colpi di scena e delle scene di maggior tensione è cosa che ho già fatto abbastanza.
Quest'ultimo capitolo è bello, molto bello. Credo sia stata la prima volta che, nel leggere questa storia, l'emozione si è tramutata in umidità dalle parti degli occhi. :') Nonostante avessi ricevuto un'involontaria anticipazione sul momento clou di questo capitolo, Ben non ha mancato di farmi provare qualcosa. Si sente la pesantezza, soprattutto dal momento in cui si trova nella sua stanza, le sue urla silenziose assieme al temporale. Devo ancora rileggere e cercare di analizzare bene i personaggi (anche se tu rendi benissimo i loro sentimenti, e come essi traspaiono da gesti, espressioni, azioni e parole), perciò non so se fermarmi all'interpretazione di lui di una persona che non vuole arrecare disturbo, buona, silenziosa e che si sente un po' colpevole della sua solitudine, oppure affacciarmi su quel "opportunista" che ho letto qui vicino. Fatto sta che lui, come gli altri due protagonisti (esattamente i miei tre personaggi preferiti), sia un tipo affascinante nella sua complessità, nelle parti di lui che si scontrano, la gentilezza e i sentimenti forti e distruttivi rivolti esclusivamente a se stesso. Adoro i contrasti, quelli che si creano anche a partire dall'aspetto fisico dei gemelli, candido e puro, andandosi a scontrare con la rabbia, la violenza, i sentimenti celati, per orgoglio, per amore o per qualcos'altro. E questo Ben giunto sull'orlo non è affatto puro e candido, ma appunto sporco, dentro e fuori. Non so se finirà per essere il mio preferito in assoluto. Inutile dire che ho tirato un sospiro di sollievo quando ho capito che Ludmille gli avrebbe impedito di fare il movimento fatidico, non so come mi sarei sentita nel vederlo sparire. E per quanto rigurda i fuggitivi (tanto non si è capito quale parte mi ha presa di più), si, avevo pensato che sarebbero partiti con un compagno di viaggio in più. Povera illusa. Ma chissà, forse sarà meglio così.
Ecco, non è nulla di che, ma spero che riuscirò ad esprimermi come si deve su questa storia, qualche volta.
Complimenti per tutto, lo stile, le descrizioni, i dialoghi; tutto.
Salutoni, andrò a cercare tuoi commenti nei post spam come una senza senno, d'ora in poi. ^-^ |