Comincerò questa recensione con calma, cercando per una volta di lasciare qualcosa che anche vagamente assomigli ad una recensione, so già in partenza che fallirò, ma ci provo.
Allora, mi piace; mi piace Johnatan, ma il personaggio che mi ha veramente conquistata è Michelle. Chi l' avrebbe mai detto? Però mi è subito entrata nel cuore la piccola Michelle, con quelle grandi cuffie sulle orecchie, non so se mi piaccia perché mi rivedo in lei o perché sono più simile a Johnatan e sento l'impulso di proteggerla, fatto sta che per me è un personaggio molto riuscito, come quello di Johnatan d'altronde.
La madre e il padre mi è sembrato di vederli. Ti assicuro non ho staccato gli occhi dallo schermo fino a che non ho raggiunto l'ultima riga e questo secondo me è importante, la letteratura ha proprio questa funzione distrarre (anche istruire, ma sono sicura che questo testo sarà utile a qualcuno, per analizzarsi, come confronto o semplicemente per commuoversi e comprendere meglio il prossimo).
La psicologa, è un continuo vedo- non vedo con lei. Conosciamo solo i suoi occhi, ma ci piace.
E infine Johnatan, così fragile e al contempo forte, altruista, che ha sofferto per un anno da solo, senza confidarsi con nessuno. Le mani torturate, da questo dettaglio comprendiamo meglio il suo essere. E in questo ragazzino non possiamo che immedesimarci.
La parte che mi è piaciuta di più è stata quella della promessa di non parlarne più. Hai colto perfettamente un lato degli essere umani.
E qui mi fermo. Sullo stile, non ho nulla da dire, perché ormai sai che per me è magnifico.
Complimenti e grazie, grazie davvero, davvero tanto per provare a tirarmi su e aver scritto questa meraviglia per me.
Non so cosa si dica in queste occasioni, ma direi che un auguri e un altro grazie, vadano bene. Non siamo riuscite a festeggiare per bene oggi ed è stato un peccato.
Scrivi in maniera speciale non dimenticartelo mai, qualsiasi cosa ti dicano, chiunque te lo dica, non scordartelo.
Auguri.
Candida |