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di Smeralda Elesar

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/04/14, ore 10:54
Cap. 1:

Questa storia mi è piaciuta per tre motivi.
Il primo: è una bella storia. Le storie introspettive hanno il rischio concreto di essere dei papponi indigesti di pensieri a se stanti. Qui, invece, seguiamo il filo dei pensieri di Saga senza avere né tempo, né modo di sottrarci. Ci prende per mano, il bastardo, e ci porta a fare una passeggiata per i meandri dei suoi ragionamenti - lucidissimi, che ti lasciano addosso il pensiero che, sì, forse Saga potrebbe avere ragione - e l'unica possibilità di salvarsi da questa passeggiata è quella di chiudere la pagina. Ma quando ti accorgi che forse potresti, che forse dovresti, che forse... è troppo tardi. Perché la verità è che questa storia è una tagliola. Mettici il piedino in mezzo e ti accorgerai di averla attaccata alla tua caviglia solo quando i denti di metallo saranno arrivati all'osso.
In più, anche se ormai il fandom conosce più gli attimi in cui Saga s'è spacciato per Sacerdote rispetto a quelli in cui è stato Saga dei Gemelli, fa sempre piacere vedere quella mente malata al lavoro. Perché da un lato c'è sempre il discorso della catarsi, pronta a prenderci per mano e a portarci chissà dove; e dall'altro, c'è la possibilità di trovare nuovi punti d'osservazione con cui scoprire scorci tutti nuovi di un panorama che si credeva di conoscere (come immagino possa fare Saga prima di scegliere il punto da cui affacciarsi sul Santuario. È un pensiero crfetino, ma tu concedimelo.).
Lo scorcio nuovo qui è dato dalla Storia, quella con la maiuscola, che infila il piedino nella porta. Come una zeppa incastrata nel legno perché l'uscio non si richiuda. Come ho avuto modo di dirti in privato, permettere agli eventi storici di far capolino in un contesto contemporaneo, ma staccato dal nostro continuum, rappresenta una miniera di possibilità ma anche un problema. Qui te la sei cavata chiamando in causa la natura super-partes del Santuario, ed ho veramente apprezzato quello scorcio di contemporaneità dato dal solo accenno alle rivolte studentesche dei ragazzi del Politecnico di Atene. Il 1973 è stato un anno di cambiamento. Non so se Kurumada abbia tenuto a mente questo fatto quando ha deciso di far apparire Atena ai piedi della sua statua, ma tu hai colto un attimo, riproponendocelo con grande eleganza. Come un accenno. Una folata di vento dispettosa che spalanca le finestre e gonfia le tende come fossero le vele di una nave. Perché sì, ci fai credere che forse Sion consentirà a Saga di scendere ad Atene e sistemare le cose; ma è solo un attimo, e quelle che noi avevamo scambiato per le vele della nave, sono in realtà delle candide tendine di mussola.
Brava davvero.

Il secondo motivo è quello di essere, in minima parte, responsabile di questa storia. È bello vedere come, partendo da uno spunto personale, un'altra autrice possa creare qualcosa di simile, ma di assolutamente diverso e autonomo. L'immagine della sera che allunga le sue dita sul marmo candido e sulle rocce del Santuario è bellissima. Sì, dopo la trasposizione animata di "Una notte sul Monte Calvo" di Mussorsgskij, l'oscurità che serpeggia, protendendo i suoi artigli per ghermire il mondo è un'immagine acquisita. Ma qui, qui striscia, pian piano. Ed il lettore se ne accorge solo quando, ormai, è torppo tardi. Quando è calata la sera. 

Il terzo motivo è più bieco e personale, di quelli che ti fanno fare la ruota come un pavone - nonostante io non sia un pavone e, soprattutto, non sia un pavone maschio - ossia vedere il proprio nome accanto a personaggi di un certo peso. A parte Manzoni (sciò, sciò), la presenza di Agostino di Ippona, Valerio Massimo Manfredi, Martin Lutero, Erasmo da Rotterdam, Elrond... fa quasi sembrare la sottoscritta una persona seria, e non la solenne cialtrona che è! E di questo, come delle citazioni alle mie robine, ti ringrazio molto.

Recensore Master
07/04/14, ore 01:46
Cap. 1:

Ma ciao :3 che bello rileggerti, con questa stupenda one shot poi!
Che dire, il personaggio di Saga è sempre stato fin troppo enigmatico ed affamato di potere e tu l'hai descritto a pieno.
Lui si è auto proclamato Sacerdote ed è stato anche bravo a non farsi riconoscere! Penso che comunque la differenza di comportamento sicuramente c'era, però non ha mai destato sospetti in nessuno...almeno per quanto riporta anime e manga (Ep G a parte, che ancora devo finir di leggere ehm)
Mi è piaciuto come lui guarda in alto e vede solo il cielo, mentre in basso tutto il resto. È come vede la sua vita: lui a capo di tutto e tutti e sotto di lui solo sottoposti. Era quello che voleva, no?
Ma passiamo ad Aiolia, che è un personaggio che io adoro! (non solo perché sono del Leone eheh) Questo Aiolia riprende quello di Ep G, quando è preso dal tradimento presunto del fratello (che gli fa credere Saga poi, se no erro). È stato fin troppo bravo a plasmare un guerriero come lui, anche se poi gli si rivolge contro insieme ad Atena!
Comunque Saga è sempre stato il mio personaggio preferito proprio per il risvolti malvagi ed enigmatici del suo essere :3 evviva il gemello! 
Bene, detto questo non mi resta che farti tanti complimenti!
Un bacione
 

Recensore Master
06/04/14, ore 13:43
Cap. 1:

Mako !!!! Era da tanto che non venivo in questo fandom ma questa mi ha subito catturato, veniamo al dunque
un Saga pOV molto filosofico e cinico, quasi macchiavellico oserei dire, con lui che resosi conto che l'umanità non è in grado di egstire il libero arbitrio decide di guidarli, il chè sarebbe anche giusto ma è di quanto più moralmente sbagliato possa essere.
Un piccolo squarcio nel passato, con Sion che preferisce rimanere neutrale e Saga che invece avrebbe voluto fare qualcosa di concreto durante la dittatura dei colonelli
e infine ... l'elenco dei Gold, di tutti coloro che verranno attentamente manipolati, in virtù della loro giovane età, luui e Aioros sono i più grandi, gli altri sono a malapena dei bambini ed è facile manipolare un bambino. Un posto d'onore va ad Aiorso e si vede per un momento come Saga riuscirà a renderlo da bambino orgoglioso del fratello ad adolescente tormentato dal seso di colpa; escludendo dall'elenco Dokho che però si è escluso da solo
e infine ... Kanon, che riappare per un breve istante e l'idea di dare anche a lui un ruolo, idea fermata dalla sua sete di ptoere, Kanon accetterebbe pure la sua offerta, ma Saga non è disposto a dividere il potere
che dire ... molto poetica, ben docuemntata e ... intensa, ecco, intensa

Recensore Junior
05/04/14, ore 19:04
Cap. 1:

I miei omaggi Makoto! è stupenda.. penso che siano stati proprio questi i pensieri di quel grande uomo (lo ammetto io ho sempre sperato che arles dominasse il mondo.. dannati bronzini) comunque sia è bellissima spero verrai a leggere qualcosa di mio saluti <3

Recensore Veterano
05/04/14, ore 17:33
Cap. 1:

Bella, veramente bella.
Saga che si paragona ad un Dio. 
Nessuno sopra di lui, solo l'infinità del cielo a coronare il suo regno.
Ma, come sappiamo. non ha pensato alla volontà di quegli uomini che insorgono contro l'ingiustizia.
E soprattutto agli angeli più umili delle sue schiere, che da soli, in nome di giustizia, riescono a togliere la maschera del Dio, fasullo, e a permettere a colui, che la maschera nasconde, di vedere con i suoi occhi.
Occhi che sanno riconoscere giustizia e trovano pace nel chiudersi, finalmente liberi di essere umani.
Oh, mamma, forse ho scritto delle cavolate, boh.
Comunque molto bella.
Baci.
 

Nuovo recensore
05/04/14, ore 14:16
Cap. 1:

Wow! Bella davvero complimenti, questa recensione non poteva che essere che positiva da parte mia, mi e' piaciuta sia come ideea sia come hai sviluppato i pensieri di Saga. Davvero interessante !!