Recensioni per
Bigliettino.
di NamiSwan19

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
06/04/14, ore 21:28
Cap. 1:

Molto bella questa storia, soprattutto perché adoro la coppia zonami ♡♥♡♥ ho letto le critiche degli altri, mi sembrano un po dure, succede spesso anche a me sfortunatamente, comunque bellissima storiaaaaaa
Verystar02
Zonami fan

Recensore Veterano
06/04/14, ore 19:41
Cap. 1:

Complimenti!
Bella storia questa anche se, come sai, non mi piace la zonami ma la zorobin.
Questa recensione è verde perché non ho trovato nessun errore ortografico e grammaticale.
Solo che all'inizio non hai specificato chi parlava (cioè Zoro) ma questo potresti anche non rimediarlo.
Brava e spero che continui così!
Ti consiglio di fare qualche volta una storia senza coppie ma con altri personaggi, tip rubber che è il protagonista di one piece!
Bhe comunque è una tua scelta.
Comunque, so che gli altri anno fatto una recensione diversa dalla mia ma...io sono diversa da loro perché penso che sono una frana a correggere gli errori!
Quindi so che ho un po sbagliato ma non fa niente.
Ci sentiamo.
Ciao!
Miss daddy
(Recensione modificata il 06/04/2014 - 07:43 pm)

Recensore Master
06/04/14, ore 19:18
Cap. 1:

Putroppo, leggendo la storia, ho deciso anche io di assegnarti una bandierina Arancio.
Per quanto sia breve, ci sono molti errori presenti nella storia, sia a livello grammaticale che come contenuti.
Alu penso che ti abbia indicato tutti i vari errori grammaticali e certamente, lei è molto più ferrata di me.
Oltre a segnalarti i soliti errori, mi ritrovo anche io a indicarti di non usare mai nei tuoi scritti il dialetto. Non perchè sia un male, al contrario, il dialetto va tenuto in considerazione ma in altri scritti.  Non tutti magari sono della tua stessa regione e molte volte tra le mie amiche sparse per l'Italia, ci ritroviamo a dirci: "EH!? Che significa!?".
Devi pensare che la storia deve essere compresa da tutti e non solo dalle tue amiche o da chi ti conosce. Se sei magari in dubbio su una parola, cerca su google o con "sinonimi" che la funzione di WORD offre.

-Introduzione-
"Eccomi qua! Pe sta storia ho preso spunto da lo stato(Lo stato di WhatsApp intendo xD) di una mia amica! xD Spero che recensite! E anche che vi piaccia! :3"
(Per questa storia semmai ) - ( ho preso spunto da uno stato trovato su Whatsapp - è più comprensibile e DUBITO che nessuno sappia cosa sia quell'applicazione.) (Spero che recensiate in molti - MAI chiedere ed elemosinare commenti.)
Ad ogni modo, ti riporto cosa CITA il REGOLAMENTO sulle introduzioni!

  • DEVONO incentrarsi sulla trama della storia, pertanto deve esservi un accenno alla stessa. L'accenno può essere espresso anche tramite una citazione significativa tratta dal testo della storia o ripresa di un breve brano
    ( In questo caso, potevi fare dunque un breve riassunto su quello che accade nella storia o semplicemente, riportare un pezzo di testo!)
 
  • Introduzioni che spieghino solo come è nata la storia, la ragione per cui la storia conta molto per l'autore, ecc.... Questi sono commenti da inserire in un trafiletto all'inizio o alla fine della storia.


  •  
(Quello che hai fatto tu quindi: prendo spunto da whatsapp, non lo devi inserire nelle introduzioni perchè al lettore non frega niente. Il lettore viene incuriosito dalla trama non da una frase tipo:

-Cari lettori, ieri ho mangiato pesante e ho partorito un idea astronomica! Leggete se volete scoprire di più!-
Ecco, con una cosa del genere, il lettore fila dritto e  ignora la storia.


-Avvisi-

La storia è un AU.
Alternative UNIVERSE e significa: UNIVERSO ALTERNATIVO.
è tra gli avvisi che servono per avvisare il lettore che la storia si svolge in un contesto al di fuori della trama originale.
Non vedo nell'intestazione l'avviso e credimi, dovresti metterlo perchè è importante.

L'avviso da inserire inolte è l'OOC.
Out of Characters, quindi: con un comportamento che non distingue i personaggi.
Le persone che hai descritto nella storia, oltre ad essere piatte, non sono loro.

Nami per quanto strozzina e orgogliosa, non scriverebbe mai un biglietto a Zoro e semmai lo facesse, scriverebbe:

-Le rose sono rosse,
le viole invece no!
Non vedo l'ora di mostrarti quel che ho!

Altrimenti:

Tu. Da me. In camera mia. Tra 10 minuti... e vedi di non perderti!

Insomma non ce la vedo con un bigliettino tutto amore e coccole!

Ho visto inoltre che non riesci a capire la differenza tra le varie shot che ci sono. Semplicemente hai due opzioni:

-Regolamento- http://www.efpfanfic.net/regolamento.php
-Spiegazione delle fan fiction tramite Wikipedia- http://it.wikipedia.org/wiki/Fanfiction

-Ambientazione-

L'essere descrittivi aiuta il lettore a comprendere dove il personaggio si trova.

 Durante l’ora di storia, cioè ultima ora della giornata, come sempre la prof mi chiama. Ogni santa volta sempre a me!!
Per fortuna che me la cavo con un 6..
Suona la campanella, la mia SALVEZZA!!!

Ho compreso che si trova a scuola, ma in questo caso, non si capisce se Zoro è alle elementari, alle medie o alle superiori.
Che razza si scuola frequenta? Che lezione ha affrontato Zoro all'ultima ora? E che indirizzo ha scelto?
Il lettore se lo chiede.

"L'ultima ora di Geografia mi uccide. In tre anni di università, non sono ancora riuscito a comprendere a cosa mi possa servire. Studio per diventare un maestro di educazione fisica, non un estremo uomo da sopravvivenza nei boschi.
Non riesco a sopportare quella befana della professoressa Kureka. è vecchia ma attenta e antipatica. Sbadiglio annoiato lanciando un occhiata veloce all'orologio appeso alla parete. Manca poco: solo quindici minuti.
Non può interrogare nessuno ormai, solo un pazzo potrebbe...
-RORONOA!-La sua voce rachitica mi fa sussultare-Interrogato!-
-COSA!?-"

In poche righe abbiamo ottenuto le informazioni che si cercavano!
-Frequenta il liceo
-Studia per diventare un maestro di educazione fisica
-Ha l'ora di Geografia e la campanella suonerà da un momento all'altro
-Ha Kureka come insegnante
-è disattento e un poco interessato alla materia.

L'essere descrittivi non vuol dire scrivere papiri di roba inutile. La vera abilità di un autore sta nel riuscire sia a sintetizzare e a rendere chiari i propri pensieri da tramutare in storia e far si che il lettore comprenda.
Stesso indentico discorso sia per il percorso che ha fatto da casa a scuola e per l'INSPIEGABILE planimetria della casa di Nami.
Non ho seriamente capito se abitano in un appartamento e sono vicini di casa o in due case separate.


-Trama-

Personalmente è piatta.
Non infonde emozioni, solo irritazioni ai lettori che odiano le cose sdolcinate dopo aver letto il biglietto che ha lasciato Nami.
Se fossi stata in Zoro, avrei afferrato tutte le katane e sarei andata a casa di Nami ad urlarle:
"Io non parlo con una bimbetta delle elementari! Dammi la patata e facciamola finita!"
Insomma, capisco il voler essere romantici e il prendere spunto, ma se sai in principio che è un comportamento anomalo per entrambi, modificalo.
Il biglietto poteva essere differente lasciando Zoro più che con un principio di diabete, con un sacco di domande da porle.
Insomma, per una storia così, avresti dovuto dilungarti molto di più e spiegare anche che cosa frequenta Nami di scuola.
Inoltre: sulla cartella? Non era più originale nell'armadietto? In quel modo chiunque l'avrebbe visto e avrebbe potuto toglierlo. L'amadietto è una cassaforte privata e avrebbe avuto più senso...
L'ambiente scolastico è usato e riusato e dovrai essere molto creativa per poter attirare qualcuno a voler riaffrontare una tematica così comune.

Per il momento, non penso di avere altro da aggiungere.
Spero che migliorerai e che terrai conto di tutto questo per la prossima storia.
Leggi tante fan fiction anche per farti un idea di cosa è stato usato come idea e cosa no.
Se per qualunque cosa sei in dubbio, google o il regolamento di efp ti aiuteranno. Se la grammatica non ti convince, chiedi a qualuno se può aiutarti ad individuare un errore o magari, se subito ti accorgi di aver sbagliato qualcosa, modificalo.

A presto!

Recensore Veterano
06/04/14, ore 17:32
Cap. 1:

NO.
Io sono tanto buona e cara con chi cerca di propinarmi una zonami, davvero. Ma mi imbufalisco quando vedo pubblicate certe scempiaggini a livello grammaticale, trama, fantasia.
Vado con ordine e parto dalla grammatica, codesta acerrima nemica di tante giovincelle.

" ...per prendere il giacchetto che sullo zaino trovo un bigliettino.."
Questa frase è monca. Il che centrale non ha un ciufolo di senso. Solo Verga poteva permettersi di usare un "che" con un significato astruso, non tu, anonima ragazzina che nemmeno lo conosce.
Correttamente dovrebbe essere: " mi allontano un attimo per prendere il giacchetto: nonostante sia già aprile l'aria è ancora frizzantina. Sono sul punto di recuperare anche la cartella quando qualcosa attira la mia attenzione. Un bigliettino, rosa, piegato, un po' stropicciato. "
Lo vedi come dovrebbe essere una frase? Con dettagli. Quando non sai come collegare due parti di una frase piuttosto rifalla da zero, modifica la struttura, metti un punto e iniziane un'altra. Non usare congiunzioni o checcazzo a caso perchè non è corretto.

" mi prendo la chiave "
La chiave non è una malattia ok? " Prendersi " riflessivo si usa per i malanni, le cotte per i giovincelli, le botte in testa. Non per gli oggetti.

" vado alla stanza vicino, suono il campanello, Nami viene alla porta, non la lascio parlare che dico “Vorrei delle spiegazioni” le mostro il biglietto, lei sorride e mi fa entrare. "
Troppe virgole. Frase troppo lunga, strascicata, faticosa da leggere. Se tutti gli scrittori facessero frasi come queste il lettore dovrebbe munirsi di inalatore per asmatici ( e io sono asmatica, quindi so quel che dico ) prima di iniziare a leggere.
Usa quei caspita di punti fermi o fai amicizia con il punto e virgola, quello che solitamente usi per fare lo smile che strizza l'occhio. Spezza 'ste frasi o il lettore pensa di spezzarti le gambe dopo aver finito di leggere.
Correttamente: "Mi precipito verso la stanza affianco e suono il campanello; Nami arriva alla porta strillando qualcosa che somiglia ad un insulto. Probabilmente stava dormendo e non sarà di buon umore, ma poco m'importa, non ho intenzione di lasciarla parlare. Non appena la porta di socchiude e la vedo le chiedo spiegazioni, sbattendole in faccia il bigliettino come se fosse incandescente. Lei mi sorride, e mi lascia entrare. "
Questa è una frase. Il lettore ha respirato, non è morto nel mentre, si è fatto un'idea più dettagliata della situazione, è felice.

" vabbhè " non esiste in nessun vocabolario, nemmeno in quello indigeno.
Correttamente di dice " va beh ".

" “Allora..” dico io “Zoro, te mi piaci "
Qui ti segnalo due errori. Il primo è "TE ". Forma dialettale, osceno da vedere, sono io la prima ad averlo fatto come errore ma era di battitura. Si dice " TU ".
L'altro errore non è di grammatica, ma te lo segnalo perchè rende difficile capire chi parla. Il dico io attaccato alla frase successiva rende il tutto "detto" da un'unica persona, che sarebbe appunto Nami. La cosa che non va è proprio questa! La storia è scritta dal punto di vista di Zoro e se in questo caso il riflettore viene portato su Nami il lettore, io per prima, pensa di non aver capito un ciufolo di quello che ha letto prima.
Probabilmente è Zoro a dire " Allora" e Nami a rispondere, ma in questo caso allora devi andare necessariamente a capo, separando i dialoghi.

Non sono troppi gli errori, ma per essere una storia così corta si pretende che addirittura non ce ne siano. Quindi, prima di postare, rileggi, riguarda, ripeti. I miei polmoni ringrazieranno.


Passo alla trama.
E' piatta. Non c'è un contesto, uno svolgimento decente, un minimo di caratterizzazione dei personaggi. Zoro era a scuola a maledire la storia e poi si è teletrasportato a casa alla Goku. Questi salti da un ambiente all'altro non si fanno ameno di non essere in due sequenze narrative distinte. Qui c'entra come i cavoli a merenda invece!
La trama è un'accozzaglia di verbi e azioni, senza un minimo di descrizione e con una squallidissima battuta finale che rende la storia di cattivo gusto. Aggiungi parti descrittive, narrative, psicologiche perchè questa non è da considerarsi una storia per come si presenta.

I personaggi.
Perchè mi sono presa la briga di leggere chi sono i protagonisti, ringraziando i kami, altrimenti non avrei capito nemmeno chi fossero questi due se non quando alla fine ho letto il nome di Zoro e Nami. Sono generici, scialbi, banali e piatti, come la storia. Non hanno carattere, non sono loro e sconfinano nell' OOC in modo impressionante.
Avrai letto altre zonami di spera, e non quelle dell' ultimo periodo di aurici sconosciute intendo. Parlo delle zonami con le contropalle che ora scarseggiano, come quelle di RoloChan o Zomi. Non ti segnalo queste autrici per far loro pubblicità, ma per farti capire l'abisso che c'è tra loro e te. Sei agli inizi e lo riconosco, ma ciò non toglie che questa storia non abbia spessore.
Zoro sembra un qualunque ragazzino arrapato dagli ormoni. Nami la piccola pervertita che sfasa per le boyband. Nami è sicura di sè con gli uomini, se li rigira come calzini, e questo le viene anche dalle sue esperienze passate, nella ciurma di Arlong. Pensi che per rubare usasse un bazooka o le sue doti da abile gatta e seduttrice? Direi la seconda.
Zoro è pigro, svogliato, un po' tardo sotto certi aspetti. Alla sesta ora quello poltrisce sul banco, non si alza nemmeno se viene chiamato. Inoltre la battutina finale non è da lui. Tutte ci immaginiamo Zoro nudo, oleoso e pervertito. Ma tra l'immaginare e trovarselo alla porta che propone giochini erotici c'è un oceano! Il massimo che avrebbe fatto sarebbe stato un sorrisino sghembo che prometteva di " montare Nami come una cassettiera dell' ikea ".

Il contesto.
I tuoi pseudo personaggi fluttuano nell'aria. Innanzitutto questa storia è un'AU ( ambientata in un universo alternativo, non nel mondo di One Piece ) e sarebbe doveroso inserirlo tra gli avvertimenti. Quando inizi a scrivere una storia, per breve che sia, è necessario un minimo di contestualizzazione. Questa parolona difficile vuol dire che o dici dove si trovano o io me li immagino vestiti da alieni e li metto in una bolla di sapone ca suonare un ukulele ok?
Ti faccio un esempio.
" Abito a Kyoto da quando sono piccolo, e da altrettanti anni detesto questo maledetto istituto. Se non fosse per la palestra potrei pensare di dirottarci qualche missile, salvando così le mie giornate dalla noia e dal mal di schiena. Sì, perchè dormire su questi scomodissimi banchi non è il massimo per le mie vertebre. "
Capisci cosa intendo? Zoro pigro, dorme sui banchi, pensa alla palestra, detesta la scuola. E' lui e l'ho descritto con meno di tre frasi, cosa che nella tua storia invece non hai assolutamente fatto.

Rileggi prima di postare e amplia il tutto. Questa è una flashfic, segnalalo.
Altriementi è il lettore che pensa di dirottare i missili su casa tua.
Saluti,
Alu.

Recensore Veterano
06/04/14, ore 17:25
Cap. 1:

mi è piaciuta tutta ma soprattutto il bigliettino di Nami è troppo kawaii <3
Diciamo che Zoro non perde tempo e a quanto pare nemmeno Nami... forse è stato un po' troppo veloce, ma va bene comunque
Spero scriverai ancora
A presto
Eirlys

p.s. W ZONAMI ARANCIO E VERDE 4EVER <3