Come avevo preannunciato, eccomi qui a commentare questa storia.
Mi spiace essere rimasta così indietro - mi separano ben tre capitoli - ma, a mia discolpa, posso dire che è davvero bello non dover aspettare un tuo aggiornamento per sapere come si svilupperanno le dinamiche nel capitolo successivo. In questo caso, posso definire il mio umore scoppiettante. Merito è certamente di questa lettura che, sempre di più, riesce a prendermi e coinvolgermi; ora che, soprattutto, Kagami e Kuroko si sono finalmente riuniti.
Non nego di essere molto felice. Davvero. Sono sinceramente entusiasta all'idea di vederli di nuovo assieme; il loro incontro ha destato la mia migliore impressione, è stata la perla migliore che mi ha portato ad adorare ancora di più questo capitolo. Credo di poterlo definire finalmente il mio preferito.
Ma credo sia il caso di andare per gradi.
Partiamo da Midorima in cui, probabilmente, mi ci rispecchio davvero molto. Le sue considerazioni iniziali sulla sua vita universitaria, il debito che sente di avere nei confronti dei suoi genitori e soprattutto la sua ricerca continua di luckyitem lo rendono davvero un personaggio che apprezzo molto. Vi è quasi una dualità nella sua personalità: da una parte si mostra davvero molto maturo nell'analizzare la sua situazione, dall'altra rimane quasi bambino con la sua ossessione per gli oroscopi e gli oggetti fortunati. Mi ha davvero rasserenato molto la presenza di Takao al suo fianco. Sebbene fra di loro non sia sbocciato ancora nulla è davvero piacevole vederli ancora assieme - nonostante la presenza "minacciosa" di Miyaji che si sta lentamente insinuando nella loro quotidianità.
Ci spostiamo, poi, verso Kise ed Aomine. In questo capitolo sono semplicemente adorabili assieme. Vorrei dilungarmi davvero tanto sui sentimenti che stanno lentamente "fiorendo" nel cuore - e nel corpo - di Aomine; certamente configurarsi il proprio amico nella doccia è certamente sintomo di un progressivo innamoramento. Eppure, nonostante tutto, egli si mantiene quasi fanciullesco nell'affrontare una simile cotta; si fa scostante ed impacciato nei sentimenti. Ma la cosa in cui vorrei concentrarmi è il suo vivere la divisione con Kuroko. Ebbene, io credo che tu sia riuscita ad approfondire la questione nella versione migliore: Aomine non è certamente più geloso o offeso di quell'amiciza che è andata lentamente a consumarsi come un tozzo di legno nella stufa. Eppure, nonostante tutto, ne soffre ancora. E ciò è veramente triste, a mio parere. Perché, probabilmente, anche lui vive nel rimorso di quello che ha fatto.
Parlando di rimorso, mi riallaccio all'episodio di Himuro. Io, davvero, adoro come lo tratti e soprattutto mi piace la cura con cui rappresenti i suoi sentimenti Murasakibara e il tono delicato e "materno" che gli conferisci. La loro relazione mi ricorda molto quella frase che si usa dire ai matrimoni: "L'amore è paziente, l'amore è gentile. Non è mai geloso. Non è mai presuntuoso o pieno di sé ..."; insomma, sembrano davvero una coppia sposata, questi due. E la preoccupazione che assale Himuro nell'immaginare la persona come un fiore appassito è davvero adorabile ai miei occhi. Spero che riuscirà nel mio intento.
Ed ora direi passare alla parte che, come avrai certamente intuire, è la mia preferita.
Kagami è tornato e Kuroko per poco non ha avuto un infarto nel rincorrerlo per strada. Il loro incontro ha un chè di romantico che traspare dalle parole e si deposita dolcemente sulla pelle; il modo in cui si sono rivisti, immersi nella folla - uno in principio di morire per troppo sforzo - e incapaci di comunciare quello che stanno provando. Kuroko soprattutto. Ma suppongo vada bene così. Ora avranno tutto il tempo necessario per recuperare il tempo perduto.
Concludendo, come sempre, credo sia un ottimo capitolo. Privo di errori grammaticali o di sintessi fin troppo contorte o semplici. L'ho apprezzato molto e spero di rimediare alla mia mancanza e riuscire presto a recensire i prossimi capitoli.
Continua così!
mughetto |