Recensioni per
Stagioni diverse - Caffè d'Autunno
di Keiko

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
14/04/14, ore 15:52

Non si fa così.
Una se ne va a mangiare, a farsi una bella maschera all'argilla, a mettersi lo smalto glicine alle unghie dei piedi e intanto pensa. A qualcosa di intelligente da dire. Pare brutto aprire le danze e rompere gli indugi scrivendo soltanto "OOOOccchebbeeeelloooooo, ma ccchebbrraaaavaaaaaaa!!". Perché io sono convinta di aprire io le danze, nemmeno fossi Marie Antoinette con tanto di Fersen che l'aspetta, fedele come un cagnolino. Ma poiché non siamo a Versailles, qualcuno mi ha preceduta. E se il mio quarto annacquatissimo di nobiltà ne chiede la fustigazione sulla pubblica piazza, i tre quarti del mio sangue plebeo lo zittiscono rammentandogli che siamo in un Repubblica, che l'Ancién Régime è morto da due secoli e rotti e che, alla fine, è stato meglio così.
Perché questa recensione sgangherata sarà vista come inopportuna. Come scontata. Eggrazie che dici che ti piace, potrebbero pensare le malelingue, sei chiamata in causa!
Sarebbe come vedere la sorella maggiore che commenta la storia della sorella minore (e le combo sono infinte: marito&moglie, zia&nipote,suocera&nuora - RISATE - cugino&cugino, padrino&figlioccia... devo continuare?): dirà mai che è una schifezza?
No.
Ovvio.
Ma poiché tu ed io non siamo sorelle - al massimo, siamo due amiche che nemmeno si sono prese un caffè insieme al bar, uno di quelli veri, che scotta la lingua e scalda le dita - mi si consenta di levare la voce e di dire che questa storia vale. E vale dal primo istante in cui ho letto le vicissitudini di Mia.
Vale perché hai fatto i compiti e sei andata a ripescare cose del <em>Divertissement</em> che io stessa avevo chiuso nello sgabuzzino della memoria, gettando via la chiave.
Vale perché ho sentito il tocco gentile della pioggia che lava il cielo e le vetrate del bistrot. Le note dei Depeche Mode. Il profumo dell'earl grey, del pain au chocolat e l'odore uggioso dei pomeriggi autunnali.
Vale perché hai messo in sintonia Mia con il tempo atmosferico. Senza bisogno di troppi giri di parole.
Perché, e questa è una cosa buffissima, Mia mi ha regalato una risata. Ma non una risata di quelle che ti strappa la commedia. Una risata dolceamara. E che è si scava una nicchia dentro il cuore, per non andarsene più. Perché Mia è come la pioggia nei pomeriggi di Novembre: sai che succederà, quindi ti porti dietro l'ombrello. E così è con lei. Françoise sa già cosa è venuta a raccontarle. E sa già che, come la pioggia cadrà, anche Mia prenderà la decisione che aveva in tasca quando si è presentata al Divertissement.
La verità sai qual è?
Che ha ragione Françoise quando dice che Mia è buffa. Perché quando varca la porta del bistrot lei sa già cosa vuole fare della sua vita, se restare in una città che non riconosce più o tornare in Grecia, dove sarà straniera, sì, ma non in terra straniera. Mia si trova ad attraversare quell'impasse per cui sappiamo cosa dobbiamo fare - e in alcuni casi cos'abbiamo deciso di fare da un pezzo, cosa è meglio per noi - ma non siamo sicuri che la nostra scelta sia quella giusta. E se ci fossimo sbagliate? E se stessimo agendo d'impulso, più che d'istinto? E se...
Così chiediamo lumi. O meglio: siamo convinte di chiedere lumi ad un'amica, quando, invece, abbiamo solo bisogno di qualcuno che ci ascolti. Perché sentire la nostra voce dire certe cose, aiuta i pensieri a diventare veri. Tridimensionali. Reali. Tangibili. Non sono più idee perse nel marasma del "che debbo fare della mia vita?", ma soluzioni concrete. Che abbiamo deciso noi. Di nostra sponte. Seguendo l'istinto. Che è quella ragione che il cuore conosce. E che la mente fa finta di non conoscere.
Mi sono divertita a leggere questa storia. Che è un tassello preso a se stante, ma che arricchisce entrambe le ragazze ed entrambi i mondi. Con piccole pennellate di colore. Giallo sole, ovviamente.

 

Recensore Master
14/04/14, ore 15:15

Sono poco dignitosa se dico che ho SQUITTITO per tutta la lettura?

*squittisce più forte*

Questa one-shot mi ha dato una sensazione particolare, perché è stato come tenere i piedi in due mondi e leggere un po' una storia, un po' qualcosa di autobiografico, piccoli pezzi qua e là, la storia di un'amicizia che esce dalle pagine e profuma di vita vera.
L'ho trovata un delizioso intermezzo con la saga principale e, in particolare, mi sono fatta rapire (al solito) dalle ambientazioni e dai colori, mai banali, mai scontati, ma dispiegati con una vitalità da farteli sentire sotto le mani.
Complimenti. ♥♥♥♥♥

*bussa anche lei alla saracinesca abbassata ed elemosina un caffè*