Recensioni per
Un lungo inverno
di Nereis

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/01/15, ore 05:23

Nel silenzio e nel buio della notte nella mia camera, dopo aver visto un episodio di Buffy, eccomi qui attirata come un ape dal miele dalla tua introduzione; sai, non so come mai mi sono inserita nella lettura di codesta storia malinconica e generale ma... ero curiosa tanto che ora la inserirò nelle ricordate. Nel leggerla ho percepito nel mio animo qualcosa di veramente triste, duraturo come se continuasse da secoli e nessuno riesce a cambiarlo ed è ciò che anche Gali e le persone lì sentono. Come se ogni cosa passasse al di fuori ma lì da loro rimanesse così sempre. Niente cambia, niente muta e Stepan avrà desiderato che Gali provasse ad aprirsi magari aspettandosi una mossa da lei eppure niente e quindi è come una risposta: vuoi evitare la verità ed essere codarda? D'accordo, io però vado via e ti lascio sola. Non lo voglio ma forse così imparerai ad assumerti le responsabilità della verità dell'anima. Gali è ottusa e vigliacca, ha paura del futuro e di andarsene da quella città tanto nera e tanto preoccupante ma allo stesso tempo vorrebbe provare a sciogliersi come neve al sole. Norilsk rimane lì e non scappa e nemmeno il fumo grigio che esce dall'industria e crea nuvole che poi diminuiscono la luce del cielo tanto che il tempo non è più tempo. Leggendo questa storia mi sono sentita parecchio empatica per coloro che vivevano in quei dintorni di città e nonostante non riesca a descrivere ciò che ho sentito, mi è piaciuto molto. É una OS singolare ed ora voglio andare a curiosare la città su Google. Grazie per averla pubblicata, se ti venisse l'idea di un seguito, beh, sappi che ti seguirò. Au revoir

Recensore Veterano
19/07/14, ore 21:59

[Recensione per la partecipazione al contest “Frammenti di feste” indetto da Lutea Eos e _MoonBeam sul forum di EFP]
Ciao! Eccomi qui!
Ammetto che, leggendo l'introduzione, avevo pensato che la storia fosse ambientata in un luogo immaginario e invece le tue note mi hanno fatta ricredere.
Ti voglio assolutamente fare i miei complimenti! Perché è davvero una storia bellissima, per quanto triste! La inserirò nella ricordate perché merita veramente molto!
È una storia assolutamente tristissima. :( E hai saputo mettere tantissime cose dentro di essa.
Prima di tutto è una storia con cenni reali ed è già cruda per questo, poi c'è anche una storia d'amore che – per ora – è finita male.
Hai davvero descritto molto bene questa città, nonostante tu non la conosca: significa che hai fatto veramente delle ricerche approfondite! E penso che sia così anche le persone e l'atmosfera che vi aleggiano.
La gente muore in quella città, eppure ci è affezionata. C'è chi potrebbe scrollarsi tutto quel squallore addosso, ma non ci riesce. E c'è pure chi va in vacanza e non riesce starci a lungo... forse perché, nonostante tutti i suoi difetti, questa città è davvero una casa.
Nonostante i personaggi Nik e Stepan siano solo accennati – in quanto la storia è una OS – li hai caratterizzati così bene, che mi pare di averli conosciuti come persona, perciò ti dico che è uno spreco lasciare una storia tanto bella così. È così bella che ti consiglierei di approfondirla ed io la leggerei davvero molto volentieri!
Mi è piaciuto veramente molto il pezzo in cui Stepan dice a lei che è forte e proprio in quel momento lei non riesce a baciarlo. Loro due sono molto amici sin da piccoli, ma lei si è innamorata di lui e lui invece? Per lui Nik è solo un'amica? T_T Voglio saperlo! Lo pretendo (sono una lettrice viziata! :p)!
Fa molto onore a Stepan il fatto che continui a scriverle da Parigi – che non è tra le città che preferisco, ma che al confronto di Norilsk è meravigliosa.
Lo stile con cui hai scritto la storia mi è piaciuto moltissimo! ^_^ È davvero molto scorrevole e coinvolgente e ha saputo regalarmi diverse emozioni!
Per quanto riguarda la grammatica, invece, ti posso dire solo che scrivi davvero bene! Le uniche pecca sono i dialoghi. :( Che ormai – dopo il contest xD – penso che tu sappia come si gestiscono! E prima dei puntini di sospensione lo spazio non è necessario. E, per finire, “sé stesso” si scrive “sé” o “se stesso”. :)
Ti faccio ancora i miei complimenti!
Saluti.
Elsker.

Recensore Master
20/05/14, ore 11:17

Ciao (sono S.Elric_)!
Devo dire wow!
No, davvero mi piace da morire lo stile della storia: malinconica che ti porta alla memoria le tonalità di grigio, colore che oltre a caratterizzare la città in generale rappresenta anche la condizione della protagonista.
All'inizio mi sembravano tipo Katniss e Gale in giro per i boschi a cacciare xD.
Aspirazioni e speranze, conflitti interiori, storia d'amore e l'abitudine della vita in cui cresciamo: c'è tutto in questa tua storia. è davvero difficile cambiare il nostro destino, ma credo proprio che Stepan abbia ragione: è intrappolato chi crede di esserlo e lui ne è la prova: cambia vita perchè è determinato a farlo.
Io mi immagino che anche lei capisca che non è destinata a una vita che non vuole e che prima o poi lo comprenda in pieno e con coraggio lo raggiunge a Parigi... diciamo che lo spero, ma non ne sono così convinta. Il finale è aperto e io voglio vedere sempre il lato positivo xD, anche se è difficile partire e lasciare tutto, anche se sei convinta della tua decisione.
è scritta davvero molto bene e le parti descrittive sono molto, ma molto evocative e ben fatte! Un ottimo lavoro... non ha un continuo? Sarei curiosa di sapere cosa avevi immaginato per il futuro della protagonista...
Fammi sapere xD
A presto ^^
:*

Recensore Junior
19/05/14, ore 20:16

Ciao! Avevo letto di questa città (una tra le più inquinate del mondo) in un libro, non avrei mai pensato che qualcuno potesse scrivere una storia su un argomento così poco trattato... ma devo farti i complimenti, perché è davvero splendida.
Gali è un personaggio che mi è piaciuto molto: a volte è difficile scegliere tra la libertà e l'attaccamento al proprio passato ed al posto che consideriamo "casa", anche se magari è una città come Norilsk. Stepan invece è più deciso, meno disposto a rimanere in un luogo dimenticato dal mondo, tanto che va a Parigi a studiare musica.
La parte in cui hai parlato del gulag e dei lavoratori mi ha davvero colpito: "Ogni tanto vago per la tundra innevata pensando al passato, alle migliaia di persone che hanno perso la vita nel Norillag. Cammino e mi sembra di vedere schiere di forzati, stremati dalla fatica e dal freddo, con i picconi stretti nelle mani tremanti. Sono là, sferzati dal vento del Nord, centinaia di file di pallidi fantasmi, frammenti sbiaditi di un’epoca dimenticata". Sembra quasi di vederli, sotto la neve, a chissà quanti gradi sotto zero...
Complimenti!
Fra

Recensore Master
20/04/14, ore 11:26

Ciao!
Ho visto che hai messo tra le ricordate una delle mie creature, così sono venuta a dare una sbirciata sul tuo profilo.
Questa storia mi ha colpito molto per l'ambientazione, che non avevo mai avuto l'occasione di esplorare, e la capacità che hai di descrivere l'ambiente attraverso piccoli dettagli, come i funghi, l'inquinamento e la notte polare. Mi è piaciuto molto come hai raccontato i caratteri così opposti dei due ragazzi. Stepan, così determinato e concreto, opposto a Gali, una sognatrice che forse, però, non riesce ad allontanarsi dalle sue radici. Il tutto diventa piuttosto malinconico quando Stepan decide di partire davvero, lasciando Gali da sola con le sue debolezze, da sola con i suoi sogni. Riuscirà davvero a prendere il volo e a realizzare i suoi desideri? Ma poi, in realtà, è davvero ciò che vuole? Ho come avuto l'impressione che la sua vita ideale fosse quella di rimanere nel suo paese natale, con Stepan, senza che nulla cambiasse.
Amore o radici? Questo è il dilemma. Purtroppo a volte le situazioni cambiano e dobbiamo prenderne atto, dobbiamo reagire e scegliere, ma non sempre è facile e immediato.
Alla prossima e complimenti per questa shot ben scritta! :)

Recensore Veterano
19/04/14, ore 19:37

Questa recensione è assolutamente negativa.
Perché la storia è completa??? Non va bene... Non può finire così, cavolo! :(
Comunque, tornando alla realtà, complimenti.
Mi sono bevuta questo capitolo, che ha un'ambientazione insolita e un tema che non viene affrontato spesso...
diciamo che mi hai stupito molto. Mi ha colpito il fatto che Gali rimanga lì, che non venga fatto nemmeno un accenno alla partenza di Stepan, semplicemente lui se ne va e basta.
Trasuda tristezza da tutte le parti, e in un certo senso è così anche nella realtà... siamo prigionieri delle nostre stesse convinzioni, ci convinciamo che non dobbiamo o non possiamo essere felici e che il nostro destino sia quello di continuare nella stessa condizione per sempre... Stepan ha il coraggio di andarsene, mentre Gali, nonostante ami Stepan, decide di rimanere lì. 
Che tristezza! Scusa l'inconcludenza, comunque giuro che mi è piaciuta molto la storia, mi ha lasciato un segno.
Ti seguirò.